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Caso Ghali, Di Pietro (CdA Rai) si dissocia da Sergio e Venier

Il consigliere si espone: «Comunicato improvvido e parziale. Auspico che la signora Venier sia più accorta».

Fabio Fabbretti

di Fabio Fabbretti

13/02/2024 - 17:15

Caso Ghali, Di Pietro (CdA Rai) si dissocia da Sergio e Venier

Il caso Ghali e il comunicato di Roberto Sergio, letto da Mara Venier a Domenica In, continua a far discutere, anche all’interno della stessa azienda pubblica. Dal CdA si solleva una sorta di dissenso nei confronti dell’Amministratore Delegato Rai e della conduttrice per quanto accaduto domenica.

In merito a temi così importanti come il conflitto in Medio Oriente ed in risposta al tweet dell’ambasciatore Israeliano a Roma sarebbe stato necessario maggior equilibrio e collegialità, soprattutto in seno al CdA, ritengo pertanto che il comunicato letto durante Domenica In sia a tratti improvvido e parziale

scrive in una nota il consigliere Davide Di Pietro, come riporta Ansa. Precisa che “nessuno dimentica quanto accaduto il 7/10 in Israele e la brutale uccisione di centinaia di civili da parte di Hamas” ma non si può – continua – “non prendere in considerazione l’ormai quotidiana strage della popolazione palestinese, compresi donne e bambini inermi”. E’ proprio l’aver preso le distanze da un artista che sul palco dell’Ariston ha lanciato un messaggio di pace ad aver scatenato un certo disappunto generale:

Non esistono morti di serie A o serie B ed il palcoscenico di Sanremo in particolare è stato e resterà a disposizione di chiunque voglia far passare messaggi di pace, coesione e rispetto.

Critiche che non hanno risparmiato la padrona di casa di Domenica In, che si è fatta portavoce del pensiero di Roberto Sergio come se fosse da tutti condiviso:

Infine auspico che la sig.ra Venier, come avvenuto durante la diretta di Domenica In dopo la lettura del comunicato, sia maggiormente accorta nel dire frasi come ‘qui siamo tutti d’accordo’ lasciando intendere una sedicente unanimità di pensiero sul tema tra i presenti in studio, in primis delle colleghe e colleghi Rai, i quali sono liberi di manifestare il loro pensiero critico in maniera autonoma senza alcuna necessità di mediazione pubblica.

Intanto, anche in Commissione di Vigilanza c’è tensione per quanto accaduto. I componenti del PD, in una nota, hanno parlato di “brutta pagina della Rai con l’AD che si è elevato a giudice dei contenuti di una canzone e di ciò che dice un artista sul palco e Mara Venier che si è prestata a fargli da megafono.

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