La Rai si è tirata indietro: l’asta sarebbe stata giudicata troppo impegnativa. Sky e Mediaset, invece, hanno presentato un’offerta per i diritti audiovisivi della Champions League 2021/2024. Lo si apprende da fonti finanziarie dopo la chiusura delle ‘candidature’ fissata dalla Uefa per stamane. Attesi e anticipati da indiscrezioni di stampa, anche gli operatori ott si sono fatti avanti per giocarsi la partita dei diritti tv, dominata nel passato triennio dall’emittente satellitare.

Sky ci riproverà di nuovo e anche Mediaset, che trova di fatto la strada spianata per i diritti in chiaro, è intenzionata a fare la sua parte. Secondo gli addetti ai lavori, un’offerta è arrivata anche da Amazon Prime Video (per la piattaforma sarebbe un debutto nel panorama delle trasmissioni sportive in Italia) e da Dazn, marchio ormai non più sconosciuto al pubblico italiano.

La Uefa, in particolare, per questa tornata ha previsto quattro pacchetti differenti (modulati per contenuto e senza distinzioni tra free e pay). Il Pacchetto A1 comprende un totale di 16 partite, la scelta del miglior match del martedì e gli highlights di tutti i match disputati al martedì. Il Pacchetto A2 prevede un totale di 17 partite, sempre in esclusiva su tutte le piattaforme, con la prima scelta del miglior match del mercoledì, la finale di Supercoppa e gli highlights dei match del martedì e del mercoledì. Il Pacchetto B offre 104 partite (tutte esclusa la finale) più gli highlights del martedì e del mercoledì, mentre il Pacchetto C comprende solo la finale, in esclusiva su tutte le piattaforme.

Una varietà di opzioni destinata ad aumentare l’interesse dei possibili acquirenti, tra i quali – come anticipato – si registra l’assenza del servizio pubblico. Secondo Repubblica, le condizioni economiche e le incertezze prospettiche sui ricavi avrebbero spinto l’azienda a non concorrere, nonostante alcune richieste in senso opposto siano arrivate ai piani alti soprattutto dai giornalisti di Rai Sport.

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