27
febbraio

Cotta e Segata! Benedetta Parodi lascia Domenica In

Benedetta Parodi

Benedetta Parodi

La cosa era nell’aria, ma suona comunque come un colpo di scena: Benedetta Parodi non farà più parte del cast di Domenica In. Dopo un debutto lo scorso ottobre che la voleva conduttrice ‘alla pari’ con la sorella Cristina, il suo apporto si è fatto via via più marginale e, dopo una clip registrata che sarà trasmessa domenica prossima, di lei nel contenitore del dì di festa non ci sarà più traccia.

Domenica In: tra due settimane Benedetta Parodi non ci sarà più

Come spiega Chiara Maffioletti sulle pagine del Corriere, il dado è tratto e la decisione ormai presa. Basta compromessi, basta collegamenti e abbandono progressivo dello schermo: per Rai 1 è arrivato il momento di ammettere che il tandem delle sorelle Parodi non ha funzionato, solo che questa uscita di scena della più giovane sembrerebbe scaricare tutte le colpe su di lei, quando invece potrebbe essere proprio Cristina Parodi a non piacere al pubblico domenicale. Basti pensare che non ha brillato neanche la puntata sanremese del programma, di solito seguitissima, che ha condotto in solitaria dall’Ariston.

La scelta di Benedetta Parodi di lasciare il magico mondo di Real Time, nel quale era a suo agio ed aveva trovato uno spazio ben preciso diventando un volto del canale, si è dunque rivelata infelice, perchè il pubblico di Rai 1 in lei ha visto solo una “sorella di”. E chissà cosa ne sarà adesso di lei, se cercherà ancora un posto al sole nell’azienda pubblica o se tornerà al mondo che le appartiene, e che avrebbe ancora bisogno di lei.

Benedetta Parodi torna a Bake Off?

E’ vero, infatti, che Antonella Clerici ha dichiarato di volersi dedicare anche ad altro rispetto a La Prova del Cuoco, dunque a qualcuno potrebbe anche venire in mente di arruolare al suo posto proprio Benedetta Parodi, che di cucina in tv è una delle regine. Ma la verità è che la signora Caressa farebbe bene a tornare al suo Bake Off Italia – della cui sesta edizione partiranno presto le riprese – perchè Katya Follesa, che ha preso le misure conducendo la versione Junior, non ha di certo entusiasmato.

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21 Commenti dei lettori »

1. Travis ha scritto:

27 febbraio 2018 alle 12:12

Katia Follesa non avrà entusiasmato a Bake Off ma sta portando avanti molto bene Cake Star, che altrimenti, senza di lei sarebbe di una noia mortale.



2. Tore ha scritto:

27 febbraio 2018 alle 12:15

A me lei piace, ma a “Domenica in” era un pesce fuor d’acqua. Meglio affidarle qualcosa di più congeniale.



3. Jair ha scritto:

27 febbraio 2018 alle 12:43

A me Benedetta piace e le sue interviste in cucina con i vip, vi dirò, sono l’unica cosa che cerco in questa Domenica In. Per lei era congelianissimo e piacevole il programma che faceva su La7, in Realtime hanno progressivamente ridotto i suoi programmi di cucina fino alle brevissima clip dell’anno scorso, piazzate un po’ a caso

Spero ci sia ancora lei a Bake Off l’anno prossimo, tuttavia la Follesa, secondo me invece, non è stata affatto male nell’edifizione Junior



4. kalinda ha scritto:

27 febbraio 2018 alle 13:48

Mi dispiace molto, alla Prova del cuoco sarebbe perfetta piuttosto che Quaranta o Isoardi o Ferolla. La sua trasmissione su La7 era perfetta forse dovrebbe ripartire da chi le propone uno spazio così, Discovery oltre a Bake off perché non gli da sul Nove un programma così?



5. Enzo ha scritto:

27 febbraio 2018 alle 13:57

Io credo che dovrebbe tornare nel preserale di La7



6. Rino ha scritto:

27 febbraio 2018 alle 14:33

Nonostante la sua uscita di scena, le sorti di Domenica in non cambieranno…



7. Pinux ha scritto:

27 febbraio 2018 alle 14:42

“I menù di Benedetta” su La7, ancora riproposto da La7D, era ed è un bel programma, piacevole e adatto al preserale. Tornerei a fare qualcosa del genere.
Ciò non toglie che il pubblico, a mio parere, rifiuta Cristina, non Benedetta: hanno segato (troppo in fretta) la Parodi sbagliata.



