30
novembre

The Voice 2018: nuova formula di otto puntate, live solo la finale

The Voice

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The Voice torna rinnovato. Anzi, ‘dimezzato’. Il talent show, dopo due anni di assenza, si riaffaccia nel palinsesto di Rai 2 a partire da marzo 2018. Un’edizione, la numero cinque, che subirà una drastica rivoluzione rispetto alle precedenti: durerà otto puntate.

The Voice 2018: il nuovo meccanismo

Cancellato dall’ex direttore di Rai 2 Ilaria Dallatana per i costi eccessivi, a fronte di ascolti in calo (l’ultima edizione in onda nel 2016 fu seguita da 2.247.000 spettatori, che valsero alla rete il 10.27% di share), e fallito il tentativo di portare in video Italian Idol, The Voice viene rispolverato con una formula più snella, nel tentativo di dare al programma un meccanismo di selezione e sfida più netto e avvincente. Che,  tradotto, significa meno puntate.

La durata di The Voice 2018, infatti, sarà di otto appuntamenti, contro i quattordici che hanno ‘impegnato’ le scorse edizioni. Ci saranno quattro puntate dedicate alle Blind Auditions, tre tra Knockout e Battles e una soltanto live, che sarà la finale. Con questo meccanismo si cercherà di rendere il programma più appassionante agli occhi del telespettatore, puntando su una gara più efficace, che possa individuare e costruire un talento in grado di affermarsi una volta spenti i riflettori dello show televisivo.

In effetti, era soprattutto il meccanismo monstre di The Voice ad ‘ammazzare’ la gara, che con il passare delle puntate diventava sempre meno interessante, perdendo appeal sul pubblico. E’ anche per questo che il programma non è mai riuscito a far affezionare il pubblico ad uno dei suoi concorrenti (fatta eccezione per Suor Cristina). Auspicabile la riduzione della puntate, anche se avremmo tolto direttamente una fase intermedia per dare più spazio ai live, in grado di garantire maggiore imprevedibilità e quel sapore di grande show. Molto, però, dipenderà anche dal cast che animerà la nuova edizione. Dei nuovi coach ci occuperemo a breve, ma già la scelta di affidare la conduzione a Costantino Della Gherardesca ci lascia molto perplessi.

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5 Commenti dei lettori »

1. Peppe93 ha scritto:

30 novembre 2017 alle 15:33

Sicuramente è un meccanismo migliore ma i coach che hanno contattato non mi piacciono e non mi convince neppure Costantino alla conduzione.



2. XxdanyxX ha scritto:

30 novembre 2017 alle 16:00

di palo in frasca, questo meccanismo è esagerato, già solo eliminare i Knockout e fare 3 live secchi, quello avrebbe aiutato tanto.



3. Max ha scritto:

30 novembre 2017 alle 19:57

X me dovevano lasciare + live e meno fase casting, cosi il pubblico si affeziona ad un concorrente in gara



4. Srich ha scritto:

30 novembre 2017 alle 21:00

AHAHAHAHA niente, l’ottimismo è durato mezza giornata.
Carina l’idea di prendere la cosa peggiore dell’Amici degli ultimi anni, volpini.

Io pensavo a una roba tipo 3 blind per formare squadre da 6 elementi, una puntata di Battle (niente steal e niente Knock-out), poi 4 puntate di live coi best 12. Magari ancora una puntata coi team per portare 8 concorrenti alla sesta e poi tutti contro tutti, due tagli a puntata e classica finale a 4.



5. Jacaranda ha scritto:

1 dicembre 2017 alle 08:50

Non capisco perche non deve essere come qui in Germania e come ovunque nel mondo, ovvero due puntate a settimana!



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