29
ottobre

Da Eurogames a Portobello, l’esercito dei remake puntualmente bocciati dal pubblico

Ilary Blasi - Eurogames

Ilary Blasi - Eurogames

Con una media di appena 2.198.000 spettatori, pari all’11.3% di share, si è chiusa su Canale 5 la prima, e con buona probabilità anche ultima, edizione di Eurogames, sbiadito rifacimento dello storico Giochi Senza Frontiere. Alla base dell’insuccesso del programma la concorrenza delle altre reti, la realizzazione di giochi ripetitivi e dallo scarso appeal ed una collocazione autunnale del tutto nuova (e inadatta) rispetto al passato. Non è un caso se i celebri Jeux Sans Frontières ebbero successo in estate o sotto le feste di Natale (con il titolo Giochi Sotto l’Albero e Questa Pazza Pazza Neve), periodi ben più adatti per un’offerta di puro intrattenimento come quella di Eurogames.

Ad aver influito più di tutto sullo scarso riscontro del programma è però ancora una volta la poca lungimiranza di autori e direttori di rete, convinti di poter resuscitare, con qualche inevitabile adeguamento ai giorni nostri, format ormai pensionati da tempo. E l’episodio di Eurogames non rappresenta certo un caso isolato. E’ ancora caldo il flop di Portobello, riesumato senza fortuna da Antonella Clerici la scorsa stagione al sabato su Rai 1. Pur impeccabile nel suo ruolo di animatrice del mercatino portato al successo da Enzo Tortora, la Clerici nulla ha potuto con un format tanto all’avanguardia negli anni ‘70 quanto superato nel 2018. Svanito l’effetto nostalgia di centralone e cabine, e complice il fatto che buona parte delle rubriche nate a Portobello siano state nel tempo riprese e sviluppate in formule più moderne e avvincenti da decine di altri programmi, tutto è apparso come un confuso déjà vu.

Nella passata stagione ascolti ridotti al lumicino anche per Michelle Hunziker e Vuoi Scommettere?, versione moderna del ben più fortunato Scommettiamo Che…?, portato al successo da Fabrizio Frizzi e Milly Carlucci negli anni ‘90. Più furba ma comunque poco memorabile l’impresa di Fabio Fazio e del suo Rischiatutto. Quello proposto nel 2016 non è stato un vero e proprio remake ma un omaggio al celebre quiz di Mike Bongiorno. Una sorta di “giochiamo al Rischiatutto” con impianto e scenografia che riprendevano le storiche scene degli anni ‘70. Dopo il successo delle prime due puntate, in onda su Rai 1 con ospiti del calibro di Fiorello e Maria De Filippi, il programma è approdato su Rai 3, dove seppure con risultati apprezzabili, non ha raggiunto il grande successo, sopratutto se rapportato alla mole di investimenti messi in campo.

Ad essere finito suo malgrado al centro di ben due remake anche Carosello. Nel 1997, a vent’anni dalla sua chiusura, in Rai si decise di riesumare lo storico spazio pubblicitario con un appuntamento settimanale in onda al sabato in access prime time, prima dello show Fantastico Enrico. Anticipato da una corposa campagna pubblicitaria, primo caso di una pubblicità che invita a guardare una pubblicità, il nuovo Carosello veniva definito da Stefano Colombo, allora direttore marketing di Sipra (ora RaiPubblicità), “un progetto ricercato a cui la Rai tiene moltissimo”. Il nuovo Carosello naufragò dopo poche settimane nell’indifferenza più totale, con buona pace degli sponsor, tra i quali Buitoni, che per l’occasione girò degli spot kolossal diretti da Gabriele Salvatores con protagonista Diego Abatantuono. Non andò meglio neppure nel 2013 con Carosello Reloaded, altro remake in onda su Rai 1. Anche in questo caso il pubblico preferì spegnere la tv e “andare a letto prima di Carosello”.

L’elenco dei remake sfortunati è però lungo. Tornando indietro nel tempo non andò certo bene alle due riedizioni di Lascia o Raddoppia?. Lo storico quiz condotto da Mike Bongiorno, dopo i trionfi degli anni ‘50, venne ripreso su Rai 1 dallo stesso Mike nel 1979, e da Bruno Gambarotta nel 1989 e 1990, senza mai avvicinarsi ai fasti del passato. In materia di quiz ebbero vita brevissima anche le riedizioni de Il Gioco dei Nove (2004) e La Ruota della Fortuna (2007-2009), entrambe affidate ad Enrico Papi. Per la serie “cronaca di un disastro annunciato”, nel 2015 un coraggiosissimo Angelo Pintus decise invece di scendere in piazza con una nuova edizione del celebre Karaoke, appuntamento cult lanciato da Fiorello negli anni ‘90. Il programma, neanche a dirlo, venne chiuso per bassi ascolti dopo appena 40 puntate.

Tra i tanti remake puntualmente passati inosservati anche la riedizione di Stasera mi Butto nel 2007, riproposto senza troppi consensi da Caterina Balivo, e Serata d’Onore nel 2008, che Pippo Baudo propose nella sua primissima versione, quella con puntate tematiche dedicate ai vari settori del mondo dello spettacolo. Risultati modesti anche per Carlo Conti che nel 2013 decise di inserire all’interno della sesta edizione de I Migliori Anni la storica Canzonissima. La sfida a base di cover tra 8 cantanti, passò del tutto inosservata e non venne mai più riproposta. L’elenco diventerebbe lunghissimo se si aggiungessero le decine di fiction oggetto di rifacimenti. Tra le tante, La Freccia Nera del 2006, con Riccardo Scamarcio e Martina Stella, e Bentornato Nero Wolfe del 2012, con Francesco Pannofino, entrambe accomunate da bassi consensi di pubblico e critica.

Fatta eccezione dell’immarcescibile La Corrida, in grado di sopravvivere alla morte del suo storico ideatore Corrado, al cambio di rete e conduttori, e all’invasione di format in parte “simili” come Italia’s Got Talent e Tu si que vales, quella dei remake in tv appare come una vera e propria “Caporetto”. Il piccolo schermo del resto rimane lo specchio del Paese. Ogni programma televisivo è frutto della propria epoca, di un particolare momento storico e sociale, e di un determinato pubblico. Riproporli in un contesto e ad una platea di telespettatori completamente mutata rappresenta sempre un azzardo. Azzardo al quale, a quanto pare, gli addetti ai lavori sembrano non voler rinunciare.
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2 Commenti dei lettori »

1. iole ha scritto:

29 ottobre 2019 alle 18:48

la tv è cambiata
questa tv è solo nella mente dei 50enni e oltre di oggi



2. faffa77 ha scritto:

30 ottobre 2019 alle 11:38

per il karaoke mi è dispiaciuto molto, a me piaceva anche con pintus. peccato…in compenso continuano a proporre csi per centesima volta



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