“Il pluralismo dell’informazione è un bene primario“. Bianca Berlinguer ha preso posizione. Nella più recente puntata di Cartabianca, la giornalista ha motivato così la propria decisione di continuare a dare spazio anche alle opinioni di chi rifiuta il vaccino e contesta il green pass. Una scelta editoriale netta, espressa in modo chiaro proprio nei giorni in cui si è sollevato un dibattito sul tema.
“C’è stata qualche polemica nei giorni scorsi a proposito dell’opportunità o meno di dare spazio nel dibattito televisivo alle posizioni contrarie al vaccino e al green pass“
ha premesso la Berlinguer, proprio prima di avviare il talk sull’attualità pandemica. E di seguito, ha precisato:
“Questa trasmissione da sempre è stata chiara ed esplicita nel sostenere le opzioni e le politiche fondate sulle evidenze scientifiche e dunque favorevoli ai vaccini. Ma esiste in Italia una parte della società, certamente minoritaria, che per le ragioni più diverse rifiuta di vaccinarsi e contesta il green pass. Compito dell’informazione e tanto più del servizio pubblico, secondo noi, è quello di consentire anche a queste voci di esprimersi sia perché il pluralismo dell’informazione è un bene primario sia perché solo il confronto delle posizioni consente a quelle basate su fondamenti scientifici di essere maggiormente convincenti nei confronti di chi dubita o di chi più semplicemente ha paura delle conseguenze del vaccino. Così abbiamo fatto finora e così continueremo a fare in futuro“.
Parole con le quali la conduttrice di Cartabianca ha espresso una posizione opposta rispetto a quella di Enrico Mentana, che per primo nei giorni scorsi aveva invece affermato la necessità di informare senza alcuna concessione ai no-vax. Sulla stessa linea si era dichiarata la direttrice del Tg1 Monica Maggioni.
Quella espressa dalla Berlinguer, in realtà, è apparsa come una posizione di maggior equilibrio. Pur partendo da alcuni fermi presupposti (quelli scientifici) è infatti giusto che l’informazione sia plurale e completa, mai a senso unico. A patto però che le opinioni non scivolino mai negli estremismi o nelle argomentazioni infondate, soprattutto quando si parla di salute pubblica.
1. Paolo ha scritto:
7 dicembre 2021 alle 23:45