18
gennaio

FESTIVAL DI SANREMO 2010: POVIA PORTA UN BRANO SUL CASO DI ELUANA ENGLARO. I RUMORS SI RINCORRONO ED E’ SUBITO “CASO MEDIATICO”

Sanremo, si sa, al di là della gara canora è anche un turbillon di notizie, persone, eventi, tutti sapientemente mescolati e amplificati dalla portata mediatica dell’appuntamento. Non è quindi una casualità oppure un’anomalia, il fatto che a poche settimane di distanza dalla partenza della kermesse, inizino a spuntare i “casi sanremesi” come se fossero funghi dopo una giornata di pioggia. Ad occupare le colonne di molti giornali anche quest’anno ci pensa il fungo, pardon il cantante Povia. In principio ci fu ”il verso dei bambini”, poi vennero i piccioni; l’anno scorso la svolta sociale con la canzone che parlava di un gay poi diventato eterosessuale (“Luca era gay“) e la svolta continua quest’anno in nome di un’altra tematica “acchiappa-clamore”.

“La verità (Eluana)” è questo il titolo del brano che Povia porterà all’Ariston e non ci vuole molto per capire che una canzone dedicata al caso di Eluana Englaro e alla sua “dolce morte” non potrà che generare illazioni e pubblicità a favore del cantante. Può una canzonetta parlare di un argomento che ha diviso e divide tutt’ora il parere dell’italica e cattolica opinione? Può una rima o un accordo ben riuscito sensibilizzare il pubblico su uno straziante caso di cronaca e di amore? Chi può dirlo. La canzone di Povia potrà rivelarsi una pietra miliare, un flop o magari una semplice furbata, ma prima di apporre una di queste etichette sarà necessario ascoltare e capire.

“Padre, ora vivo nel tuo cuore / vivo nella tua battaglia / fate il nome del mio nome / fate il nome di tua figlia / di una volontà da rispettare / invece di dormire in fondo al mare” [...] “Mamma, che ne sanno del dolore / di quello che si può provare / per una disperata decisione / e di quando avevi tu vent’anni / fatti di progetti e sogni” (fonte: Repubblica): potrebbe essere, questa, parte del testo della canzone ma ad oggi nessuno, dopo vari rumors e bufale, è in grado di dare una versione unica e ufficiale sulla canzone. Al di là di come saranno le strofe che Povia eseguirà all’Ariston, la reazione del pubblico è tutt’altro che scontata e chissà che anzichè gridare allo scandalo, non verrà premiato (come l’anno scorso) il marketing anticonformista del cantautore.

La speranza è solo quella di non vedere intorno a questa canzone (perchè alla fine di una semplice canzone si tratta) speculazione, finti moralismi o (ancor peggio) poco coraggio, da parte della conduttrice e dell’entourage artistico che hanno selezionato il brano. La scelta di far passare un brano come “La verità” ha, nella sua stessa genetica, la volontà di metterlo al centro dell’attenzione e dei commenti di tutti,  quindi a questo punto non rimane che augurare ad Antonella & company la capacità di sostenere oneri e onori della cosa, e al pubblico di farsi un’idea che sia il più possibile personale e oggettiva sulla validità di questo progetto.



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12 Commenti dei lettori »

1. roberto ha scritto:

18 gennaio 2010 alle 13:38

A Roma li chiamano beccamorti



2. MRK2010 ha scritto:

18 gennaio 2010 alle 13:50

Io non ne parlerei proprio. Uno che viene riusumato una volta all’anno per il festival giusto perchè ha una canzone a tematica sociale mi fa un po’ pena…. I cantanti sono altri..questa è solo chiacchiera



3. Andres ha scritto:

18 gennaio 2010 alle 13:57

Ogni anno le polemiche mediatiche perchè sto sfigato porta le canzoni su presunti temi sensibili. Che tristezza. Canzoni pessime poi… Considerando il suo talento sottozero può farsi notare solo così.



4. Davide Maggio ha scritto:

18 gennaio 2010 alle 14:02

@ Andres: evitiamo lo sfigato? :-)



5. Il Mio Reality (fulvio) ha scritto:

18 gennaio 2010 alle 15:11

Povia è bravino, ma sinceramente non lo reputo un “cantante”.
Viene riesumato solo per il Festival di Sanremo, come qualcuno ha giustamente scritto, ma NON vende, NON è un fenomeno “cult”, i giovani NON se lo filano, le radio NON lo passano.
Qualcuno in un’arena televisiva, parlando proprio di Povia, disse che piace ai “gggiovani”. Ma a chi?
Povia è un fenomeno mediatico “vuoto”, viene preso a Sanremo per suscitare qualche polemica, ma poi una volta terminata la kermesse canora, chi si ricorda più della sua canzone e/o (finta) battaglia?



