Reazione a catena -gestione Insegno- ha debuttato da poco più di un mese. Ed è già tempo di bilanci. Se gli ascolti del quiz che rinfresca la mente sono decisamente ottimi (dal 25% al 30% di share), anche grazie a una concorrenza poco agguerrita (le repliche dei Cesaroni si aggirano attorno al 10-11%), vale la pena di prendere in esame la questione conduttore. Il passaggio di conduzione da Pupo a Pino Insegno ha giovato al game di Rai1? Come era prevedibile, Insegno dà il meglio di sè nell’interazione con i concorrenti o quando c’è da raccontare una storia: per questo lo troviamo perfetto nel segmento “Quando Dove Come e Perchè?” a districarsi tra ipotesi improponibili e soluzioni divertenti.
Se le catene musicali risultano godibili di per sè, nelle fasi finali manca un po di suspense che forse il predecessore Pupo sapeva gestire meglio. Nel gioco finale, avvincente al pari della più celebre Ghigliottina di Carlo Conti, Insegno risulta a volte impacciato, in attesa delle comunicazioni degli autori (collegati con auricolare mimetico), e non sa gestire al meglio attese e risposte esatte dei concorrenti. Dopo l’esperienza col Mercante in fiera (che in queste settimane Italia1 trasmette in versione rieditata), la prova di Insegno a Reazione a catena è comunque positiva, seppur non brillante come ci si aspetterebbe da un attore comico. [Sondaggio dopo il salto, clicca su continua a leggere]
E forse il problema è proprio questo: perchè mettere un attore comico alla guida di un quiz, sì estivo, ma comunque istituzionale? E voi, cari lettori di DM, quale conduzione preferite?
1. zia-assunta ha scritto:
29 luglio 2010 alle 15:23