8. smile ha scritto:

27 febbraio 2018 alle 15:45

il -nepotismo- è passato di moda e da tutti condannato: vedere arrivare a Domenica In Cristina Parodi che si porta appreso la sorella, ha fatto saltare il banco ancora prima di giocare.
Non ci andava, non ci va un genio a capire che i tempi stanno, sono cambiati.
Come era elementare capire che se cucini dal lun al sab, chiedi tregua la domenica pomeriggio..
Avevano in mano un forte jolly da milioni di telespettatori, lo hanno cacciato, si trascineranno fino a fine stagione..



9. kalinda ha scritto:

27 febbraio 2018 alle 17:13

Però non parlerei di nepotismo. Le sorelle hanno due carriere solide, insieme funzionavano ne hanno dato prova in interviste varie. È stato un errore fare la domenica pomeriggio che ormai non esiste più anche la D’urso senza concorrenza ha gli ascolti dello scorso anno.



10. Luca ha scritto:

27 febbraio 2018 alle 18:04

@ Kalinda
Due carriere solide ?
Non direi proprio , la Cristina dopo poche puntate pomeridiane era stata eliminata anni fa dal palinsesto di la7 per scarsi ascolti
E non è mai andata bene nemmeno nel pomeriggio della Rai1
Se è in Rai poi non è di certo per una sua particolare bravura ,ma per raccomandazioni politiche
La Benedetta è bravina nei programmi di cucina ,però non è che faccia milioni di telespettatori di ascolti
E’ in una televisione digitale di nicchia con qualche migliaio di utenti
Dunque carriere solide ?
Direi carriere un po’ liquide…



11. kalinda ha scritto:

27 febbraio 2018 alle 20:35

Hanno esperienza, hanno fatto la gavetta.



12. Mario ha scritto:

27 febbraio 2018 alle 23:59

A me piacevano un sacco le sue interviste coi dispetti ecc, sapevano di tv fresca. Un vero peccato.
I MENU DI BENEDETTA me l’hanno fatta amare, la7d ci campa un intero palinsesto.
Magari tornasse…



13. Patrick ha scritto:

28 febbraio 2018 alle 02:52

Eh ma il direttore di Raiuno ha dichiarato fieramente che questa Domenica In ha subito cambiamenti coraggiosi, difendendo la scelta pietosa fatta per questo programma (sia chiaro, il problema di certo non sono le Parodi, ma la vuotezza autoriale)… grande, grandissimo coraggio a voler insistere mandando in onda un tale e clamoroso flop… e Cristina si stupisce dell’accanimento nei confronti della trasmissione. Beh vabbè. Non ci vogliono proprio stare ad ammettere le sconfitte (palesi ed evidenti come questa, poi…)



14. smile ha scritto:

28 febbraio 2018 alle 11:54

Chi ripagherà le perdite per i pessimi ascolti di questa annata? Gli autori?
Oltre alla scelta errata di sorella+sorella, si è partiti con il piede sbagliato, che dire dall’idea terribile di una sigla inutile, da cambio-canale subito, peggio ancora le sorelle canterine in apertura, allo studio dimesso, anonimo, piccolo, claustrofobico, il fuoco finto.. saltano gli abc.. parti ad ottobre, in colpevole ritardo ma arrivi pronto, non ancora un work in progress, perenne.
Il messaggio che la Rai deve trasmettere al loro pubblico è: chi sceglie Domenica In trova compagnia, svago, informazione, interviste, musica, una fotografia del bel Paese nel bello o nel brutto con professionalità.
No volgarità, no toni accesi, no insulti, no pagliacciate, no fenomeni da baraccone.
La mission della Rai per gli autori dovrebbe essere chiara anche grazie ai dati della Corporate..
Chi vuole altro cambia canale, non lo trova non lo cerca sulla Rai.



15. @lex ha scritto:

1 marzo 2018 alle 11:06

Buongiorno BLOG,
credo sia stato inutile togliere Benedetta Parodi da Domenica In…il risultato non cambia, il gusto degli italiani è comunque attratto dal salotto urlato e condito da fenomeni da baraccone.
Credo che la collocazione perfetta per Benedetta sia Bake Off Italia, programma a mio parere ben strutturato e magistralmente condotto dalla Parodi.
Non credo possa essere una fortuna per lei trovarsi a condurre la Prova del cuoco in quanto la trasmissione della Clerici se non vedrà cambiamenti radicali è destinata anno dopo anno alla chiusura.



16. Patrick ha scritto:

1 marzo 2018 alle 13:34

@lex, veramente quest’anno la prova del cuoco ha subito un restyling importante, tanto da aver riportato il programma agli ascolti di un tempo…
In ogni caso, come sempre, le colpe ricadono su chi non c’entra nulla, se Domenica In è un flop così assurdamente conclamato la colpa non è certo di chi la conduce, ma di un parco autorale senza nessuna idea, quelli sarebbero dovuti saltare ancora parecchi mesi fa, non la Parodi!



