“La confusione di generi è il mio modo di dissentire e ribadire il mio anarchismo“. L’ambiguità come protesta. Achille Lauro rivendica e motiva le scelte legate ai vistosi look da lui stesso esibiti al Festival di Sanremo 2020. In una mail inviata ai giornalisti e pubblicata sui social, il cantante ha parlato apertamente delle irriverenti scelte d’immagine che stanno attirando l’attenzione ad ogni sua apparizione sul palco dell’Ariston.
Nel messaggio intitolato ‘Sono stato anche io bambina’, il trapper scrive:
“Cinquantenni disgustosi, maschi omofobi. Ho avuto a che fare per anni con ’sta gente volgare per via dei miei giri. Sono cresciuto con ‘sto schifo. L’aria densa di finto testosterone, il linguaggio tribale costruito, anaffettivo nei confronti del femminile e in generale l’immagine di donna oggetto con cui sono cresciuto. Sono allergico ai modi maschili, ignoranti con cui sono cresciuto. Allora indossare capi di abbigliamento femminili, oltre che il trucco, la confusione di generi è il mio modo di dissentire e ribadire il mio anarchismo, di rifiutare le convenzioni da cui poi si genera discriminazione e violenza“.
Nella prima serata del Festival 2020, il cantante si era spogliato durante l’esibizione, rimanendo semi nudo, con indosso una tuta aderente e glitterata. Ieri sera, invece, l’apparizione con un look ispirato a David Bowie. Al riguardo, l’artista ha aggiunto:
“Sono fatto così mi metto quel che voglio e mi piace: la pelliccia, la pochette, gli occhiali glitterati sono da femmina? Allora sono una femmina. Tutto qui? Io voglio essere mortalmente contagiato dalla femminilità, che per me significa delicatezza, eleganza, candore. Ogni tanto qualcuno mi dice: ma che ti è successo? Io rispondo: ‘Sono diventato una signorina‘”.
Evidente, insomma, che, anche nelle prossime sue esibizioni sanremesi, il cantante romano non smetterà di stupire con i suoi look. Ci si aspettano sorprese e provocazioni.
1. Gianni ha scritto:
7 febbraio 2020 alle 19:44