Promossi
10 a Techetechetè. E’ stata l’edizione più fortunata per il programma dell’access prime time di Rai1. Un successo meritato, non solo perchè Canale 5 ostina a propinarci papere viste e riviste condite da siparietti imbarazzanti e fuori dal tempo, ma anche e soprattutto per il sapiente utilizzo del materiale di repertorio che intrattiene raccontando la storia della tv.
9 a Reazione a Catena. E’ ancora una volta il game show di Amadeus a segnare i record d’ascolto nell’estate televisiva. Un gioco che cattura e che è riuscito a rendere popolari anche i suoi concorrenti (vedi I Tre di Denari).
8 a Temptation Island. Alla quinta stagione, il programma ha definitivamente spiccato il volo. Il contesto è popolano però estremamente in sintonia con la declinazione contemporanea dei sentimenti e dei tradimenti. Azzeccato il cast di questa stagione, la confezione potrebbe migliorare.
7 a Glow. Non è tra le serie più chiacchierate di Netflix e all’inizio appare anche piuttosto respingente. Ma, proseguendo nella visione, quell’aspetto grezzo diviene sinonimo di spontaneità. Glow non è una serie su uno show di wrestling ma un racconto corale con personaggi ben definiti. Ha molto in comune con Orange is the new black ma l’assenza di un’ambientazione claustrofobica e drammatica le conferisce maggiore leggerezza.
6 a Daria Bignardi. La giornalista e conduttrice ha lasciato anzitempo la direzione di Rai3. In due anni non si può dire che non abbia provato a portare novità all’interno della sua rete. Nessun successo eclatante ma prodotti che, nella maggior parte dei casi, valeva la pena guardare. Un’unica colpa: il flop di Politics, non tanto per i risicati dati raggiunti quanto piuttosto per la loro prevedibilità.
Bocciati
5 a Veronica Pivetti. La prof più amata della fiction è stata protagonista della querelle di fine estate per via di un presunto coming out. Veronica ha provato a spiegare le sue parole prendendosela col giornale, che le aveva pubblicate, e provocando la replica piccata del direttore Sandro Mayer. Dopo oltre 30 anni di carriera, dovrebbe almeno rendersi conto che le sue affermazioni possono risultare fraintendibili e armarsi di furbizia non solo nelle smentite.
4 a La Vita in Diretta Estate. A dispetto del nome, di estivo nel programma di Rai1 c’è poco; un’impostazione seriosa per un programma affidato a due conduttori, alla prima grande occasione, che stecca sui contenuti ma soprattutto con gli ascolti.
3 al Festival di Castrocaro. E’ giusto che Rai1 non rinneghi le tradizioni e riproponga ancora lo storico premio, sebbene nell’epoca dei talent show il senso stesso della manifestazione appare minato alla base. La questione è sul come viene riproposto, perchè se deve essere come quello trasmesso questa estate meglio lasciarlo andare via.
2 a Surviving Africa. La prima scelta di Mediaset per la nuova stagione è la cancellazione del reality show ambientato nel Continente Nero. L’avevamo detto fin dall’inizio che il progetto non ci convinceva e non possiamo non sposare la decisione. Speriamo, però, che il budget liberato da tale soppressione venga comunque utilizzato per Italia1.
1 al caso Massimo Giletti. Siamo al cospetto di una Rai dalla doppia morale che si stizzisce davanti alle polemiche sul caso Fazio in quanto azienda sul mercato, chiamata a riconoscere il valore dei propri artisti, ma che se ne infischia di quelle logiche quando c’è di mezzo Massimo Giletti, costretto a rinunciare a L’Arena per “ragioni editoriali”.
1. Travis ha scritto:
8 settembre 2017 alle 12:04