La sperimentazione di Rai Fiction prosegue e, dopo il successo de La Porta Rossa, seguita a giocare sul paranormale. Stavolta lo fa con Sorelle, che ha subito conquistato il pubblico di Rai 1 con un evento inatteso, che ha cambiato le carte in tavola al termine della prima puntata: la morte di Elena (Ana Caterina Morariu). L’attesa del suo ritorno sembrava dover essere il fil rouge di questo dramma familiare, ma il ritrovamento del cadavere ha trasformato la sua presenza ingombrante in quella di un fantasma. Fortunatamente, in maniera non forzata e, per il momento, credibile.
Sorelle: il paranormale funziona
Il contesto di silenzio, omertà e sospetto che aleggia nella fiction si sposa bene con i segnali che le protagoniste Chiara (Anna Valle) e Antonia (Loretta Goggi) percepiscono: sembra quasi di rituffarsi nelle atmosfere di Twin Peaks e sembra anche che in qualche modo Elena possa tornare sul serio. Diversamente da quanto avviene di solito, poi, funzionano benissimo i continui flashback, che non spezzano la narrazione ma la approfondiscono, mostrando i personaggi nel passato e raccontandoli a 360 gradi.
La cornice è perfetta, con l’ambientazione selvaggia e silenziosa tra il fiume e le rocce, e la bellezza di Matera è un valore aggiunto alla narrazione, benché la cittadina non ne esca benissimo, dipinta come una provincia pettegola ed antiquata, incapace di rispettare e comprendere chi è diverso.
In questo quadro particolare la parte più importante la fanno gli attori, calati nella parte qualche volta in modo sorprendente. La prova più originale è senza dubbio quella di Loretta Goggi, qui un’ex figlia dei fiori che ha perso la bussola e sembra sempre un po’ svanita; bravissimi i giovani interpreti che danno vita ai figli di Elena ed anche Anna Valle, che però si trova sempre nella sua comfort zone di donna pura ed integerrima dal passato doloroso.
Ecco, se alla fine si scoprisse che l’assassina è lei, Sorelle potrebbe trasformarsi in un capolavoro.
1. ciccio formaggio ha scritto:
14 aprile 2017 alle 12:40