14
febbraio

Taodue annuncia ‘La Valanga’, fiction su Rigopiano

Hotel Rigopiano

Hotel Rigopiano dall'alto

Il dramma di Rigopiano diventa una fiction. Mentre i riflettori erano tutti puntati sul Festival di Sanremo, la scorsa settimana, l’AD di Taodue, Pietro Valsecchi ha annunciato ‘La valanga’, una miniserie dedicata alla tragedia dell’albergo travolto da una slavina, meno di un mese fa. Sono previste 4 puntate da 50 minuti, gli sceneggiatori hanno già iniziato a scrivere e le riprese cominceranno nel mese di settembre. La messa in onda è invece prevista per gennaio 2018, a un anno esatto di distanza dall’accaduto.

Per ricostruire la storia e far luce sugli aspetti meno chiari si sta iniziando a coinvolgere i superstiti, i familiari delle vittime e i soccorritori. E sono proprio loro i primi ad alzare la voce su una scelta inopportuna, che stavolta ha decisamente bruciato le tappe. Valsecchi, in un comunicato, ha dichiarato:

“Vorrei specificare che era da tempo che stavo pensando di raccontare il lavoro di chi fa parte della macchina dei soccorsi [...] Saranno questi ‘eroi’ i protagonisti della nostra storia, dove non avrà invece spazio alcun indugio voyeuristico sul dolore, quello a cui purtroppo abbiamo assistito in molti programmi tv in quelle ore drammatiche; sarà infatti importante nel nostro progetto il tentativo di ricostruire con precisione e lucidità le dinamiche di questa tragedia e capire se si sarebbe potuta evitare”.

Ha poi aggiunto, in un’intervista rilasciata a La Stampa :

“Ho sbagliato a dirlo e capisco la reazione, io non avrei fatto diversamente. Dovevo aspettare. Mio padre diceva sempre che le cose vanno prima fatte e poi dette. Ma io non volevo entrare nella vita delle vittime. Ripeto, colpa mia. Il film è sugli eroi civili, sui vigili del fuoco, sui volontari, sulla polizia [...] Fortunatamente tutto si sta acquietando e ci stiamo chiarendo.”

Dopo l’omaggio sul palco dell’Ariston, durante la prima serata della kermesse, gli ‘eroi del quotidiano’ sembrano destinati ad uscire allo scoperto, anche in versione fiction per Mediaset.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, , ,



Articoli che potrebbero interessarti


Squadra Antimafia - finale ultima puntata
SQUADRA ANTIMAFIA SI CHIUDE CON DE SILVA NUOVO BOSS E TANTI DUBBI SULLA MORTE DI ROSY ABATE


Pietro Valsecchi
PIETRO VALSECCHI, MA UN PO’ DI AUTOCRITICA MAI?


Yara Gambirasio
YARA GAMBIRASIO: L’OMICIDIO DIVENTA UNA FICTION. LO ANNUNCIA PIETRO VALSECCHI


Celentano, la scimmia
LA SCIMMIA: VALSECCHI VORREBBE CELENTANO, BENIGNI E VECCHIONI COME DOCENTI DEL TALENT

6 Commenti dei lettori »

1. Filippo ha scritto:

14 febbraio 2017 alle 16:44

Ma il buon senso di aspettare almeno uno o due anni? Sono impazziti? Ci vorrebbe un po’ di rispetto per le vittime e per i parenti, ma il business viene prima di tutto. Che schifo



2. Michele ha scritto:

14 febbraio 2017 alle 17:09

Neanche il tempo di rimuovere le macerie.

Sapevano benissimo che la scelta avrebbe destato polemiche, sempre utili per pubblicizzare un prodotto e, in questo caso, appropriarsi della primogenitura dell’idea, sottraendola così ai rivali.
Sciacallaggio allo stato puro.

Le storie quotidiani di eroi civili possono essere raccontante anche in un contesto di fantasia, senza che richiami necessariamente a fatti realmente accaduti.

Ma si sa, la fantasia richiede sforzo.



3. Luca ha scritto:

14 febbraio 2017 alle 18:20

SCIACALLI



4. darix ha scritto:

14 febbraio 2017 alle 18:26

Questi hanno la merda nel cervello! E’ una tragedia troppo fresca. Ci vuole rispetto per chi ha ancora il dolore addosso! Vergogna!



5. ellis ha scritto:

14 febbraio 2017 alle 20:34

una sola parola: schifo.



6. mattep ha scritto:

15 febbraio 2017 alle 09:56

Che scelta squallida. Spero che non lo guardi nessuno.



RSS feed per i commenti di questo post

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.