Lux Vide è in vendita. La casa di produzione italiana guidata da Luca e Matilde Bernabei si è messa sul mercato e – secondo Il Sole24Ore – esiste un dossier gestito dalla banca d’affari GCA Altium per la chiusura di un’operazione destinata a portare la società in mani internazionali. Il tutto potrebbe concludersi in tempi non troppo lunghi (si ipotizza addirittura entro giugno), anche perché due colossi del settore audiovisivo avrebbero già manifestato il loro interesse. 

Si tratta, come riporta il quotidiano economico, di Fremantle (che in Italia produce, tra gli altri, Un posto al sole, X Factor, Italia’s Got talent) e di Sony Pictures Television. Il CdA di Lux Vide della prossima settimana affronterà probabilmente la questione. Le strade percorribili sarebbero due: la vendita in toto o solo di una parte della società che negli ultimi anni ha accresciuto la propria influenza (non solo con Don Matteo ma anche con Un passo dal cielo, I Medici, Che Dio ci aiuti, Doc) e che – notizia dei giorni scorsi – si appresta ora a realizzare una produzione internazionale sulla vicenda umana di Gesù Cristo.

A fine 2019, Lux Vide ha realizzato un valore della produzione di 64,4 milioni di euro con 5,4 milioni di utile netto. Cifre che descrivono uno stato di buona salute e che ora attraggono l’attenzione di possibili acquirenti. Oltre a Fremantle e Sony Pictures Television, anche altre due società starebbero infatti osservando con interesse le mosse della casa di produzione fondata nel 1992 dall’ex Dirigente Rai Ettore Bernabei e guidata ora dai figli Matilde (Presidente di Lux Vide) e Luca (Amministratore Delegato), che dovrebbero comunque rimanere nel management anche dopo la possibile vendita.

Lux Vide non sarebbe certo la prima società di produzione italiana ad intraprendere questa scelta, giustificata anche da un contesto internazionale trasformato dal crescente peso delle nuove piattaforme streaming nella serialità televisiva. Tra i precedenti, il passaggio di Cattleya alla britannica Itv Studios e la recente cessione della maggioranza di Palomar, fondata da Carlo Degli Esposti, a Mediawan.

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