6. Elisa ha scritto:

18 gennaio 2010 alle 15:15

Io sono d’accordo su Andres… anche sulla parte dello sfigato XD

Diciamo che Povia ha bisogno di Sanremo e lo fa esagerando sempre… come lo scorso anno…. il testo alla fine non era poi questo granchè (e nemmeno questa gran polemica), sulla parte musicale stendiamo un velo pietoso..ma a nessuno è importato di questo nonostante dovrebbe essere il festival della CANZONE italiana… -.-

Poi…quello che penso di Povia… guardatevi lo scontro che ebbe al Chiambretti night con il geniale Pino Scotto ;)



7. MAX 69 ha scritto:

18 gennaio 2010 alle 16:04

E’ chairo che ogni anno Povia ci prova! Anche l’anno in cui non partecipò si trovò in prima linea fra quei cantanti esclusi perchè “politicamente “scomodi” ( e lì partì una carellata di ospitate in tutti i programmi a polemizzare, acquistando più visibilità dei partecipanti stessi!) In un modo o nell’altro ha sempre fatto parlare di sè (pensate che riuscì comunque a salire sul palco sanremese a cantare “I bambini fanno oh” nonostante fosse stato squlificato perchè brano già edito!) . Forse però non è l’unico a guadagnarci in immagine; anche la commissione che lo sceglie sa benissimo che il caso-Povia diventa un prestesto per parlare del Festival. ;-)



8. Beppe ha scritto:

19 gennaio 2010 alle 20:23

Povia:non pervenuto!!Se quest’anno l’argomento di cui dibatteranno i mass media sarà la diffusione delle zecche,siate certi che l’anno prossimo lo riitroveremo a Sanremo con un testo su qsto tema!!!



[...] canzone di denuncia. E poteva, secondo voi, non inserirsi nel caos mediatico che imperava tra la scelta melodrammatica di Povia con la sua canzone “La verità” ispirata al caso Englaro e la patriottica canzone [...]



10. Debora ha scritto:

19 febbraio 2010 alle 11:18

Io credo che come per il caso di Eluana anche per Povia ci saranno un sacco di chiacchere.Chiacchere di gente sempre pronta a giudicare, a criticare, nelle parole del testo io ho letto solo amore verso dei genitori che sono stati messi alla gogna per un atto dovuto d’amore!!! Il testo è bello!! Parlate del cantante????? Ma se avete osannato Fabri Fibra e molti altri del genere( dove sono le loro doti canore??). Sparate pure le vostre critiche ma mi fate solo una gran tristezza!!!!



11. roberto ha scritto:

19 febbraio 2010 alle 12:38

Una bella canzone, che piace e commuove



12. micelangelo ha scritto:

19 febbraio 2010 alle 20:58

La canzone di Povia su Eluana

“Padre, ora tienimi la mano, … tienila vicino al cuore …
mentre il mondo fa rumore, mentre il mondo può vedere il sole,
… chiedo solamente di volare, … sopra le parole, … le persone,
sopra quella convinzione di avere la verità”.
Mamma, che ne sanno del dolore di quello che si può provare
per una disperata decisione …
Mamma, papà, un giorno ci rincontreremo …
Quando sentirete un brivido che corre sulla vostra pelle
è lì che sarò …
Ora posso amare, ora, ora posso correre e giocare
ora volo sopra le parole, sopra tutte le persone sopra quella convinzione di avere la verità. … ora, ora”.

*****
Che dire?
Se la musica viene dall’anima e le parole dal cuore
questa romanza non viene e non va da nessuna parte.
Solo chi è asservito alla logica del senso comune poteva scriverla.
Un omaggio al padre che l’ha aiutata a farla morire e una pugnalata alla madre
che non è riuscita a farla vivere.
Veronesi, Marino, Rodotà, Cappato e … vergogna!
La vostra conoscenza della scienza, della mente, del coma, degli stati di coscienza, della sofferenza è pari alla vostra ignoranza.
Bastava accettare con umiltà che la verità … è sempre oltre, ed Eluana sarebbe ancora tra noi.



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