L’Eredità è ricominciata così come era finita. E come, in qualche modo, ci si poteva aspettare: nel ricordo di Fabrizio Frizzi. L’amatissimo e compianto presentatore è stato commemorato dal nuovo conduttore Flavio Insinna, affiancato per i primi istanti della puntata da Carlo Conti. E’ stato proprio quest’ultimo ad aprire la trasmissione evocando l’amico scomparso e tenendo tra le mani le ormai conosciute chiavi dello studio.
“Io in questo studio, per tante volte, ho fatto il pilota, il co-pilota, ho consegnato le chiavi a un nostro grande amico che ci ha fatto – come ho detto più volte – un terribile scherzetto. A questo nostro grande amico sono intitolati gli studi da dove trasmettiamo e allora forse il primo grande applauso va fatto a Fabrizio Frizzi. Un po’ tutte le trasmissioni sono iniziate con il ricordo di Fabrizio, più che mai L’Eredità. E allora ti consegno le chiavi di questo studio“
ha affermato Conti, suscitando l’applauso del pubblico in studio e passando il testimone al nuovo arrivato. A quel punto, con tono sommesso, Insinna ha aggiunto:
“Carlo, diciamo rapidamente come la penso io. Tu, quando sei tornato, hai detto ‘questo è l’ultimo posto dove vorrei essere’, queste naturalmente sono le chiavi più pesanti del mondo. Posso dire solo una cosa: cercheremo di meritarcele“.
Se da una parte si è avvertito un inevitabile senso retorico, dall’altra è fuori di dubbio che la trasmissione più indicata a ricordare ancora una volta Fabrizio fosse proprio L’Eredità. Inutile aggiungere, peraltro, che senza di lui il programma non sarà più lo stesso. Sin dalle prima battute della nuova stagione, Insinna ha tenuto uno stile abbastanza freddo, quasi austero, inframezzato di battute sarcastiche ma non sempre efficaci.
Auspichiamo che il nuovo arrivato si adatti presto al clima gioioso, rassicurante e disteso che ha sempre caratterizzato il tele-quiz in questione: questo sì, sarebbe l’atteggiamento migliore per ricordare l’indimenticato Frizzi.
1. Joseph ha scritto:
24 settembre 2018 alle 19:44