18
maggio

I LICEALI 3: NUOVO CAST E REGIA MA STESSI STEREOTIPI…

I Liceali 3

In quanto a tempismo, nelle ultime settimane, i responsabili dei palinsesti Rai e Mediaset sembrano avere più di un problema. Se il giorno di Pasquetta, i telespettatori di Un medico in famiglia hanno potuto curiosamente seguire le avventure della famiglia Martini alle prese con le festività natalizie, in quel di Mediaset le cose non vanno certo meglio. L’anno scolastico sta, infatti, giungendo a termine, ma non per I liceali di Canale 5, per i quali la campanella d’inizio lezioni è suonata questa sera.

Scelta alquanto curiosa, già sperimentata con tiepidi risultati nel maggio del 2008, quando la serie, già passata sul canale Joi di Mediaset Premium, approdò in prima visione free sugli schermi di Canale 5. Vuoi per l’imminente conclusione della stagione tv, o per il totale rifiuto da parte degli adolescenti di sentir parlare di scuola ad un passo dalle vacanze, la fiction nella sua prima serie portò a casa una media di appena 4.900.000 spettatori con il 19% di share. In realtà neppure la seconda serie, in onda tra il novembre e il dicembre del 2009, ad anno scolastico avviato, ottenne grossi riscontri di pubblico, calando addirittura a una media di 4 milioni di spettatori e ad un 16,50% di share. Insomma, programmazione a parte, la serie tv ambientata nel Liceo Colonna, non sembra aver conquistato i telespettatori. Risultati al di sotto delle attese, che non hanno però impedito la realizzazione di un terzo capitolo

Nelle intenzioni della Taodue, casa produttrice della serie, quella de I Liceali 3, più che una nuova stagione, appare come una vera e propria ripartenza con nuovi professori e una nuova classe di ragazzi. Un impegno notevole, dunque, nel cercare di rilanciare la fiction. Del resto raccontare il mondo della scuola in tv piuttosto che al cinema, non è mai stato semplice. Il rischio di proporre il racconto di una scuola farcita di stereotipi e luoghi comuni è perennemente in agguato. 

Anche nei Liceali 3, troviamo il bello di turno, il timido, il buffone, l’impegnata, il diverso, il figlio di papà (e non ci riferiamo a Virginia Valsecchi new entry di questa stagione), tutte caratterizzazioni di maniera, vecchie e inflazionate da anni. Neppure l’inserimento nella trama di un tema attuale come la crisi economica  serve ad uscire da un déjà-vu e dal classico e spesso improbabile lieto fine. Basti pensare che i problemi economici della scuola potrebbero essere risolti grazie al lanciatissimo professor Enea Pannone,  pronto a vincere il denaro utile all’istituto, partecipando ad un quiz televisivo.

Pur mantenendosi a debita distanza dalla banalità di stampo “Mocciano” e di altri film ad uso e consumo di un target adolescenziale, la serie I liceali, nonostante le buone intenzioni, anche in questa terza stagione continua a muoversi su strade già ampiamente percorse. Nulla di nuovo è offerto al pubblico, esattamente come accaduto in Fuoriclasse, esempio più recente di fiction ambientata tra i banchi di scuola.

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3 Commenti dei lettori »

1. Francesco ha scritto:

19 maggio 2011 alle 00:28

ehm, non è un pò presto per fare già un bilancio? io direi proprio di sì!



2. Francesca ha scritto:

25 maggio 2011 alle 23:28

Io invece adoro questa FICTION. La trovo ben fatta. Dà spazio ai problemi reali nella società. E proprio perché si chiama fiction non puoi pretendere che sia perfetta. E’ utile per farti rilassare sul divano dopo una dura giornata di lavoro.



3. Annapaola ha scritto:

27 maggio 2011 alle 20:08

Io sono d’accordo con Francesca e inoltre io conosco tantissime persone che guardano il telefilm, io l’adoro, e so che significa molto per gli adolescenti o almeno per me,perché’ porta avanti gli ideali di tutti o ragazzi e non mi sembra affatto sempre la solita cosa, quindi vi invito a vederlo e poi vedrete che è fantastico!!
I



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