30
aprile

Coronavirus, così le produzioni tv preparano la ‘Fase 2′: troupe ridotte al minimo, divieti e distanze. E sul set arrivano «i congiunti»

Coronavirus, mascherine protettive

Mascherine, guanti e visiere come se piovessero. Gli addetti ai lavori saranno bardati adeguatamente, gli attori e i conduttori pure, ma con qualche logica deroga in occasione delle riprese. L’attenzione sul set dovrà essere massima, in ogni caso. E a garantire che tutto avvenga secondo le norme, ci sarà un “preposto Covid-19″. Così il settore audiovisivo si sta preparando alla “Fase 2” dell’emergenza Coronavirus. Con una serie di norme, talvolta utili e necessarie, talvolta quasi surreali.

In vista della progressiva ripresa delle attività produttive, secondo quanto previsto dalle indicazioni del Governo, l’associazione Case di Produzione Associate (Cpa) ha stilato un protocollo di regolamentazione per il post-lockdown sui set, elencando alcune regole che con ogni probabilità verranno adottate su larga scala anche in tv (ambito che per certi versi ha anticipato i tempi su questo fronte) e da altre case di produzione.

Il protocollo anti-contagio, redatto il data 24 aprile, prevede che venga effettuato un sopralluogo preliminare sul set al fine di identificare gli accessi, il sistema di ventilazione e gli spazi destinati alla produzione, così da evitare assembramenti. In ogni set, inoltre, sarà consentita la presenza di una sola casa di produzione, fatta salva la possibilità di separazione fisica degli accessi e degli ambienti. Un lavoratore interno o un consulente esterno verrà indicato come “preposto Covid-19” e sarà quindi incaricato di garantire che tutte le norme e gli accorgimenti vengano rispettati.

Questa figura, secondo le regole dell’associazione di categoria, sarà centrale. All’arrivo sul set dovrà infatti misurare a tutti la febbre e fare firmare un modulo di autocertificazione di buona salute e assenza di contatti con persone positive al virus. Il “preposto Covid-19″ rimarrà inoltre sul set per tutta la lavorazione.

Il set dovrà inoltre essere igienizzato da un’impresa specializzata  il giorno prima delle riprese ed ogni giorno precedente e successivo in caso di preparazione scenografia. Tutti i membri della troupe (che dovranno essere ridotti al minimo indispensabile) indosseranno i guanti e le idonee mascherine chirurgiche protettive, adeguate a impedire la trasmissione di aerosol e droplet verso l’esterno. I componenti che sono a contatto ravvicinato con altre persone (quindi addetti alle riprese, al trucco e allo styling) dovranno invece adottare le mascherine FFP2/FFP3 senza valvola, oltre ad occhiali, cuffie, camici e guanti. In ogni caso, salvo le suddette eccezioni, tutti saranno tenuti a rispettare la distanza minima di un metro dagli altri, anche durante le pause pranzo. Sarà inoltre proibito fumare sul set e usare macchine del fumo. Sul set dovrà essere presente del sapone igienizzante.

Misure anti-Coronavirus: attori e comparse

Gli attori e le comparse saranno le uniche persone sul set che potranno, per ovvie ragioni, togliersi la mascherina
e i guanti quando saranno davanti alla macchina da presa. Il loro trucco e parrucco, verrà effettuato singolarmente. Terminato quel momento, indosseranno nuovamente le protezioni e si recheranno sul set tornando a rispettare le distanze, in attesa di andare in scena.

Benché si raccomandi l’utilizzo di un solo attore/comparsa in scena (davanti alla macchina da presa), nel caso fosse necessario per ragioni creative, ci potranno essere massimo 2 attori o comparse in scena nello stesso momento, ma dovranno essere a non meno di 2 metri di distanza l’uno dall’altro. Raccomandiamo che nel caso non fossero ambedue inquadrati in viso, di fare in modo che l’attore girato di spalle, a distanza di sicurezza, porti, se possibile, la mascherina. Oltre alla distanza di sicurezza, raccomandiamo ove possibile qualsiasi altra forma di sicurezza e distanziamento (vetro di separazione, distanze aggiuntive, inquadrature da uno spazio chiuso ad un altro, ecc.)

si legge inoltre nel protocollo redatto dall’associazione Cpa. Norme – soprattutto queste ultime – perfette sulla carta, ma che nella realtà immaginiamo possano risultare paradossali ed incontrare quindi qualche difficoltà nella loro concreta attuazione.

Infine, ai tempi della “fase 2″, la categoria dei «congiunti» – in questi giorni oggetto di improbabili interpretazioni, talvolta ironiche – potrebbe irrompere anche in tv o nel cinema. Per scene di maggiore prossimità, si legge infatti, sarà consentito l’utilizzo, nella stessa scena, di “attori/comparse appartenenti ad un unico nucleo familiare” purché tutto il nucleo familiare firmi un’autocertificazione per attestare che tutti abitino e vivano nello stesso domicilio. Surreale.

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2 Commenti dei lettori »

1. Ale ha scritto:

30 aprile 2020 alle 15:39

fare in modo che l’attore girato di spalle, a distanza di sicurezza, porti, se possibile, la mascherina?????

Ma in tal caso si vedrebbe ugualmente che porta la mascherina dagli elastici dietro le orecchie!!!!



2. Patrick ha scritto:

1 maggio 2020 alle 04:02

Ma che cazzo di direttive sono!!! Come si fa a girare una serie in questo modo, per piacere…



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