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Freccero guarda a The Voice 2020: «Simona la vorrei alla conduzione anche l’anno prossimo. Ho in testa la nuova giuria»

Fabio Fabbretti

di Fabio Fabbretti

05/06/2019 - 14:25

Freccero guarda a The Voice 2020: «Simona la vorrei alla conduzione anche l’anno prossimo. Ho in testa la nuova giuria»
Carlo Freccero
Carlo Freccero

“Lo spettacolo finale di The Voice toglie tutti i complessi d’inferiorità di Rai verso Sky: abbiamo dimostrato che anche noi possiamo giocare nel girone della contemporaneità e della assoluta avanguardia”. A parlare, il giorno dopo la finale del talent show di Rai 2, è il direttore Carlo Freccero, che traccia un bilancio a detta sua “molto positivo” dell’edizione condotta da Simona Ventura.

Interpellato dall’Adnkronos, Freccero ha ‘sviscerato’ gli ascolti ottenuti da The Voice 2019, che ha raggiunto una media del 10.36% nelle otto puntate trasmesse (in lieve crescita rispetto al 9.52% dello scorso anno e al 10.27% del 2016), parlando di obiettivo ampiamente raggiunto: quello di riacciuffare i giovani.

Gli ascolti hanno raggiunto l’obiettivo strategico di colpire il target più giovane: lo share dei ragazzi di 8-14 anni è al 16.26%, quello dei 15-25enni al 15.48%, quello delle ragazze 8-14enni al 27.25% e quello delle donne 15-25enni al 22.66%. Quello del target commerciale complessivo, il pubblico tra i 24 e 54 anni è al 13.43%”.

La scelta di puntare su coach come Elettra Lamborghini e Gué Pequeno, quindi, in tal senso ha pagato. Televisivamente parlando, però, si può fare di più. Se da un lato l’apporto di Simona Ventura ha dato brio allo show, dall’altro il format si conferma una sorta di gigante dormiente con tutti i suoi limiti ai quali i coach non hanno saputo porre più di tanto rimedio. Ed è forse per questo che Freccero ha già in mente cambiamenti per la prossima edizione:

“Se dipendesse solo da me direi già ora che (Simona Ventura, ndDM) la vorrei alla conduzione anche l’anno prossimo. Gli inserzionisti pubblicitari sono stati molto soddisfatti. E avrei in testa già pure la nuova giuria, sempre all’insegna di contemporaneità e innovazione. Ma io non so ancora fino a quando ci sarò”.

Infine, un’analisi sulla vittoria – un po’ sorprendente – della giovanissima Carmen Pierri:

La giuria generalista ha premiato Gigi D’Alessio e la ragazza che cantava in italiano. Ma con gli altri finalisti il programma ha messo in evidenza altre tendenze musicali. Tutte le puntate sono state percorse da quello che il tema attuale dell’industria musicale. Le sue due anime: da un lato la musica mediata dalle case discografiche, dall’altra quella disintermediata che si afferma da sola sulla rete. Una differenza che si evidenzia anche nella differenza di voto tra chi usa invece i sistemi tradizionali per votare e chi invece usa i social, in particolare Instagram. E che tra i coach era rappresentata da una parte da Gigi D’Alessio e parzialmente da Morgan da un lato e Guè Pequeno e Lamborghini dall’altra. Forse avere portato questa dicotomia in tv, è la parte più interessante al livello culturale di questa operazione”.

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1 commenti su "Freccero guarda a The Voice 2020: «Simona la vorrei alla conduzione anche l’anno prossimo. Ho in testa la nuova giuria»"

  1. Freccedo ma in doveva andare via dopo un anno? Lui deve molto a SILVIO BERLUSCONI ed ecco che cancella programmi come quello di VIRGINIA RAFFAELE che avrebbe fatto ascolti oltre circa il 15% per ripredenre un programma Vecchio e VOLGARE con una COMICITA' di BASSO LIVELLO come MADE IN SUD dove ci sono la moglie di Briatore, il marito di Belen, i figli di..., i conoscenti di....comici che non fanno ridere, ma tanto non serve visto che hanno ospiti fissi come BIAGIO IZZO anche se gli ascolti sono al 7% dicono è un grande successo????. Ed ora THE VOICE OF ITALY viene ripreso il format che non ha mai fatto grandi ascolti. Cancella programmi come Nemo per Realiti dove si da spazio alla Volgarità e trash. Insomma uno schifo!