“Ha scelto l’occasione sbagliata per parlare. [...] Preferisco dare una notizia in più piuttosto che darne una in meno”. Così Claudio Brachino, direttore di VideoNews, replica all’appello ai vertici della tv generalista fatto dallo showman Fiorello (clicca qui per saperne di più) che chiedeva di togliere la cronaca nera dai programmi pomeridiani e mattutini. Lo fa con un’intervista rilasciata al quotidiano Il Giornale, in cui difende i contenuti delle sue tramissioni Mattino 5, Pomeriggio 5, Quarto Grado e Terzo Indizio in onda sulle reti Mediaset.
“Fiorello è un grande uomo di tv” racconta Brachino, “però la sua è una critica generica, una provocazione. Posso prenderla in considerazione dal punto di vista qualitativo ma non quantitativo“. Si difende quindi dall’accusa che nelle reti Mediaset ci sia troppa cronaca nera:
“Se consideriamo tutta la programmazione giornaliera, oggettivamente no. Mattino 5 si occupa anche di politica, economia ed esteri. Pomeriggio 5 se ne interessa nella prima parte, mentre nella seconda si dedica a temi più leggeri. Quarto Grado e Terzo indizio sono trasmissioni di genere seguite da un tipo di pubblico specifico”.
Continua Brachino:
“Questo si chiama semplicemente giornalismo, si chiama seguire i fatti che interessano alla gente. Preferisco dare una notizia in più piuttosto che darne una in meno. Il troppo è meglio del poco, perché il poco piace ai dittatori e il molto, anche con errori, è il simbolo della democrazia. Noi raccontiamo tutti i fatti importanti, dal terremoto al terrorismo. E, questi di oggi, mi dispiace per Fiorello che ha scelto l’occasione sbagliata per parlare, sono casi che fanno discutere”.
Interviene anche sul caso di Ylenia, la ragazza che tre giorni fa in diretta a Pomeriggio 5 ha difeso e professato l’innocenza del suo ex fidanzato che avrebbe tentato di darle fuoco (caso che, con ogni probabilità ha rappresentato la miccia per la presa di posizione di Fiorello). Dice:
“Barbara ha poi chiarito il suo pensiero che non era certo quello di giustificare un delinquente. Il suo intento era di aprire gli occhi alla ragazza, che ha preso le difese del suo carnefice. In ogni caso, io rivendico il diritto di intervistare una donna maggiorenne che dice quel che pensa, anche se è scioccante, non possiamo censurarla“.
E a proposito di Barbara D’Urso:
“Lei è una donna di spettacolo prestata alle news che usa anche un linguaggio confidenziale per entrare in sintonia con gli intervistati. Ha un suo stile di conduzione e di fare battaglie. E dietro di lei c’è una squadra di giornalisti che fa seriamente il suo lavoro”.
1. enzo ha scritto:
14 gennaio 2017 alle 18:18