Che Lux Vide punti un po’ troppo sul dramma, lo abbiamo già scritto. E in Buongiorno, Mamma!, la fiction che ha prodotto stavolta per Canale 5, al posto della morte c’è il coma, che è un po’ come lo spettro costante della dipartita. Ma il dramma, se ben fatto, è sinonimo di emozioni intense, che nelle vicende della casa sul lago di Bracciano non mancano.
E’ un racconto doloroso, che almeno all’esordio lascia poco spazio alla serenità che viene dalla rassegnazione, perchè mostra le difficoltà quotidiane di una famiglia che ha scelto di non staccare la spina, di trattenere la propria regina e di tenerla a casa, piuttosto che in una clinica. Immobile in un letto, senza capacità di reazione ma presente, immancabile, necessaria per chi non è ancora pronto a fare a meno di lei e forse non lo sarà mai.
Buongiorno, Mamma! indaga l’amore così come l’egoismo di chi ama, la speranza ad oltranza e le conseguenze che lo strappo dalla vita “normale” può avere sulle persone, sui bambini, su chi crede e su chi no. Emblematica e molto forte la scena del confronto tra Guido (Raoul Bova), marito della “bella addormentata” Anna (Maria Chiara Giannetta) e la madre della ragazza, Lucrezia (Barbara Folchitto), che vuole convincere il genero a lasciare libera l’amata figlia da quella prigione, da quella che secondo lei è non vita.
Questo carico emotivo così pesante, che potrebbe anche schiacciare lo spettatore, viene mitigato dalla linea mystery, da un’indagine atta a scoprire il segreto di Anna e la verità sulla sparizione di una sua amica. Così come dalle vicende dei figli della donna, dai loro problemi personali e dal folto numero di personaggi che animano questo racconto complesso e indubbiamente impegnativo.
Impegnativi sono anche i continui salti temporali, tuttavia la gestione dei flashback funziona, perchè sembra quasi che il passato e il presente si parlino, rispondano l’uno all’altro nei rimandi tra scene, mostrando diverse versioni dei protagonisti in una danza armonica. Peccato solo che a volte, a furia di cambi di look, salti qualche raccordo, come i capelli di Raoul Bova che nel presente si trasformano da lisci a ricci in una scena.
Al di là di questo, bisogna capire come si dipanerà il mistero, nella speranza che il family drama non lasci spazio ad esagerazioni che ne sminuirebbero le buone intenzioni. In conclusione, una domanda: è mai possibile che nelle fiction Lux Vide (vedi Che Dio ci Aiuti) le belle ragazze in crisi vadano sempre in giro a baciare sconosciuti?
1. Lorenzo78 ha scritto:
22 aprile 2021 alle 12:20