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Giorgia Meloni sul caso Scurati: «La Rai si è rifiutata di pagare 1800 euro per un minuto di monologo»

La Premier interviene sul caso che sta agitando la tv di stato, e lo fa attaccando la sinistra.

Fabio Fabbretti

di Fabio Fabbretti

20/04/2024 - 18:30

Giorgia Meloni sul caso Scurati: «La Rai si è rifiutata di pagare 1800 euro per un minuto di monologo»

“In un’Italia piena di problemi, anche oggi la sinistra sta montando un caso”. Parla così Giorgia Meloni, che ha deciso di intervenire in prima persona sul caso Scurati che sta impensierendo e non poco la Rai. La Premier rimanda ogni responsabilità di polemiche all’altra parte della politica a lei non vicina:

Stavolta è per una presunta censura a un monologo di Scurati per celebrare il 25 Aprile. La sinistra grida al regime

scrive la Meloni sul suo profilo ufficiale di Facebook, avallando la tesi del Direttore dell’Approfondimento Rai, Paolo Corsini, che ha dichiarato che l’assenza dello scrittore nella puntata di questa sera del programma di Serena Bortone su Rai 3 sarebbe dovuta a questioni economiche; un documento interno all’azienda, reso pubblico da Repubblica, ha però rivelato altro (leggi qui).

La Rai risponde di essersi semplicemente rifiutata di pagare 1800 euro (lo stipendio mensile di molti dipendenti) per un minuto di monologo

sottolinea la Presidente del Consiglio, aggiungendo però che non so quale sia la verità. A riprova, a suo dire, della mancata censura, pubblico tranquillamente io il testo del monologo (che spero di non dover pagare)”

1) Perché chi è sempre stato ostracizzato e censurato dal servizio pubblico non chiederà mai la censura di nessuno. Neanche di chi pensa che si debba pagare la propria propaganda contro il governo con i soldi dei cittadini. 2) Perché gli italiani possano giudicarne liberamente il contenuto. Buona lettura.

Il testo del monologo lo trovate qui.

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