26 anni fa ma poteva essere l’altro ieri. Tolti gli outfit, specchio del tempo, la messa in onda della prima puntata di Carramba Che Sorpresa ha mostrato quanto il programma fosse moderno per i tempi d’allora e - più o meno – attuale anche negli anni 0. Eppure l’ultima edizione di Carramba che Fortuna – in tono minore – risale al 2008 (sei anni dopo la precedente). Da allora è calato il silenzio malgrado Raffaella Carrà non abbia mai nascosto la volontà di riprenderne le redini. Nel 2014 dichiarava:
“Dopo tante copie, lo rifarei con tutto il cuore“.
La Rai, che ora la celebra, negli anni ha impiegato sempre meno la Carrà e ha scelto di non riproporre lo show, affidandosi a vere e proprie ciofeche dell’emotainment, genere progressivamente quasi abbandonato. Ed è vero che nell’era di internet e dei voli low cost, i ricongiungimenti dall’Argentina sarebbero meno di impatto o “introvabili” ma si trattava solo di una parte in un insieme che comprendeva le sorprese legate ai sentimenti e quelle vip. Inoltre ci sarebbero stati anche filoni nuovi da poter cavalcare.
Raffaella lontana da Rai1
L’ultimo show condotto dalla Carrà su Rai1 è proprio Carramba che Fortuna, se si esclude la parentesi da giurata deus ex machina nel dimenticabile Forte Forte Forte (che comunque è andato meno peggio di altri programmi). Raffaella ha dovuto trovare spazio a Rai2, che l’ha riaccolta alla grande con The Voice, e a Rai3, con A Raccontare Comincia Tu (grazie a quello che poi solo negli ultimi mesi è diventato il direttore di Rai1, Stefano Coletta) mentre nel 2012 DavideMaggio.it anticipò clamorose trattative con Mediaset poi non andate a buon fine. Nel suo saluto a Raffaella, Massimo Liofredi – che con lei è stato artefice del ritorno dell’Italia all’Eurovision Song Contest – ha rivelato che: “quando nel 2009 arrivai alla direzione di Rai2 la contattai subito per farle fare un nuovo programma per il day time, ma qualcuno al settimo piano bloccò questa proposta sostenendo che lei era fuori target per il canale “. Sì, era fuori target per il canale dei Fatti Vostri.
Le lotte politiche contro i guadagni di Raffaella negli anni 80
Nella sua carriera, del resto, Raffaella ha dovuto fare più volte i conti con l’ostilità della Rai. Se negli anni 70 facevano discutere Tuca Tuca e ombelico scoperto, negli anni 80 erano i compensi miliardari a far parlare. I radicali (Francesco Rutelli era il segretario d’allora), erano sul piede di guerra per i lauti cachet e il potere decisionale. Il contratto stipulato nell’84 per tre anni pare prevedesse la cifra astronomica di 6 miliardi di lire (1,8 miliardi dalla Rai, il resto frutto delle iniziative promozionali). Polemiche che facilitarono la sua decisione di cedere alle lusinghe di Silvio Berlusconi (e agli 8 miliardi per 2 anni di esclusiva). Nell’allora Finivest, spiegò che sarebbe stata libera:
“Io non voglio maneggiare un budget, ma essere libera di scegliere un personaggio, un artista famoso un ospite di rilievo senza che questo debba diventare un caso. E un’ azienda privata me lo garantisce”.
1. pietrgaf ha scritto:
7 luglio 2021 alle 15:29