Maria De Filippi ha un grande pregio: quello di cavalcare le polemiche in ogni loro forma e modo possibile. I microfoni possono esser spenti e i commenti detti di soppiatto o tra le righe, ma non c’è modo per scampare alle sue orecchie bioniche, pronte ad ascoltare ogni minima sbavatura per crearne un caso da processare in pubblica piazza. Il successo di Gerardo Pulli ad Amici 11, lanciatissimo proprio grazie alle polemiche inscenate tra professori e alunni – alla faccia della meritocrazia e del talento – è un esempio lampante, e gli ascolti puntualmente si impennano.
Milly Carlucci invece ha un grande difetto: quello di essere una perfezionista a 360 gradi. Tutto deve filare liscio come preparato e ponderato con i suoi collaboratori, e ogni minimo errore e quegli (inevitabili) ostacoli di percorso devono rientrare in men che non si dica. Da Maria non si butta via niente, mentre Milly tende a “insabbiare” qualsiasi situazione dagli esiti imprevedibili, privilegiando lo spettacolo puro alla discussione.
Ed è un peccato, perché anche la discussione – e non per forza quella urlata, ci mancherebbe – può servire allo spettacolo, e rappresentare al tempo stesso uno spaccato di vita. Gli amici discutono, le coppie discutono, i colleghi discutono: perché mai a Ballando con le stelle non si può discutere? Come successo nella sesta edizione, dove si rese protagonista Lorenzo Crespi, anche in questa ottava è scoppiato un “caso”.
Alcuni concorrenti infatti hanno osato criticare le votazioni della giuria tecnica che, Carolyn Smith a parte, di tecnico continua ad avere veramente poco. Nello specifico, Raimondo Todaro e Mirko Sciolan hanno trovato curiose alcune votazioni, ipotizzando che queste siano state condizionate dall’autore Giancarlo De Andreis. In tandem Marco Del Vecchio, misteriosamente scomparso per ansia, si è scagliato contro il miracolato Sergio Assisi, fermo per infortunio per 3 settimane e a suo dire ingiustamente ripescato mentre i colleghi si facevano il mazzo.
Maria De Filippi ci avrebbe probabilmente montato l’intera puntata, salvaguardando il lavoro del suo team e attirando a sè pubblico, vista l’innata curiosità del telespettatore sulle ‘malefatte’ nei “dietro le quinte”. Milly Carlucci invece ha il brutto vizio di buttare troppo facilmente acqua sul fuoco, demandando il lavoro sporco ai giornali amici, come se la discussione fosse una macchia troppo dannosa per la sua immagine da brava maestrina.
Per carità, è anche questione di stile e di percorsi di vita artistica differenti, ma Milly dovrebbe imparare a far parlare perché la discussione incuriosisce, alimenta discussione tra gli spettatori e trascina lo spettacolo, che soprattutto nel caso del talent di Rai1 alla lunga tende ad annoiare. E Ballando, soprattutto quest’anno, ne ha proprio bisogno.
1. Mingotti ha scritto:
26 febbraio 2012 alle 02:52