15
aprile

Blanco le spara grosse: «La cosa veramente brutta a Sanremo non sono stati i calci alle rose. Invece di aiutarmi hanno goduto pensando agli ascolti. Sarei contento di finire in carcere»

Blanco (US)

Blanco (US)

Blanco le spara grosse. A due mesi dallo ’scandalo’ che l’ha travolto durante il Festival di Sanremo 2023, il cantante bresciano, che si dice nel frattempo maturato (!), ha fatto uscire oggi Innamorato, il suo secondo album. In occasione della presentazione, Riccardo Fabbriconi ha detto la sua su quanto successo all’Ariston (e non solo) lasciandosi andare a delle considerazioni che non mancheranno di far discutere.

Tra le tante dichiarazioni, come riportato da Vanity Fair, Blanco ha rivelato sul Festival di Sanremo:

La cosa veramente brutta non è stata quella dei calci alle rose. Ma il fatto che loro – tanti di loro, escluso Amadeus, che è stato buono – hanno giocato su questo incidente che ha fatto una hype incredibile a Sanremo. Hanno pensato di più a buttare m*rda su un ragazzo di vent’anni. Però intanto hanno mangiato su questa cosa“.

Un passaggio, dove ha indirettamente attaccato la Rai, a cui è seguita una spiegazione:

Già alle prove avevo segnalato questo problema dell’audio nelle cuffie e mi avevano detto che sarebbe stato risolto la sera stessa. Prima ho cantato Brividi e tutto era più o meno normale, anche se all’inizio sentivo qualcosa di strano. Appena è partita L’isola delle rose, ho sentito un rumore, così ho tolto la cuffia. Ho guardato per chiedere aiuto, poi me la sono rimessa. Poi ho detto: non sento la voce, cosa che loro non hanno riportato perché sono dei paraculi. Anzi, mi hanno detto: vai avanti. Loro ti dicono: basta che alzi la mano e si rifà. Non è vero, ci sono i tempi televisivi, tante cose. È una stronzata. Ovviamente mi sono incazzato, mi è partita la brocca. Era già previsto che spaccassi le rose nella mia esibizione, ma non così, poi è scivolata di mano la situazione“.

Sulla questione, il Corriere ha riportato inoltre:

Ho sbagliato io perché ho 20 anni, ma chi ne ha 50 invece di aiutarmi ha goduto pensando agli ascolti (…)“.

A chi si riferirà? E sull’indagine della Procura di Imperia, che l’ha accusato di danneggiamento, il cantante aggiunge:

Ho scritto ‘Sbagli’ per chiedere scusa alle persone che si sono offese. Ma alla fine la verità è che in tv non puoi essere te stesso, non è che possiamo prenderci per il c*lo. Se uno mi dice: hai creato danni morali alle persone, io rispondo solo ma cosa diciamo? Era uscita la notizia che potevo andare in carcere da uno a cinque anni. Alla fine se succedesse davvero questa cosa, sarei contento perché almeno la gente vede quanto siamo indietro su questa cosa politicamente. Una roba assurda“.

Sfera Ebbasta meglio della Pausini per Blanco

Certo del fatto che una della sua generazione che resterà nella storia sarà Madame perché “non punta a piacere a tutti, fa questo lavoro infischiandosene delle formulette“, Blanco ha risposto – come riportato da All Music – alle parole di Laura Pausini, che ha asserito quanto oggi cantino cani e porci per merito dell’autotune:

Usiamo l’autotune come sfumatura, come un colore più moderno. Non sono d’accordo con Laura Pausini, la stimo ma la penso diversamente. Penso che nella Trap – dove si usa molto l’autotune – a volte gli artisti hanno più cose da dire rispetto a chi non lo usa. Magari le cose che canto io con l’autotune possono trasmettere più emozioni di alcuni colleghi che non lo usano. Io, per esempio, ascolto più volentieri Sfera Ebbasta. A me dà qualcosa in più uno Sfera nei suoi testi rispetto alla Pausini“.

L’esperienza all’Eurovision

Il cantante non si è astenuto dal dire la sua nemmeno sull’Eurovision, che l’ha visto competere lo scorso anno insieme a Mahmood con Brividi:

Lì è stato tutto ‘wow’ ma il lato musicale veniva molto meno, specialmente durante la serata finale. L’Eurovision, in sé non da tanto. I Måneskin hanno spaccato perché il pezzo spacca, non grazie all’Eurovision“.

“La canzone con Mina all’inizio mi faceva cagare. Non l’ho mai incontrata”

Infine, ha spiegato – in maniera decisamente sui generis – come è nata la collaborazione con Mina, il suo idolo perché “se no non avrei fatto una collaborazione“, nel brano Un Briciolo di Allegria:

“Eravamo in Universal, io avevo questo brano che non mi piaceva molto, anzi: mi faceva cagare. Però quelli del mio staff dicevano che era bella e di solito le hit le azzeccano loro, non io. Mi chiedono: con chi vorresti fare il duetto? Io sparo a caso: Mina. Mi mandano tutti a quel paese tranne una persona che scrive una mail a Mina. Dopo un po’ le mandiamo le tracce, lei risponde e io non posso crederci. Lei poi è stata perfetta, non so come faccia. (…) Sono andato a Lugano ma non l’ho mai vista. In realtà meglio così, per assurdo. Quando conosci i tuoi idoli un po’ ti cascano perché capisci che sono persone normali. Invece lei nella mia testa resterà una cosa che non esiste“.

Presto uscirà anche una docu su una piattaforma. L’ennesima dedicata ad un cantante.

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3 Commenti dei lettori »

1. Perseo ha scritto:

16 aprile 2023 alle 20:38

Fa bene. Se il sistema continua a favorirlo mandando i suoi pezzi in radio, non vedo perchè indignarsi per sto qui che è tutto meno che bravo. A Povia gli vietarono in radio Luca Era Gay, per delle ragioni forzate ed assurde a questo qui invece tutto bene.



2. FABIO 67 ha scritto:

17 aprile 2023 alle 13:34

PERCHE’ POVIA è BRAVO ?
UNO CHE HA CAMPATO CON LO STATO SESSUALE DELLE PERSONE
COME FOSSE UN PRETE
AH GIA L’OMOSESSUALITA è UNA MALATTIA
ETEROSESSUALITA è UNO STATO(NORMALE)



3. Perseo ha scritto:

17 aprile 2023 alle 15:29

Ahahah ancora co sta cosa che Povia nella canzone parla di omosessualità malattia, quando nella canzone dice “nessuna malattia, nessuna guarigione” e che la storia è VERA. Che cosa triste parlare senza informarsi.



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