Di Gerry Scotti non se ne parla molto, eppure è una colonna di Mediaset da quasi 40 anni, al punto che ad ogni scadenza di contratto il presidente Pier Silvio Berlusconi “mi dà sempre un foglio in bianco dove mi chiede di indicare la durata e la cifra”. Uno status di ‘privilegiato’ e il conseguente lusso di poter scagliare frecce – anche velenose – come fossero carezze, mentre per altri al suo posto si scatenerebbero terremoti mediatici.
Lo fa, ad esempio, quando parla – tra le righe – del suo essere indispensabile a Mediaset più di quanto non lo sia Mediaset per lui:
“Mi stancherò prima io. Loro hanno molto bisogno di me“
ha dichiarato a ItaliaOggi. Oppure, quando ’si prende gioco’ del direttore di Canale 5 Giancarlo Scheri e dei suoi comunicati stampa sugli ascolti di alcune trasmissioni della rete, spesso ’sbrodolanti’ di ingiustificato entusiasmo:
“Per una volta ho molto apprezzato il comunicato stampa di Giancarlo Scheri, direttore di Canale 5, dove ha parlato di show iconoclasta e visionario (si riferisce ad Adrian, ndDM). Di solito, invece, i comunicati di Scheri sono scritti col ciclostile, sbianchetta solo i vari nomi dei programmi e dei conduttori dicendo però sempre le stesse cose“.
Impegno a Tú sí que vales a parte, Scotti continuerà a concentrarsi nella fascia preserale, dove dice di aver trovato la pace dei sensi. Dopo Caduta Libera, dal prossimo 18 novembre debutterà con il nuovo game Conto alla Rovescia (qui alcuni dettagli), format ideato insieme alla casa di produzione Banijay:
“Ci abbiamo lavorato un anno. L’Italia è bravissima a ideare format (…) Quest’autunno ho avuto il privilegio di presentare il format al mercato audiovisivo di Cannes. Una bella soddisfazione”.
Gerry, inoltre, annuncia che Chi vuol essere Milionario? – riproposto nella scorsa stagione in dodici puntate in prima serata – tornerà su Canale 5 anche nel 2020 con l’obiettivo di restarci:
“Ora stiamo pensando di rilanciare il Milionario mettendolo in palinsesto tutti gli anni, con una programmazione costante, ma senza esagerare come abbiamo fatto in passato”.