Ora in tendenza
CDA RAI: ANNA MARIA TARANTOLA ELETTA PRESIDENTE
di Marco Leardi
10/07/2012 - 15:59

Anna Maria Tarantola è il nuovo Presidente Rai. La nomina, avvenuta su designazione del premier Monti, è stata ratificata oggi pomeriggio dal CdA di Viale Mazzini. L’ex manager di Bankitalia ha ottenuto il voto di tutti i Consiglieri, tranne quello di Antonio Verro (Pdl), che si è astenuto. Una scelta, la sua, di natura politica. Tarantola non era presente alla consultazione che l’ha eletta al suo nuovo incarico.
Secondo quanto si apprende, tale assenza è avvenuta “per garbo istituzionale e per rispetto verso il Consiglio d’Amministrazione, per lasciare allo stesso la libertà di votarla come presidente“. In altre parole, Anna Maria Tarantola avrebbe evitato di infiammare ulteriormente con la sua presenza un CdA che già si annunciava delicato. In realtà, come riporta Repubblica, la mossa della Tarantola sarebbe un’altra: il neo Presidente sarebbe intenzionato a non presentarsi in Consiglio finché non le verranno assegnate quelle importanti deleghe che il Governo intende attribuirle, e sulle quali il Pdl ha recentemente polemizzato.
L’eponente Pdl Paolo Romani, in particolare, ha definito “un pericoloso precedente” l’eventualità che l’Esecutivo decida i poteri del vertice Rai. Intanto, “per ragioni di opportunità“, è stato annullato il previsto incontro tra i nuovi consiglieri d’amministrazione della Rai ed i giornalisti. I componenti del CdA sono dunque usciti dalla sede di Viale Mazzini senza rilasciare dichiarazioni.
A breve, il Consiglio dovrà esprimere il proprio parere anche sulla nomina di Luigi Gubitosi, che il Governo ha designato come nuovo DG della tv pubblica.
Articoli che ti possono interessare
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
luke dice:
marcko: hahaha! fantastica! pippo76, tu se non ti rendi protagonista in ogni topic non sei tu!
marcko dice:
ma la signora in giallo non era passata su rete 4?
lele dice:
è auspicabile che la Rai faccia chiarezza su cosa è servizio pubblico e cosa è propriamente suo: più passa il tempo e più vedo il canone come un aiuto di stato per un'impresa privata (perchè tale dovrebbe essere, pur essendo una partecipata dello Stato) che vuole stare nel mercato radiotelevisivo.
lele dice:
manca solo la conferma della vigilanza, che penso non tarderà ad arrivare. L'idea di un presidente-AD (sarebbe meglio definirlo commisario...) mi piace: una che ha lavorato fino all'altro giorno a Banca d'Italia forse potrebbe (il condizionale è d'obbligo) riuscire far quadrare i futuri bilanci. ps per la prima volta devo dare ragione a Feltri: la Rai ha troppi dipendenti messi dalla politica. La spending review non è applicabile alla Rai ma il Cda potrebbe iniziare a indagare sulle assunzioni che penalizzano i contribuenti e i dipendenti onesti.
Giuseppe dice:
Quando mancano le risorse economiche e abbondano i debiti rimane poco da fare. Il commissariamento esplicito, o meno, è inevitabile per la Rai così come è avvenuto e sta avvenendo per tutti i settori pubblici in Italia. La Rai rischia di diventare piccolina e tanti lavoratori, suoi dipendenti e non, di rimanere senza lavoro.
Pippo76 dice:
Tecnicamente non è facile commissariare la Rai per vari motivi..
Davide Maggio dice:
Pippo76: puoi stare fino a domani mattina... non te la do la ragione :-)
Pippo76 dice:
Ci sono sempre problemi oggettivi con la politica, poi si arriva alla situazione di Alitalia ed i problemi diventano insormontabili. Stanno andando in quella direzione..
Pippo76 dice:
Esageri decisamente... :-D Non è un periodo per queste rivoluzioni. Ovviamente maggiori poteri al Presidente è una sorta di "commissariamento mascherato" inevitabile in questa situazione con un CDA farlocco come questo.. In Vigilanza se non la eleggono, si passerà a misure drastiche forzando la mano.Non ci sono altre soluzioni.
Davide Maggio dice:
Meglio un commissariamento che un Presidente con troppi poteri.
Giuseppe dice:
Ormai non è più questione di rapprentanza parlamentare. Le deleghe attribuite al presidente sono già una sorta di commissariamento tecnico. Lo scenario prossimo sarà probabilmente quello della vendita della "parte commerciale" della Rai riservando al servizio pubblico tutto il resto. Ovvero verranno messe in vendita le reti generaliste e mantenuti parte dei servizi informativi e culturali (Rai News, Rai Scuola). Esagero?
Pippo76 dice:
Purtroppo per una azienda come la Rai ci sono scadenze da rispettare e la situazione è quella che è. Se rimane un stallo del genere , con mesi che passano per nominare CDA, Presidente, DG, l'azienda non può prendere decisioni importanti e correttive. Ma questo non perchè lo dicano gli esponenti di sinistra.Sono problemi OGGETTIVI che sarebbero sorti in qualsiasi azienda..
Davide Maggio dice:
Pippo76: problemi OGGETTIVI che ci sono sempre quando c'e' di mezzo la politica. Come per la costruzione delle strade, tanto per intenderci.