Il lupo perde il pelo, la poltrona, ma non il vizo. All’indomani dalle dimissioni da Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi è tornato in tv con un videomessaggio rivolto agli italiani. Poco fa, in diretta, il Cavaliere ha spiegato cosa è accaduto nei giorni scorsi, definendo un gesto di responsabilità l’aver consegnato il suo incarico istituzionale nelle mani del Presidente della Repubblica. A quasi diciotto anni dalla sua discesa in campo, avvenuta proprio con un discorso televisivo, stasera Berlusconi è tornato a rievocare le celeberrime parole con le quali entrò in politica: “L’Italia è il Paese che amo…” ha ripetuto poco fa.
Da allora sono cambiate tante cose, e oggi la sua parabola appare inesorabilmente calante. “Non mi arrenderò” ha tuttavia rassicurato il premier dimissionato, smentendo così le voci che lo davano stecchito e consegnato alla Storia con la pesante disfatta di ieri.
“Mi sono dimesso per senso di responsabilità e dello Stato, per evitare all’Italia un nuovo attacco della speculazione finanziaria, senza mai essere stato sfiduciato dal Parlamento alla Camera e al Senato dove abbiamo al fiducia” ha detto in particolare Berlusconi.
Il Cavaliere ha poi commentato le reazioni che ieri sono seguite alle sue dimissioni, dichiarando: “È stato triste sentire fischi e insulti. Ringrazio chi c’ha dato affetto e sostegno fino ad ora. I miei sono stati i governi più longevi del Paese“. Poi, come detto, ha rievocato il discorso programmatico col quale si presentò agli italiani nel 94. Ne ha riletto l’incipit, dichiarando di credere ancora in quei valori.
Sarà un caso (anzi no), ma il videomessaggio di stasera è andato in onda proprio mentre il prossimo premier Mario Monti faceva il suo ingresso al Quirinale. “Dobbiamo uniti far fronte insieme alla crisi, è venuto il momento di mettere da parte le faziosità. Dobbiamo realizzare le riforme concordate con l’Europa, nessuno potrà portarci via la nostra sovranità e la nostra autonomia nelle decisioni” ha proseguito il Berlusca.
Infine, tirando un lungo sospiro che già si presta alle interpretazioni dei cronisti, ha dichiarato: “Non mi attendo riconoscimenti, ma non mi arrenderò finchè non saremo riusciti a liberare il Paese dalle incostrazioni ideologiche e corporative“
Dopo otto minuti di discorso, Berlusconi ha concluso sorridendo: “Viva l’Italia, viva la libertà“. Saluti dal bunker: fine delle comunicazioni.
1. oronero ha scritto:
13 novembre 2011 alle 20:02