24
marzo

MILLY CARLUCCI A DM: BALLANDO MUNTO COME UNA MUCCA, MA NON NE HA SOFFERTO. MI E’ CAPITATO DI INVESTIRE PERSONALMENTE SUL PROGRAMMA

Milly Carlucci

Terminata l’avventura con Ballando con le Stelle, Milly Carlucci torna sulle pagine di DavideMaggio.it alla vigilia della partenza di Ballando con Te (questa sera, 21.10 Rai 1), lo spin off programma ballerino del sabato sera di Rai 1 e competitor, dalla prossima settimana, di Amici di Maria De Filippi. La nostra chiacchierata inizia proprio da questo nuovo scontro con la conduttrice del talent di Canale 5.

Io respingo l’idea della sfida. Le serate televisive sono diventate dei duelli tra programmi e protagonisti quando, invece, sono dei servizi che noi rendiamo ad un pubblico che ci onora della sua presenza davanti al teleschermo e, nel caso della Rai, paga il canone e vuole vedere delle cose fatte bene. L’idea del duello è tipicamente italiana: noi amiamo i bianchi e i neri, i Guelfi e i Ghibellini, Coppi e Bartali, ma in realtà ognuno di noi deve fare il proprio dovere nei confronti del pubblico che lo segue, dell’azienda, dei protagonisti che coinvolgi nelle tue avventure.

La domanda veniva spontanea perchè ultimamente hai dichiarato che sarebbe opportuno alternare Ballando con le Stelle e Italia’s Got Talent, pur essendo dei prodotti diversi tra loro…

Non è per un fatto di ’scontro di prodotti’. Nell’epoca di vacche magrissime che stiamo vivendo, la televisione è abbastanza morta e ci sono delle serate in cui ti dai i pizzichi dalla noia. Dato quindi che sono due programmi nei quali si investe e ci si aspetta che i pubblicitari mettano denaro, l’essere sfalsati fa si che si copra meglio il palinsesto. In Inghilterra hanno fatto così; andavano in onda nella stessa sera ma in slot differenti, anche se lì è più facile farlo perchè i programmi durano un’ora e in prime time possono fare quattro programmi diversi.

Saresti favorevole ad una cosa del genere anche in Italia?

Certo. Ma fare quattro programmi è questione di soldi. Pensa al risparmio che c’è con un programma come Ballando con le Stelle o Italia’s Got Talent che ti copre prima e seconda serata. In Inghilterra, invece, il prime time inizia alle 6.30 e si realizzano quattro programmi, oltre a quelli della seconda serata.

Qualche giorno fa Giancarlo Leone, direttore Rai Intrattenimento, lamentava proprio l’eccessiva lunghezza degli show in prime time. Che si fa?

Rai 1 una volta aveva la sua seconda serata che mi pare partisse alle 23.40 e c’erano dei programmi ad hoc che, tempo fa, non erano necessariamente di informazione. In seconda serata, per esempio, si sperimentava la comicità. Sono però investimenti. Il programma fiume, invece, ti copre tutto ma è anche un’aberrazione perchè è un consumo di idee spaventoso. Con un programma di 3/4 ore consumi in una serie sola quello che in altre nazioni sfrutti per 3/4 anni.

Sei molto legata a Ballando. Se ce ne fosse la necessità investiresti mai qualcosa di tuo se le risorse messe a disposizione fossero insufficienti?

L’abbiamo già fatto. Sia io che gli autori abbiamo coperto le spese per delle cose che ci sembrava giusto avere nel programma. Quando si è verificata una situazione estrema per cui non si poteva avere un certo personaggio, l’abbiamo fatto. Ed è capitato non solo per personaggi importanti ma, ad esempio, per coprire le spese per voli e soggiorni di maestri che venivano a dimostrare specialità. E’ una cosa che è successa negli ultimi tre o quattro anni.

Ti fa onore…

Non abbiamo fatto alcun tipo di pubblicità.

Appunto!

Se tu credi in un prodotto, ti sacrifichi per quel prodotto. E il sacrificio conveniva per mantenere intatto il marchio.

