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novembre

FESTIVAL DI SANREMO 2011: FA DISCUTERE LA CELEBRAZIONE DELL’UNITA’ D’ITALIA. RIDIMENSIONATO MA NON TROPPO IL PESO DEL TELEVOTO.

Sanremo 2011, i protagonisti

E’ un Festival di Sanremo ricco di novità, quello presentato ieri dal direttore artistico Gianmarco Mazzi e dal conduttore Gianni Morandi. A cominciare dall’organizzazione della terza puntata, come spiegato dal direttore artistico: “dedicheremo la serata del 17 febbraio ai 150 anni dell’Unità d’Italia con canti commemorativi della storia italiana. Nella serata del giovedi, infatti, i “big” saranno chiamati ad eseguire, oltre al brano inedito, uno tra i pìu significativi canti della storia della canzone tricolore. Una celebrazione che porterà sul palcoscenico dell’Ariston canzoni come “Bella Ciao” e “Giovinezza”, quest’ultima passata alla storia come inno del Ventennio ma che nacque come canzone della ‘goliardia’ toscana nei primi del ‘900.

Una scelta dei brani rischiosa “il [cui] significato – specifica Mazzi - è artistico e non politico aggiungendo che “se vogliamo cantare canzoni della nostra storia non dobbiamo aver paura di cosa rappresentano ma dobbiamo tener conto dell’importanza artistica che hanno avuto e che hanno”. Le ragioni del direttore artistico non sono state ben accolte, però, dalla Lega Nord che si è subito scagliata contro la serata definendo le canzoni in questione rappresentative di valori non condivisibili e da Oliviero Diliberto che minaccia di presentare un esposto alla Procura della Repubblica per valutare se non ci siano gli estremi di reato di apologia del fascismo nel cantare Giovinezza.

Per la prima volta dunque nella storia del Festival sanremese i 14 cantanti della sezione “artisti” saranno in gara con due brani. “Quelle dei big saranno delle vere e proprie performance con acconciature e costumi dell’epoca. A fine serata  il pubblico decreterà il vincitore di questa serata-evento” ha dichiarato Mazzi. “Questa votazione - spiega Morandi - potrebbe influenzare il risultato finale del Festival e non escludiamo che questi brani possano essere raccolti in un cd commemorativo”. Un’altra novità importante riguarda il sistema del televoto, che lo scorso anno creò grande malcontento (impossibile dimenticare il lancio dello spartito da parte dell’orchesta in segno di disapprovazione). Due saranno i sistemi principali di votazione: da una parte la giuria demoscopica, che nelle prime due serate deciderà la graduatoria dei 10 cantanti che accederanno alla quarta serata, dall’altro la giuria tecnica della Sanremo Festival Orchestra, composta dai musicisti e dagli artisti del coro, “accompagnata” dal televoto del pubblico.

Nelle prime due serate voterà solo la giuria demoscopica, nella terza il pubblico con il televoto, determinando anche il ripescaggio di 2 artisti, nella quarta serata votano  il pubblico con il televoto e la “Sanremo Festival Orchestra”; le ‘graduatorie” di queste due giurie verranno combinate (media delle posizioni in ”graduatoria”, con pesi del 50% l’una) dando luogo alla classifica di gradimento. Nell’ultima serata sulla classifica finale interviene la ‘golden share’ della Sala Stampa, composta dai giornalisti accreditati dall’Organizzazione al Festival, che, esprimendo la propria preferenza, farà scalare d’imperio tre posizioni all’artista scelto. A decretare il vincitore, sia della categoria artisti che della Nuova Generazione, sarà esclusivamente il televoto. L’introduzione della “golden share” della Sala Stampa esautora il Premio della Critica Mia Martini.

Per la sezione “Nuova Generazione” rimane confermato il ruolo del web e la collaborazione con Radio1 e Domenica in… onda che in quattro puntate (dal 16 gennaio) selezionerà di 8 dei 16 artisti emergenti che comporranno la categoria Giovani. Già dal 20 dicembre Rai Radio 1 trasmetterà le canzoni delle 16 nuove proposte (12 scelte dai discografici, 4 scelte dall’Accademia di Sanremo).

Per quanto riguarda la squadra alla timone del Festival, è proprio il padrone di casa, Gianni Morandi a spendere qualche parola:

“Sono una squadra forte e motivata. [...] Sebbene hanno paura di salire sul palco dell’Ariston, Belen ed Elisabetta Canalis hanno esperienza di cinema, tv, sit-com, vogliono quindi ballare cantare e presentare così verranno fuori come artiste [...]Luca e Paolo avranno la giusta sensibilità e delicatezza, sanno di essere sul palco dell’Ariston in diretta.”

