8
novembre

Celentano torna e (finalmente) si concede. Il graphic novel è la tassa da pagare

Adriano Celentano

Nelle prime quattro puntate mi avete condannato, accusandomi di essere poco presente”. se l’era legata al dito. E lo ha fatto presente. Al di là delle provocazioni, il Molleggiato ha fatto tesoro di quell’esperienza e per il rilancio televisivo di Adrian ha deciso di spendersi in prima persona. Stavolta, con la complicità di alcuni ospitoni, il cantante si è concesso maggiormente ed ha pure intonato qualche brano. Lo ha fatto con quello stile surreale e magnetico allo stesso tempo, che ti lascia tra il perplesso e l’incuriosito: Celentano, piaccia o meno, questo è.

Capace, a 81 anni, di creare interesse e di trasformare ogni apparizione in un evento, Adriano ha aperto la serata radunando attorno ad un tavolo (complemento scenico ormai ricorrente in tv) alcuni tra i conduttori più noti del piccolo schermo: Carlo Conti, Gerry Scotti, Piero Chiambretti, Massimo Giletti, Paolo Bonolis. Tutti schierati davanti a lui, come ad un esame scolastico.

Non so se avete capito ma qui a questo tavolo c’è la televisione” ha sentenziato Celentano, imbastendo una conversazione sullo stato di salute del piccolo schermo. Nelle vesti di analista, il Molleggiato ha dispensato leggeri rimbrotti anche ai conduttori accorsi alla sua corte. Ad esempio, ha rimproverato Conti per i commenti troppo bonari espressi dalla giuria di Tale e Quale Show: “Servirebbe una giuria che giudica la giuria” ha decretato, promettendo di prendere parte alla prima puntata della nuova edizione del talent qualora il presentatore toscano apportasse davvero questa modifica. Rivolgendosi a Scotti, l’artista ha stigmatizzato i quiz che regalano soldi, illudendo i giovani. Poi la critica un po’ bacchettona alla porn0grafia.

Riflessioni random, spunti di dibattito: difficile, però, cogliere con chiarezza il filo conduttore della serata, se non quello legato alla necessità di risollevare le sorti del programma. In più passaggi ci è sfuggito il trait d’union contenutistico tra l’adunata di vip televisivi, gli immancabili moniti ambientalisti (“Adriano è l’antenato di Greta Thunberg!” fa ad un tratto Chiambretti), i monologhi della piacevole Ilenia Pastorelli, l’intervento dei Legnanesi, le mitiche canzoni, il duetto con Ligabue ed infine la graphic novel, summa delle teorie celentanesche nonché tassa da pagare per rivedere il Molleggiato in prima serata. È il pacchetto Celentano, prendere o lasciare.

Ammantato, anzi preceduto, da un compiaciuto egocentrismo che ormai fa parte della sua carriera, stavolta Adriano si è comunque concesso molto più di quanto (non) avesse fatto nei mesi scorsi, cosa non scontata. E ha dato più spazio alle canzoni, eseguite con voce ancora impeccabile. Certo, la scelta è stata quasi costretta: Celentano, da vero ambientalista della prima ora, su questo Adrian si è trovato a dover salvare capra e cavoli.

A proposito: DavideMaggio.it è in grado di anticiparvi che la settimana prossima l’ex ragazzo della via Gluck punterà nuovamente sugli ospiti ad effetto e porterà in scena Maria De Filippi. La popolare conduttrice, a differenza dei colleghi convenuti ieri, sarà da sola.



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3 Commenti dei lettori »

1. Ghigno ha scritto:

8 novembre 2019 alle 12:34

“Capace, a 81 anni, di creare interesse e di trasformare ogni apparizione in un evento”

Un articolo su Celentano che parte in questo modo, dopo il flop di Adrian, dimostra di non saper guardare in faccia la realtà. L’interesse non c’è più, figuriamoci l’evento.



2. Gianni ha scritto:

8 novembre 2019 alle 17:09

Niente D’Urso? Chissà come mai…



3. marcov2 ha scritto:

9 novembre 2019 alle 12:08

Programma mediaset in crisi, partecipazione di Maria De Filippi.
Tra un po’ la inseriranno anche nelle fiction



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