A proposito di compensi, come mai si è fatto un gran parlare di quelli dei concorrenti di Ballando e invece su quelli dell’Isola si è taciuto?

In genere dei compensi si fa un gran parlare in certi momenti sociali. Noi abbiamo avuto la sfortuna di incappare in uno di quei momenti in cui  dire che investire in un compenso non era sperperare del denaro ma investire su qualcosa che poi ti portava l’ira di dio di soldi non andava bene. Ballando quest’anno è stata una mucca munta abbondantemente e ciononostante non ne ha sofferto. Poi ha portato i CD che abbiamo realizzato al doppio disco di platino, cosa che non succede più. Abbiamo portato un televoto a livello sanremese, nell’ultima puntata 400.000 telefonate. E sono introiti per la Rai, non per me, per gli autori o per i protagonisti. Siamo stati venduti prima ancora di andare in onda ma è chiaro che questa fiducia la devi mantenere.

Ti è dispiaciuto che il successo di Italia’s Got Talent abbia fatto pensare ad una parte del pubblico che sia stata un’edizione di Ballando un po’ sottotono?

E’ stato un commento che a me non è arrivato dal pubblico, ma l’ho letto. E’ normale che sia così, qualcuno ti ama, qualcuno ti detesta. La sensazione è stata di un riscontro superiore a quello degli anni passati. Non mi è mai capitato di avere fuori dal cancello dell’Auditorium una folla di adolescenti che aspettavano Andrès Gil e Anastasia Kuzmina.

Sei stata diabolica da quel punto di vista! Pur proponendo un programma per il sabato sera di Rai 1, con Andrès sei riuscita a stuzzicare il pubblico più giovane…

Si, ma è anche merito loro perchè fanno parte di una generazione nuova, vivono quotidianamente il loro pubblico tramite Twitter e Facebook. I ragazzi ormai hanno questa passione, c’è anche una malattia da Facebook.

Guarda che sei sulla buona strada. Su Twitter sei scatenatissima…

(ridiamo, ndDM) Mi sono accorta che esiste un mondo che ama interagire e non è quello naturale di Rai 1. E quindi per parlare con questo pubblico devi usare un codice diverso.

Le opinioni di chi twitta sono lo specchio reale della percezione del pubblico?

No, naturalmente non di tutto il pubblico. Twitter e Facebook sono delle tribù, mentre Rai 1 e Canale 5 raccolgono una grandissima fetta di pubblico che non sa usare queste tecnologie.

Nonostante siano espressione di un pubblico settoriale, riescono ad influenzare gli addetti ai lavori?

Sicuramente si. Gli addetti ai lavori, per formazione mentale, rientrano in questo gruppo di persone che abitualmente usano il pc, Facebook e Twitter e sono influenzati da quello che accade in quella comunità. Ma è una delle possibili comunità che ci sono in Italia. E’ chiaro che, in prospettiva, quando tutta l’Italia, per via del ricambio generazionale, sarà scolarizzata dal punto di vista delle nuove tecnologie, questa comunità sarà più identificabile con i gusti di tutto il pubblico. Anche la televisione generalista se non cambierà linguaggio e marcia soffrirà.

Non c’è il rischio, dunque, che le osservazioni fatte su Twitter e Facebook siano controproducenti?

E’ certo che non puoi basarti solo su quello. E’ necessario avere in mente che quello è un pubblico che desideri includere nella tua platea ma Rai 1 e Canale 5 hanno anche quella fetta più alta d’età che, per un fatto generazionale, è più conservatrice e tradizionalista.

Una fetta che però in televisione comanda…

Comanda perchè in un paese con pochi giovani come l’Italia sono la maggioranza.

