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Sanremo, scoppia il caso pubblicità occulta per l’ospitata di John Travolta

Le scarpe indossate dall’attore americano fanno discutere. Amadeus replica senza giri di parole.

Fabio Fabbretti

di Fabio Fabbretti

08/02/2024 - 20:16

Sanremo, scoppia il caso pubblicità occulta per l’ospitata di John Travolta

John Travolta al Festival di Sanremo 2024 diventa un caso, ma non c’entra il discusso e terrificante Ballo del Qua Qua con Amadeus e Fiorello, ormai dai più bollato come “cacata”. Sono le scarpe indossate dall’attore americano a far discutere; calzature con logo ben in mostra, senza alcuna patch, ed inquadrate con generosità durante l’ospitata.

Possibile che la Rai, già multata per pubblicità occulta a Meta nel corso del Festival dello scorso anno, cada ancora in errore? La vicenda, per quanto ingarbugliata, è piuttosto chiara: John Travolta ha partecipato alla kermesse indossando scarpe di cui è testimonial. L’azienda in questione (U-Power), secondo il Corriere della Sera, avrebbe corrisposto un compenso da 1 milione di euro all’attore hollywoodiano per salire sul palco dell’Ariston.

In una nota, la U-Power si è dichiarata estranea ai fatti. Ha confermato che Travolta “è testimonial dell’azienda dall’estate del 2023″ ma la partecipazione al Festival di Sanremo è frutto di un accordo tra la Rai e l’attore del quale U-Power non è in nessun modo parte in causa. In merito ai contenuti della performance, gli stessi sono un tema di esclusiva competenza della direzione artistica del Festival di Sanremo”.

Che strana, però, alla luce di tutto questo, la presenza del titolare di U-Power in prima fila all’Ariston, proprio nella serata in cui le sue scarpe calcavano il palco.

Sul sito dell’azienda di scarpe, tra l’altro, in una news del 1° febbraio dedicata alle campagne sui media, è “stata annunciata una ‘comparsa speciale‘ al Festival di Sanremo per la giornata del 7 febbraio”.

La Rai, nella nervosa conferenza stampa di oggi, ha tenuto a precisare che con l’ospite “non abbiamo preso accordi commerciali ma editoriali”, rimarcando il fatto di avergli corrisposto unicamente un rimborso spese (per la cronaca, si parla di 200.000 euro). Il mea culpa, però, c’è: il logo andava coperto. I vertici hanno spiegato che tale “dimenticanza” c’è stata poiché Travolta sarebbe arrivato al teatro quasi all’ultimo, poco prima di andare in scena, e perché il marchio non era poi così conosciuto.

Amadeus l’ha definita una “stronzata” a cui ci si attacca per minare la quiete festivaliera. Noi, invece, approfondiremmo.

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