Dal punto di vista formale si è trattato di una visita “di presentazione e cortesia”. Ma domani si riunirà la Commissione parlamentare di Vigilanza per votare sette componenti del nuovo CdA Rai, e così l’incontro ha assunto una doppia valenza. Nella giornata di oggi il Presidente del Consiglio Mario Monti ha ricevuto Anna Maria Tarantola e Luigi Gubitosi, che egli stesso ha designato rispettivamente come prossimi Presidente e DG di Viale Mazzini. I loro nomi dovranno essere ratificati dalla Vigilanza e dal Cda.
Di cosa avranno parlato il Premier ed i futuri vertici della tv pubblica? Le questioni scottanti che riguardano l’emittente di Stato sono parecchie, e di certo l’incontro odierno non sarà servito a sbrogliare la matassa. Tuttavia, secondo i ben informati, Monti avrebbe già iniziato a dire la sua anche in materia televisiva e forse il ricevimento di “presentazione e cortesia” gli sarà servito per sondare il terreno.
Intanto il primo appuntamento cruciale sarà quello di domani, cioè la votazione da parte della Commissione di Vigilanza dei sette membri del cda Rai di sua competenza. Sulla scrivania di Sergio Zavoli sono arrivati oltre 300 curricula da parte di altrettanti candidati, ma ovviamente i nomi in lizza sono solo una piccola parte di essi. Per l’occasione, i partiti hanno già stabilito quale strategia adottare: il Pd, da parte sua, proporrà due figure esterne alla politica e provenienti da associazioni della società civile.
Si tratta di Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi, due nomi importanti ma che in realtà non si capisce quale attinenza abbiano con l’ambito televisivo. Secondo indiscrezioni, sarebbe certa la riconferma del Consigliere Rodolfo De Laurentiis, in area Udc, mentre il Pdl starebbe valutando la presentazione di quattro nomine o, in alternativa, la possibilità di non partecipare al voto facendo così venir meno il numero legale per la sua convalida.
La Lega e l’Idv, invece, sarebbero pronte a far saltare la consultazione in aperta polemica col sistema partitocratico e con le nuove nomine ‘tecniche’ disposte dal Governo. Il voto di domani, insomma, resta ancora appeso a un filo.
1. wilma n. ha scritto:
25 giugno 2012 alle 20:27