Cambiamo pagina. Ballando con Te vuol essere un test che potrebbe dar vita ad uno spin off autonomo…

E’ tutto da vedere. Ballando con Te per il momento è l’occasione di dare una conclusione e un percorso d’onore a quel pubblico che abbiamo sollecitato a venire da noi e a fare i provini per avere il piacere di ballare sulla pista di Ballando. Anche noi in qualche modo siamo una comunità perchè il nostro nocciolo duro è fatto dagli amanti del ballo che sono tantissimi in Italia e sognano di ballare con un maestro importante. Ballando con Te darà quindi la possibilità ai ‘capitani’, che sono alcuni tra gli ex concorrenti più importanti delle ultime due edizioni, di disputare quasi una rivincita e ai personaggi di Ballando con Te di essere quasi il tramite con tutte quelle persone che sono sedute in salotto ma che vorrebbero ballare da noi.

Ragioniamo per ipotesi. Se dovesse andare bene e diventare, dunque, un programma a sè, quando potremmo collocarlo in palinsesto? Non ci sarebbe un rischio ‘assuefazione da ballo’ se i due show andassero in onda consecutivamente?

E’ per questo che ti dico che per il momento Ballando con Te è un piccolo spin off che serve a concludere il percorso di un gruppo di persone che ha fatto dei provini sin da novembre. Poi chi vivrà vedrà. Intanto bisognerà vedere come sarà il palinsesto di Rai 1 nella nuova stagione, alla luce della nascita della macro struttura di intrattenimento.

Per quanto vi riguarda, a livello produttivo, la creazione di Rai Intrattenimento ha cambiato qualcosa?

Per noi ancora non c’è stato nessun tipo di contatto salvo un’amicizia che ho da tanti anni con Giancarlo Leone. Ci conosciamo da trent’anni e da trent’anni siamo in Rai. Non c’è stato alcun contatto perchè Ballando con le Stelle ricade sotto la ‘giurisdizione’ di Rai 1; è stato forse l’ultimo programma prima del cambio. Già il programma di Fabrizio Frizzi è nella struttura Intrattenimento.

Come mai c’è stata un’incertezza intorno al numero di puntate di Ballando con te?

Perchè questa idea è stato un work in progress, così come la definizione in palinsesto. Adesso facciamo queste tre puntate, ma si era parlato persino di sei.

Quanto ti impegna il programma?

Sei giorni su sette. Anche se pure la domenica pomeriggio sono a lavoro per impostare la puntata successiva. Quest’anno, tra l’altro, Ballando con le Stelle ha avuto 12 giorni di preparazione. Abbiamo inziato il 15 dicembre con il cast non ancora chiuso per i problemi di cui parlavamo prima. Quando non puoi pianificare in anticipo le tue cose, perchè non ti è permesso, sei in ritardo e abbiamo lavorato mai meno di 12 ore al giorno. A volte anche 14 o 16.

Chiudiamo in maniera un po’ diversa. Completa queste frasi. ‘Dopo la puntata di Ballando, torno a casa…’

‘e vago per la casa perchè il livello dell’adrenalina è talmente alto che mentre mio marito riesce a dormire, io devo far scendere l’adrenalina’.

La domenica mattina alle 10…

…mi svegliano dal mio coma profondo per farmi sapere come sono stati gli ascolti.

Quando invece non c’e’ Ballando?

Sono normalmente con i figli e facciamo quello che noi chiamiamo ‘Risveglio secondo natura’, ovvero solo quando il corpo te lo dice. E poi scegliamo se fare colazione insieme oppure fare direttamente un brunch. E poi si sta insieme, magari al cinema.

Altra frase. ‘Quando sono sola…’

‘… è un momento di tranquillità per leggere’.



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11 Commenti dei lettori »

1. Peppe93 ha scritto:

24 marzo 2012 alle 18:29

Quella di spostare Igt in un periodo diverso è un suo augurio dato che quest’anno le ha prese di botte! Inizierei a preoccuparmi perchè se si farà di nuovo penso che ne esca sconfitto nuovamente. Le sue opinioni su Ballando con te hanno confermato il fatto che vada a coprire un buco di palinsesto. Sono sicuro che lavora tanto per il suo programma ma è l’unico! Mi aspettavo qualche domanda su Baila dato che ha ottenuto la chiusura ma anche il suo programma è andato male!



2. Giuseppe ha scritto:

24 marzo 2012 alle 18:38

Respingere l’idea della sfida ed evitare lo scontro tra programmi di punta concorrenti implicherebbe un accordo tra editori concorrenti non quanto auspicabile e corretto.