Ora non ci resta solo che attendere il 19 dicembre, giorno in cui verranno presentati i nomi degli artisti che dal 15 al 19 febbraio 2011 calcheranno il palco dell’Ariston.



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11 Commenti dei lettori »

1. Massimo ha scritto:

4 novembre 2010 alle 12:51

basta, due anni fà, mi son detto è l’ultima volta che lo guardo… l’altranno ci son ricaduto…. ma quest’anno…. cambio canale. Solita pagliacciata, se non eliminano il televoto è come un talent show solo con i “BIG” se “big” si possono chiamare… ciao ciao Sanremo!! ti auguro di fare un mega FLOP così forse vi sveglierete…



2. white ha scritto:

4 novembre 2010 alle 14:00

io non vedo un teelvoto ridotto…anzi..
vabbè abbiamo capito.
alessandra amoroso vincitrice di questa edizione di sanremo.



3. Eleonora ha scritto:

4 novembre 2010 alle 14:17

Il Cda ha bocciato la proposta.



4. Alex ha scritto:

4 novembre 2010 alle 15:11

ma perchè non aprono ogni serata con l’Inno d’Italia cantato da tutti e la storia di un personaggio fautore della nostra unità o al limite italiani conosciuti per arte, scienza ect?
o anche qui certi partiti politici si lamenterebbero????



5. boop ha scritto:

4 novembre 2010 alle 15:26

che provinciali mamma mia, le canzoni della storia dell’unità d’italia ahahahah come siamo ridicoli

ce la vedo la amoroso cantare bella ciao



6. Matteo ha scritto:

4 novembre 2010 alle 15:33

Alessandra amoroso a sanremo non ci va l’ha detto lei stessa un paio di giorni fa non ci pensa ne lei ne la sua casa discografica inoltre servirebbe una nuova canzone che al momento non ha



7. white ha scritto:

4 novembre 2010 alle 16:12

allora vince l’altra amica di maria. quella che ha freddo.



8. Giovanni ha scritto:

4 novembre 2010 alle 16:37

Seguirò l’invito di “Libertà e Giustizia” e guarderò qualcos’altro, fortuna che ormai la dittatura di Sanremo è finita, seppure Mediaset, sbagliando, decidesse di non fare controprogrammazione, ci sono sempre le reti minori del digitale terrestre, Sky, i DVD, leggere, uscire a prendere aria, andare al cinema, smontare le palline dell’albero di natale, tinteggiare la casa…tutto tranne che Sanremo.
A me le polemiche sterili non piacciono, mi piacerebbe un Festival dove al centro ci sono le belle canzoni.
Oggi il Festival è delle vallette incapaci che vogliono rispolverare la loro immagine, dei comici, di qualche ospite che viene spacciato per “Super”, delle vecchie idee trite e ritrite e di qualche cantante sfigato che si deve rilanciare.
Per vedere un Festival come si deve bisognerà aspettare Celentano, ma lui non lo farà mai.



9. antonio1972 ha scritto:

4 novembre 2010 alle 18:38

il cast non mi pare male,morandi lo trovo perfetto e anche le ‘vallette’ sono tra quelle che fanno scrivere di più i giornali. ciliegina sulla torta,luca e paolo. da come si era partiti,pensavo ben peggio. sfortunatamente si viene dal sanremo boom della clerici,quindi basta un calo di un punto di share,che tutti grideranno al flop. mi auguro un buon cast a livello di cantanti e non il solito agglomerato di gente che si vede solo una settimana all’anno,al festival. come prevedevo,il televoto ha avuto solo un ridimensionamento di facciata,purtroppo! quindi mi aspetto disastri



10. Alex ha scritto:

5 novembre 2010 alle 15:23

@boop
provinciali?
cioè nel 150° anno ricordare ogni tanto che siamo italiani è ridicolo?
trovo più ridicolo e provinciale il 4° luglio americano se è per questo…



11. mery ha scritto:

8 dicembre 2010 alle 14:55

che brutta fine farà il Festival di Sanremo quest anno…..
il sindaco si deve solo VERGOGNARE,ha premiato la Rodrigues con il palco dell Arston!!!!!!Vi siete impazziti tutti…..



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