Ora in tendenza

Lasciate in pace Rai2

Sono anni che si parla di una nuova Rai2 e  per questo si susseguono cambiamenti radicali seguiti da retromarcia ai primi flop. Nemmeno oggi mancano idee ai piani alti su fantomatiche rivoluzioni.

Mattia Buonocore

di Mattia Buonocore

19/03/2024 - 12:12

Lasciate in pace Rai2

Non trova pace. Sono anni che si parla con insistenza di una nuova Rai2 e  per questo si susseguono cambiamenti radicali seguiti da retromarcia ai primi flop. Nemmeno oggi mancano rumors e idee ai piani alti su fantomatiche rivoluzioni. Il punto fermo di cotante elucubrazioni è che Rai2 deve ringiovanirsi. Inoltre, pare che adesso si voglia parlare di più agli uomini. In un sol colpo, la rete “in crisi” dovrebbe esser capace di parlare ai target ostici della televisione.

La verità è che Rai2 non ha bisogno di nessuna rivoluzione, deve semplicemente ripartire da se stessa, come avrebbe dovuto fare anche due anni fa quando nel tentativo di aiutarla l’hanno praticamente affossata. La costruzione va fatta aggiungendo e non togliendo programmi che vanno bene o partendo da fantomatiche teorie sul pubblico che deve conquistare. Anche perché non è da un giorno all’altro, stravolgendo i palinsesti, che si abbracciano nuove e impervie audience.

Quello che si può fare è, in primis, inserire una “linea giovane” – vuoi per tematiche, vuoi per volti – in programmi consolidati, di certo non pensare a chiuderli. Ad esempio, I Fatti Vostri è sì un programma vecchio ma è anche un contenitore modulabile sia nelle rubriche sia nella conduzione. Allo stesso tempo è doveroso dare fiducia a programmi che vanno un po’ meno bene di altri, guardando alla composizione del pubblico, ma non certo chiudere chi ottiene performance di gran lunga superiori alla media. Si potrebbe, allo stesso modo, provare ad innovare il daytime in estate per poi trarre bilanci. Fa specie che, nonostante il successo di Ore 14, Milo Infante, in una diretta Instagram con Davide Maggio, abbia ammesso di non avere certezze sul futuro del suo programma.

Rai2 vs Rai1

Ore 14 paga l’andare forte in una fascia da sempre non facile per Rai1. Nelle intenzioni, ogni manovra su Rai2 dovrebbe essere mirata ad evitare la cannibalizzazione con Rai1. Eppure, se è vero che in molti casi c’è concorrenza interna, la cancellazione di un programma di Rai2, nell’attuale contesto iperframmentato, non si tradurrebbe in un beneficio così determinante e immediato per Rai1 (ieri ad esempio è saltata la prima parte de I Fatti Vostri ma Storie Italiane ha fatto il 17.4%).

La prima serata

In prima serata pure è inutile mandare allo sbaraglio programmi su programmi. E’ opportuno puntare su titoli consolidati lanciando novità mirate. Rai2 ha bisogno di un programma che la accenda, che alimenti la discussione, così com’era l’Isola dei Famosi (sarebbe ora di far tornare i reality) o com’è stato parzialmente per Pechino Express (che piaceva più alla critica che agli ascolti) o The Voice (che piaceva più agli ascolti che alla critica).

Lo sport

Nella nuova Rai2 pare che si voglia dare ancora maggiore spazio allo sport. Il problema è che lo sport non ti crea identità di rete: è un contenuto discontinuo, che non ha appuntamenti fissi ripetuti, ed è un contenuto di destinazione che funziona a prescindere dal contenitore (domenica 10 marzo il ciclismo ha fatto gli stessi ascolti su Rai Sport).

Tags

Lascia un commento

Compila il form e lascia un commento sull'articolo. Registrati o accedi con Google o Facebook per riservare il tuo nickname e semplificare il processo di approvazione dei tuoi commenti.