Una telefonata allunga il litigio, soprattutto a Ballarò. Se poi dall’altra parte della cornetta c’è Silvio, puoi aspettarti l’imprevisto, il coup de théâtre, la sparata che lascia tutti a bocca aperta. Ieri sera nel talk poltico condotto da Giovanni Floris su Raitre si parlava di manovra economica e tasse, un argomento delicato ma anche bello pesantuccio. Tra cifre, cavilli e previsioni più o meno lugubri per il futuro, milioni di italiani stavano già cadendo in catalessi, senza prima aver toccato ferro. Si sa mai. Ad un tratto, a scuotere tutti, una telefonata a sorpresa, una voce inconfondibile, quella di Silvio Berlusconi. Il Presidente del Consiglio è intervenuto dopo che il vicedirettore di Repubblica Massimo Giannini aveva criticato la politica del governo sull’evasione fiscale, affermando che lo stesso Berlusconi, ai tempi di Prodi, disse: “evadere in Italia è inevitabile”.
Alza la cornetta, Silvio non aspetta. Il premier, intervenendo in diretta a Ballarò, è subito partito a testa bassa contro Giannini:”Vorrei dire che il giornalista di Repubblica ha mentito spudoratamente: da parte mia non c’è mai stato un sostegno all’evasione fiscale. Sono il primo contribuente d’Italia” ha affermato. Poi la ‘guerra’ delle cifre. Berlusconi infatti ha anche confutato i sondaggi di Ballarò:”Sono fasulli, ho in mano un sondaggio di Euromedia che dice che il mio gradimento è al 62% e quello del governo è vicino al 50%. Tanto vi dovevo perché non è accettabile sentire in una Tv di Stato certe menzogne”. Silvio, come un fiume in piena, mitraglia critiche tutto d’un fiato ma poi fa un erroraccio. Terminato il suo intervento, riattacca il telefono in tutta fretta, senza nemmeno aspettare le eventuali repliche da studio.
Il ‘maestrino’ Giovanni Floris, impettito ma per nulla imbarazzato, ha subito stigmatizzato l’atteggiamento del premier, rimproverandolo al volo con una bella bacchettata: “Ciò che veramente è inaccettabile in una televisione di Stato è che si inizi un dialogo ma poi si insulti e si butti giù il telefono prima che arrivi la risposta” ha detto risentito, ricevendo l’applauso del pubblico. Un minuto e venti secondi, tanto è durata la telefonata di Berlusconi, che hanno ridestato i telespettatori e acceso nuovamente il dibattito a Ballarò. Col solo rammarico che lo show di Silviuccio fosse finito così presto.
Giusto per avere l’ultima parola, e mettere i puntini sulle ‘i’, Giannini e il sondaggista Pagnoncelli hanno nuovamente replicato per difendere l’autenticità delle loro affermazioni (“Mi spiace di non avere qui i lanci di agenzia per citare alla lettera le parole di Berlusconi sull’evasione” ha detto il giornalista di Repubblica) e dei loro dati (“non è accettabile che un presidente del Consiglio o un ministro gettino discredito sul lavoro altrui in questo modo” la reazione del ricercatore).
Si è così consumata un’altra entusiasmante puntata di (tele)bisticcio politico, che ultimamente trova in Ballarò un teatro privilegiato per andare in onda. Stavolta il colpo di scena l’ha regalato Berlusconi, con un’incursione toccata e fuga di tutto rispetto. Lancia l’insulto e riattacca il telefono: una tecnica infallibile e vincente quella di Silvio-Carnera sul ring del confronto in tv. O forse, un arrogante scivolone. Una gran caduta di stile.
1. Maria Grazia ha scritto:
2 giugno 2010 alle 07:24