Non accennano a placarsi le polemiche su Rolls Royce, il brano di Achille Lauro in gara al Festival di Sanremo 2019. Per Striscia la Notizia, la canzone del trapper romano sarebbe infatti un inno all’ecstasy e, proprio per questo motivo, ieri sera Valerio Staffelli ha consegnato il tapiro d’oro all’artista. Il premio irriverente non è stato accolto nel migliore dei modi da Lauro.
Raggiunto dall’inviato, Lauro ha respinto la tesi del tg satirico e, con dei modi di fare piuttosto irruenti, ha detto di non conoscere delle pasticche di ecstasy che portano il nome delle celebri automobili:
“Guarda, dovrei darti io il tapiro perchè mi sembra proprio una cosa surreale, alquanto ridicola”.
Il trapper ha così sbottato, poco dopo, quando Staffelli ha insinuato che dovesse conoscere per forza quel tipo di droga, visto che in passato faceva il pusher:
“Io posso dire una cosa? Secondo me, invece di inventarti queste scemenze per avere pubblicità, dovresti pensare a quello che c’è dietro la musica, il sacrificio, che l’Italia ha bisogno di arte. Ma quale droga? Rolls Royce è una macchina. Fate riderissimo (…) La canzone parla di star mondiali, dei più grandi musicisti. Sei un ignorante, ti meriteresti il tapiro perchè sei una persona che non dà, che sopprime la cultura in Italia. Io mi rendo conto che tu sei un ignorante, Rolls Royce è una macchina, è uno status symbol. Ti posso consegnare io il tapiro, al tonno più grande d’Italia?”.
Mentre Claudio Baglioni ha difeso Lauro sostenendo di non avere nessun dubbio sul fatto che il testo parli realmente dell’automobile, Striscia ha continuato ad andare avanti sulla questione ed ha intervistato il vicepremier Matteo Salvini per sapere che cosa ne pensasse. Il leader della Lega non ha esitato a rispondere:
“Mi fa schifo solo l’idea. Mi sembra che stia ammiccando. Non sta parlando della macchina, lui sta parlando di un’altra roba. Ho qualche dubbio, anche perchè cita qualche personaggio che in passato ha usato, o abusato, strausato e stra-abusato e non è finito bene. Sono quasi tutti morti”.
Su domanda diretta di Jimmy Ghione, il quale ha ritenuto “impossibile” che chi ha selezionato il brano non abbia avuto dei dubbi sul suo significato nascosto, Salvini non si è astenuto dal polemizzare, ironicamente, col direttore artistico Baglioni accennando all’esclusione dei Dear Jack:
“Non farmi polemizzare con Baglioni, che già ho i miei problemi. E’ un gran pezzo, è veramente un grandissimo pezzo di altissima musica italiana. E’ una qualità vocale, musicale, artistica, senza pari (…) Preferivo di gran lunga le caramelle dei Dear Jack rispetto alle Rolls Royce di ’sto tizio“.
1. Odessa ha scritto:
9 febbraio 2019 alle 14:28