Ancora discussioni sul nuovo piano aziendale di Sky. Questa volta a parlare è il Papa (e non ci riferiamo al ‘giovane Papa’ di Jude Law) che ha accolto il grido di protesta dei lavoratori della sede romana di Sky, a rischio licenziamento o trasferimento, durante la consueta udienza del mercoledì.
La notizia è nota già dall’inizio dell’anno: entro la fine del 2017 la società punterebbe a licenziare 200 lavoratori e a trasferirne in blocco altri 378 dipendenti verso la sede di Milano. Papa Francesco ha usato parole forti, schierandosi al fianco dei dipendenti presenti ieri in piazza San Pietro:
“Chi per manovre economiche, per fare negoziati non del tutto chiari chiude fabbriche, chiude sedi lavorative e toglie il lavoro agli uomini, compie un peccato gravissimo.”
Poi parlando della dignità del lavoro, rivolgendosi esplicitamente ai diretti interessati, ha aggiunto:
“Rivolgo un pensiero speciale ai lavoratori di Sky Italia e auspico che la loro situazione lavorativa possa trovare una rapida soluzione nel rispetto dei diritti di tutti, specialmente delle famiglie.”
Il piano aziendale riguarda soprattutto la riorganizzazione della redazione di Sky Tg 24: 120 esuberi in totale nello spostamento dal polo romano verso il capoluogo lombardo, lasciando nella Capitale solo la redazione politica e la cronaca romana. Inoltre, sono previsti altri 80 esuberi dell’area finanza, controllo qualità e “service & delivery”. Sky Italia ha giustificato questa operazione con l’impegno di competere con Netflix, Amazon e le altre piattaforme che hanno costi di produzione molto più bassi.
L’intervento del Pontefice ha subito ricevuto il plauso della Cisl e della Federazione Nazionale della Stampa, chiedendo che l’appello non rimanga inascoltato e possa ricevere risposte serie da parte del governo. Nel frattempo, ieri pomeriggio è ripreso il confronto tra Sky e sindacati nel tentativo di ridurre le traumaticità. Il prossimo 23 marzo è previsto un nuovo tavolo sulla questione.