17. ciak ha scritto:

1 marzo 2018 alle 13:42

A RAIUNO, SE LA CLERICI LASCIA LA PROVA, FAREBBERO BENE A CHIAMARE LA BRAVA ECLETTICA E APPOSSIONATA DI CUCINA “MARISA LAURITO”



18. domenica ha scritto:

2 marzo 2018 alle 11:07

Beh, dire che la conduzione sia totalmente estranea al flop mi pare assai ardito … a mio avviso in una trasmissione come Domenica In conta più di qualsiasi altra cosa, quando hai davanti un ospite come lo intervisti o come ti ci relazioni non dipende certo dall’autore. Semmai la colpa la darei a chi le ha portate lì.
Non sono nemmeno d’accordo sul fatto che gli italiani preferiscano la tv urlata sempre e comunque, programmi di intrattenimento di successo e garbati ce ne sono tanti. Quando leggo questi commenti penso sempre ad Enza Sampò, una che ti incanti a guardarla e ad ascoltarla, e quanto ce ne corre tra lei e le Parodi, e tante altre.
Nessuno più di me apprezza la tv di qualità, ma non si possono invocare il garbo e l’educazione per giustificare la mancanza di personalità e di appeal sul pubblico, sono due cose ben diverse.
La Parodi senior era amatissima come volto del Tg5 e come conduttrice di Verissimo, tutte le sue esperienze successive sono state fallimentari, semplicemente perchè la guardi intervistare qualcuno e ti addormenti.
La Parodi junior non è adatta a quel genere di trasmissione. Su La7 mi piaceva e mi piace, poichè continuo a guardarla spesso e volentieri nelle repliche in loop su La7D. Ma è fredda, impersonale, e diciamo la verità, anche antipatichina.
Non voglio approfondire le logiche che le hanno portate lì, ma spero che questo flop epocale serva da monito per le future scelte della rete. Il pubblico non è fesso.



19. snow ha scritto:

2 marzo 2018 alle 13:58

Non ho la minima idea di chi siano gli autori di Domenica In e lungi da me volerli difendere, ma le sorelle Parodi hanno avuto tutto il tempo di lavorare con loro e preparare la trasmissione, dato il ritardo abnorme con cui è iniziata. Se poi partire quasi a Natale serviva solo a permettere alle suddette di prolungare con tutto comodo le vacanze in Sardegna o a Formentera, non è colpa degli autori, credo.

In Italia è molto diffuso tra le first ladies l’hobby della tv, e un programma non lo si nega a nessuno, ma c’è un limite a tutto, anche ai capricci delle signore ben accompagnate. Domenica In era anni luce aldilà delle capacità professionali di Cristina Parodi, e non era un mistero per nessuno. Ma forse anche i solerti dirigenti Rai confidavano nel pubblico teledormiente e incapace di usare il telecomando che tanto spesso viene menzionato dai commentatori di questo blog. Della serie: lo spettatore rimbambito medio della domenica pomeriggio di RaiUno si sorbisce qualunque cosa, tanto russa sulla poltrona e non conosce l’uso del telecomando. E invece ….



20. Patrick ha scritto:

2 marzo 2018 alle 15:06

Mi piacciono i soliti commenti maschilisti riguardo le first ladies, come se le donne non fossero in grado di saper lavorare o farsi strada senza una presenza maschile alle spalle, davvero. Questo senso di inferiorità che avvertite riferendovi alle donne è davvero all’avanguardia, nel 2018.

Comunque, tra gli autori del programma c’è anche tale Chicco Sfondrini, ex pupillo autorale e collaboratore della De Filippi nelle vecchie edizioni di Amici…



21. snow ha scritto:

3 marzo 2018 alle 08:44

Scusa Patrick non so cosa c’entri il maschilismo, men che meno il senso di inferiorità (?). Semmai qui si parla di “parentilismo”, fenomeno che in Italia è più diffuso dell’aria che respiriamo, o non sei d’accordo nemmeno su questo?
Se tra gli autori c’era anche Sfondrini motivo in più per pensare che la colpa del fallimento non sia solo loro.
Lo sanno anche i sassi che la Parodi senior voleva Domenica In a tutti i costi, e secondo te se non fosse stato per gli amici di famiglia le avrebbero affidato un programma del genere dopo il flop della VID?
Oppure le avrebbero allestito uno studio televisivo a Milano esclusivamente a suo uso e consumo per collegarsi alla VID il venerdi? E poter tornare a casa in tempo per la cena del Rotary o per la soireè a teatro? O ancora, le avrebbero permesso di iniziare Domenica In ad autunno inoltrato, con tutta calma e comodo?
E questo sarebbe il luminoso esempio di femminismo a cui dovrebbero guardare le donne?



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