Alla faccia del fair play. Si è concluso con uno scambio di accuse e un annuncio di querela il confronto televisivo tra Letizia Moratti e Giuliano Pisapia, oggi ospiti del faccia a faccio condotto da Emilio Carelli su Sky Tg24. Il vivace duello tra i principali candidati sindaco per la Città di Milano è stato registrato in mattinata e trasmesso dall’emittente satellitare a partire dalle 16. A far volare le scintille è stata la parte conclusiva del match, ed in particolare l’intervento finale dell’esponente di centrodestra. Rivolgendosi agli elettori, la Moratti ha accusato il suo sfidante di essere stato condannato per furto. “E’ una calunnia” ha ribattuto Pisapia proprio mentre suonava il gong che decretava la fine del dibattito.
Ad accendere la miccia della polemica è stata dunque quella dichiarazione di Letizia Moratti, che annunciando di voler proseguire la sua politica moderata diceva: “La mia esperienza di manager, la mia famiglia confermano ampiamente che sono una persona moderata, a differenza di Pisapia che dalla Corte di Assise è stato giudicato responsabile di un furto di veicolo che sarebbe servito per il sequestro e il pestaggio di un giovane. E’ stato giudicato responsabile e amnistiato. L’amnistia non è assoluzione“.
Pisapia non poteva però replicare, essendo terminato il tempo concesso ai contendenti da regolamento. “E’ un falso di cui risponderà, è una cosa vergognosa” mugugnava così l’avvocato, rifiutando l’invito a stringere la mano all’avversaria da parte di un imbarazzato Emilio Carelli. Fuori dagli studi Sky l’esponente di centrosinistra ha commentato davanti alle telecamere: “La Moratti ha detto il falso sapendo di dire il falso e di diffamarmi: cosi’ non si fa la campagna elettorale” annunciando di querelare il sindaco uscente di Milano per diffamazione aggravata.
A margine della registrazione della trasmissione, il direttore di Sky Tg24 Emilio Carelli ha precisato di aver deciso di inserire nel finale, per correttezza giornalistica, una sua precisazione da studio per ricordare che Pisapia “è stato vittima di un errore giudiziario e la condanna in concorso morale per furto d’auto amnistiata in primo grado è diventata in appello un’assoluzione per non aver commesso il fatto“.
Un atto dovuto, soprattutto all’indomani di una nota con cui l’Agcom richiamava Sky alla “parità di trattamento” delle forze politiche ospitate nei faccia a faccia in vista delle elezioni Amministrative del 15 e 16 maggio prossimi.
Di seguito il video:
1. claudia ha scritto:
11 maggio 2011 alle 18:57