“Questo non è un uno contro tutti, ma una semplice intervista”. Salvo Sottile annuncia a sorpresa un colpo di scena che ha smentito chi pensava di trovare nelle dichiarazioni di Valentina Misseri lo spannung del venerdì sera di Rete 4: sotto le luci soffuse dello studio di Quarto Grado c’è Salvatore Parolisi, pronto a consegnarsi in diretta ad una chiacchierata importante, quanto complicata, che di sicuro finirà per lasciare il segno nelle indagini sull’omicidio di Melania Rea.
Sono lontane anni luce le ingenuità di Ilaria Cavo alle prese con lo show di Zio Michele, Sottile affronta con lucidità la situazione, dribblando le tentazioni da sensazionalismo a portata di mano, ponendo invece l’accento su domande dirette e taglienti.
Te lo chiedo guardandoti negli occhi: sei stato tu ad uccidere Melania?
Le quasi due ore che hanno visto il marito di Melania Rea a disposizione di telecamere e opinionisti rimarranno negli annali del programma, soprattutto per la freddezza che ha pervaso l’intervista dal primo all’ultimo attimo. Una freddezza opportuna, anche quando sfiora con garbo lo scottante tema dei tradimenti dell’uomo, messo autenticamente sotto torchio. Lo sguardo di Parolisi è intercettato dai continui primi piani, che provano a scorgere qualche lacrima autentica tra i numerosi singhiozzi, ma senza successo.
L’esclusiva è un obiettivo centrato per Quarto Grado (che non chiuderà venerdì prossimo, ma continuerà almeno fino al 1° luglio). Con l’intervista di questa sera il programma ha dato buona prova di giornalismo d’approfondimento, e -per una volta- lo spettro delle facili critiche che vengono mosse a chi si occupa di cronaca nera dovrebbe essere lontano. Al pubblico – e agli inquirenti – l’arduo compito, adesso, di leggere negli occhi di Parolisi verità o menzogne. Almeno fino al prossimo colpo di scena.
1. MARICA ha scritto:
11 giugno 2011 alle 08:31