Quanto al rinunciare a parte del compenso per investire in proprio sul programma mi fa pensare a quanto alti siano certi compensi. anche su questo ci dovrebbe essere sempre trasparenza.



3. Giuseppe ha scritto:

24 marzo 2012 alle 18:49

*non so quanto auspicabile. Chiedo scusa per aver ripetuto troppe volte “quanto”.



4. marcko ha scritto:

24 marzo 2012 alle 18:57

parla lei di serate lunghissime e di ballando spremuto come un limone, quando sono loro ke insistono ad’inserire un’infinità di sfide sempre nuove e inutili di eliminati, di 200 televoti a serata, di pescaggi e ripescaggi,di ballerini adulti di ballerini baby di ballando con te, ballando con me e ballando con loro… tanto da far finire la puntata all’una di notte…
ormai quel programma è diventato un minestrone ke sa un pò di tutto , ma non sa di niente..

e poi cara milly ti piacerebbe ke igt si spostasse in un altra giornata o periodo… classico ragionamento da vigliacco o perdente….
.

p.s.
DM se stato troppo buonista in questa intervista, avrei voluto più domande scomode….



5. MisterGrr ha scritto:

24 marzo 2012 alle 19:08

Io respingo l’idea della sfida…ahahahahah



6. Michele ha scritto:

24 marzo 2012 alle 19:22

LA SFIDA TRA PROGRAMMI TV UNA PECULIARITA’ TUTTA ITALIANA? MA QUESTA STA FUORI DI TESTA……….. LO VADA A DIRE ALLA CBS ABC ED NBC NEGLI USA…….. O A TVE1, ANTENA 3, TELECINCO IN SPAGNA………….O ALLA BBC E CHANNEL 4 IN GRAN BRETAGNA………. GLI SCOPPIEREBBERO A RIDERE IN FACCIA………….PURTROPPO PER LA CARLUCCI LA CONCORRENZA TRA PROGRAMMI ESISTE IN TUTTE LE TV DEL MONDO (ED E’ MOLTO PIU’ DURA CHE QUI IN ITALIA DOVE AL CONTRARIO I NOSTRI CONDUTTORI SONO ABITUATI POCO O NULLA ALLA SANA CONCORRENZA)………… E’ PROPRIO PER RISPETTO DEL PUBBLICO CHE OGNI SERA DEVE ESSERCI LA PIU’ AMPIA SCELTA POSSIBILE TRA I CANALI TV (IL PROBLEMA IN ITALIA, LO DIRO’ SEMPRE, E’ CHE DI AZIENDE TELEVISIVE CHE AGISCONO SUL MERCATO NAZIONALE CE NE SONO TROPPO POCHE) ……FACILE VINCERE QUANDO CONTRO HAI SOLO FILM E TELEFILM REPLICATI MILLE VOLTE………. PURTROPPO PER MILLY IL SUO IDEALE DI TV E’ TRAMONTATO 32 ANNI FA QUANDO E’ FINITO IL MONOPOLIO RAI.



7. Daniele Pasquini ha scritto:

24 marzo 2012 alle 19:43

Perchè di Baila ne ha parlato e ne abbiamo già parlato abbastanza.

Michele
Usa il minuscolo



8. Paola ha scritto:

25 marzo 2012 alle 00:24

Mamma mia questa … non si regge … Ha denunciato mezzo mondo e visto che ha sempre perso con lo share , ora ci racconta la storiella del “servizio fatto bene ” e non vorrebbe neanche la concorrenza …. Cara “maestrina” i telespettatori te li devi guadagnare sul campo …



9. Paola ha scritto:

25 marzo 2012 alle 00:27

Stava lì a controllare anche quando la De Filippi mandava la pubblicità…



10. roch ha scritto:

26 marzo 2012 alle 12:24

Oltre che bellissima è una vera presentatrice.. mi piace tantissimo.. <3



11. dado72 ha scritto:

26 marzo 2012 alle 13:59

basta BALLANDO e’ una noia mortale…….



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