Qualche bicipite e pettorale impomatato in più, rvm, battibecchi e minestrone di prove infinite come in un déjà-vu amiciano. Baila, terzo atto, non si può dire che non s’impegni a volteggiare ritmicamente. Se doveva migliorarsi rispetto all’esordio ci è riuscito ma non per questo si può sostenere che convinca. Manca il contenuto, la classe. Una giuria che non dice niente di interessante ma che si divide sulle opinioni con la stessa approssimazione di un gruppo di mamme che guardano il saggio delle figlie mentre il marito fa il filmino.
Emblematico Al Bano che, tra un giudice che spicca, e solo in negativo, per un fermaglio paillettato quasi in stile governante di casata reale e un altro che riesce a indossare vestiti più sgargianti di quelli storici di Wendy Windham (record finora imbattuto), pur nelle sue sparute uscite riesce a sembrare un personaggio surreale proveniente dal mondo di Don Matteo. Un bontempone di paese degno di un dialogo con il carabiniere Frassica.
Si cerca in tutti i modi di creare la bega: i fuori onda spiattellati per far imbestialire il povero Ghedina che rimane uomo delle montagne (dalle sue pose di boscaiolo dell’esordio ai commenti che lo dipingono come un tronco ancora alla terza puntata), i video di Max Laudadio che dietro le quinte non se la spassa tanto con la partner Marcella, ma che in puntata finge di essere travolto dalla presunta sensualità-sessualità della Bella, dando corda alla retorica della giuria che dipinge ogni ancheggiata mediterranea della cantante come se fosse un accavallamento di gambe di Sharon Stone.
E’ proprio la cinquantanovenne siciliana a dominare la scena diventando oggetto di polemica. A Costantino e Martina Colombari non va giù che la sinuosa ricciolona guadagni approvazione facendo il minimo garantito al cospetto di coreografie accomodate per lei. Stesso sospetto che avvolge il disegno di passi per lo sciatore legnoso Ghedina. In effetti già a colpo d’occhio si nota una differenza abissale: i concorrenti con la presunta ’spintarella’ sembrano più che altro usciti dal tunnel di Let’s dance, l’inquietante format per fortuna mai replicato da Maria De Filippi.
Si dissipa per fortuna la terribile nebulosa dei sogni. Che qualcuno abbia fatto notare a Maria Carmela che ripetere quella parola ogni tre sintagmi potesse appesantire il già travagliato rabberciamento last minute? Si chiudono (quasi, perchè la Werner ci mette del suo) le fontanelle delle lacrime che al debutto hanno allontanato molti spettatori, infastiditi da quel voler creare un teatro sentimentalista senza il tatto che altrove almeno rende credibile la narrazione delle storie.
C’è anche una gara e un’eliminazione. Ci vogliono più di tre ore, una fastidiosa attesa e sei manches di sfide plurime incrociate per decidere chi deve abbandonare la pista ma per i più forti di palpebra c’è la soddisfazione di vedere una prima scelta. Tre coppie vip non hanno bisogno di ballottaggi: Bella- Laudadio, Micheli – Seganti e Gregoraci – Vitagliano. Per gli altri lo screening è più duro, fino al ballottaggio finale tra le squadre (ah vero sono squadre!) di Fico – Pozzecco e Ghedina – Werner, con Raffaella presumibilmente penalizzata da quella tara arcoriana difficile da scrollarsi di dosso.
Eliminati Ghedina e la Werner, i meno brillanti nel complesso. Lo spettro delle quattro puntate incombe, il retrogusto del gioco degli specchi, o peggio dello specchietto per le allodole (idea improvvisata e debole del sogno, idea di squadra esistente solo sulla carta e come effetto paravento) è dominante.
Baila, Barbara D'Urso, Carlo Valerio Aloia, Costantino Vitagliano, Damiano Ferrero, Daniele Beraldi, Eliminazione, Elisabetta Gregoraci, Giancarlo Salvati, Gianmarco Pozzecco, Greta Piccioli, Jessica Intravaia, Luca Marin, Marcella Bella, Mariagrazia Mastroianni, Marianna De Micheli, Martina Colombari, Max Laudadio, Paolo Seganti, Raffaella Fico, Roberto Cenci, Rossella Canuti, Stefano Tarzia, Susana Werner, Terza Puntata, Valentina Tocci
1. Divino ha scritto:
11 ottobre 2011 alle 01:36