“C’è stato un momentaccio, rapporti tesi“. E così Marco Liorni, che era in pole position per progetti ben più ambiziosi (Reazione a Catena, prima parte di Domenica In etc etc), si è ritrovato a dover affrontare una sfida ben diversa e col retrogusto del ‘contentino’: l’ardimentoso sabato pomeriggio di Rai 1. Il conduttore romano, che il 15 settembre prossimo debutterà con Italia Sì, ha rotto il silenzio per la prima volta dalla presentazione dei palinsesti Rai (cui non aveva preso parte) ed ha spiegato cosa è accaduto dopo il suo addio a La Vita In Diretta.
Riferendosi ai passaggi che, diversamente, lo hanno portato ad un altro impegno televisivo, in un’intervista al settimanale Oggi il conduttore ha affermato:
“È la prima volta che mi capita… Probabilmente perché stava accadendo qualcosa di incomprensibile… È semplicemente successo che avevamo concordato una strada, poi è saltata e siccome eravamo a fine aprile, quindi molto in là, c’è stato un momentaccio, rapporti tesi. Ma poi, insomma, non si poteva gettare proprio tutto alle ortiche. Adesso metteremo semi al sabato pomeriggio“.
La strada, lo spiega lo stesso Liorni, era stata concordata. Poi, però, è cambiato tutto. Ora, la sfida che attende il presentatore non è facile, ma “se in quella fascia da sempre la Rai soffre, vorrà dire che, perso per perso, oseremo di più” sdrammatizza lui, assicurando di non avvertire il nuovo incarico come una punizione.
“Su altre situazioni hanno fatto altre scelte e c’era disponibile questa fascia. Offriremo al pubblico due ore piacevoli“
ha commentato al riguardo Liorni, confermando la percezione che Italia sì sia stato una sorta di ripiego per un professionista che aveva dato tanto alla rete. Eloquente, in tal senso, la chiosa sibillina pronunciata dallo stesso conduttore:
“Sono di indole mite, ma questo non vuol dire che mi faccia mettere i piedi in testa (…) E comunque preferisco prevenire: di solito mando segnali chiari e se gli altri non si regolano, mi regolo io, per esempio chiudendo il rapporto. Temete l’ira del mite!“.
Su queste pagine, d’altro canto, non avevamo fatto mistero del fatto che quella di Liorni ci sembrasse un’epurazione bella e buona, nonostante colleghe a lui molto vicine ci tenessero fortemente a sottolineare (anche in sede di presentazione dei palinsesti) che l’abbandono di Marco fosse una scelta sua e non di altri. Perchè?
1. Drew ha scritto:
11 luglio 2018 alle 19:27