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CHIUDE DISTRETTO DI POLIZIA. MA SCHERI SMENTISCE.

di Davide Maggio

22/12/2011 - 17:12

CHIUDE DISTRETTO DI POLIZIA. MA SCHERI SMENTISCE.
Distretto di Polizia 11

Centovetrine non sarebbe sola. A chiudere i battenti potrebbe essere la storica fiction di Canale 5 Distretto di Polizia, già ribattezzata dall’acuto Roberto D’Agostino ‘Ristretto di Polizia’ per gli ascolti in picchiata registrati nelle ultime stagioni.

Distretto, in effetti, cult sino a qualche anno fa, ha perso costantemente consensi e si è trascinata sino all’undicesima edizione, attualmente in onda, con fatica. Non si comprendeva, dunque, la scelta di continuare una produzione ormai orfana di quel pubblico che l’aveva resa grande.

La notizia della chiusura definitiva, comunque, è arrivata alla nostra redazione inaspettatamente: nelle scorse settimane si era già fatta largo l’ipotesi di una dodicesima edizione che qualcuno voleva già in cantiere.

Ed in effetti Giancarlo Scheri, direttore della Fiction Mediaset, tramite il suo ufficio stampa, smentisce a DM le voci che iniziavano a circolare sulla chiusura di Distretto e conferma che è in fase di scrittura la nuova edizione.

Noi, però, qualche dubbio continuiamo a nutrirlo. D’altro canto sarebbe una scelta sensata e opportuna.

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27 commenti su "CHIUDE DISTRETTO DI POLIZIA. MA SCHERI SMENTISCE."

  1. Alessandro R. dice:

    Avete qualche novità ? A me risulta che la serie chiude, ma vuole essere direttamente Valsecchi a comunicare la notizia, dopo le vacanze natalizie !

    1. Alessandro: noi l'abbiamo comunicato!

  2. si vabbe' , adesso una serie diventa patetica per il numero di stagioni , ogni giorno si scopre una cazzata nuova

  3. Il problema è che a differenza che in USA qui in Italia si continua a produrre una fiction all'infinito fino a che non va a stufo: non c'è una programmazione a lungo termine: si inizia una fiction e fino a che va bene si producono stagioni quando il pubblico non la segue più si conclude: negli USA invece ogni serie ha un inizio ed una fine prestabiliti: guardate Desperate Housewives: nonostante abbia ancora molto successo hanno deciso di concluderla perchè, per ammissione degli autori, altrimenti si andrebbe avanti per inerzia e si rovinerebbe il prodotto (e tale regola vale per quasi tutti i telefilm USA garantendo in questo modo anche un continuo rinnovamento della serialità americana ogni 7-8 anni) in Italia invece si va avanti finchè c'è l'ascolto (ed adesso pure quando non c'è più che assurdità) non si sperimenta nulla..... a livello di telefilm in Italia siamo INDIETRO DI 30-40 ANNI ed il bello è che invece i vecchi sceneggiati della RAI degli anni 60 e 70, nonostante avessero budget di molto inferiori rispetto alle fiction odierne, erano bellissimi, originalissimi e recitati da attori bravissimi e nulla avevano da invidiare alle produzioni americane (forse erano le serie americane a dover invidiare gli sceneggiati italiani) poi c'è stata dagli anni 90 in poi un' INVOLUZIONE spaventosa e le fiction italiane di oggi (apparte rari esempi come ad esempio le produzioni di Sky) sono ORRIPILANTI, TUTTE UGUALI, MORALISTE, INSOPPORTABILI, RECITATE DA CANI, CON DELLE TRAME CHE APPARIREBBERO SCONTATE E BANALI PURE AD UN BIMBO DELL'ASILO.

  4. Errare è umano. Perseverare è diabolico! Già mi sembra patetica una fiction arrivata alla dodicesima stagione, figuriamoci se continuasse ad andare avanti... Che noia! Ma idee nuove no??? Possibile che non esistano sceneggiatori capaci di fare innamorare nuovamente noi telespettatori con fiction appassionanti e creative??? Mah...

  5. Il cuore muove dice:

    Sarebbe ora, è sprofondato al 10% di share in prima serata.