“Grazie, grazie per il nostro share!“. Molti non avranno creduto alle loro orecchie, ma è stato proprio questo il saluto con cui Gianluca Semprini si è congedato ieri da Matteo Renzi, ospite nel suo Politics. In chiusura di trasmissione, il giornalista ha pure chiesto al premier di improvvisarsi conduttore e di lanciare la puntata di settimana prossima. E il politico ha replicato: “lei faccia il suo”. Un siparietto surreale, arrivato alla fine di una lunga intervista, segnata anche da un acceso diverbio tra Renzi e Bianca Berlinguer.
Quello tra il premier e l’ex direttrice del Tg3 è stato un botta e risposta serrato, innescatosi attorno ad una domanda su Ignazio Marino. A chi gli chiedeva se intendesse scusarsi con l’ex sindaco dopo la sua assoluzione, Renzi ha risposto: “Marino si è dimesso lui, poi ha ritirato le dimissioni“.
Una dichiarazione che ha suscitato le risate dei giornalisti presenti in studio, in particolare della Berlinguer. “Si è dimesso lui non si può dire!” ha chiosato l’ex direttrice sghignazzando. Stizzito da quella reazione, il premier ha contrattaccato:
“Ho fatto il sindaco, gentile dottoressa, non ho fatto per anni il direttore del tg e so come si giudica un sindaco (…) Marino si è dimesso lui, il suo tg ne ha dato ampia documentazione con due o tre servizi in apertura“.
E la Berlinguer: “dovevamo ignorare le notizie?“. Ricevuta la stoccata, Renzi ha ribattuto:
“Mi scusi, ha mai ricevuto una telefonata da me su come fare il tg? Lo dica…“.
“Da lei personalmente no” ha detto sibillina l’ex direttrice, lasciando così spazio a conseguenti e facili deduzioni. E il premier: “Io rispondo di me personalmente, non è che le dico di quante telefonate ho ricevuto dai giornalisti io“. Categorica infine la giornalista: “la mia sicuramente non l’ha ricevuta“.
Come anticipato, degne di nota anche le battute finali, quando un Semprini tutto gongolante ha chiesto al suo ospite:
“Ma è vero che vuole diventare conduttore? Sennò mi lanciava il prossimo Politics con ospite Brunetta“. E il premier, stizzito, lo ha invitato “a fare il suo“.
Il rovente confronto, assieme all’incredibile chiusura da parte di Semprini (con tanto di ringraziamento per lo share – qui i dati auditel registrati), sono stati i momenti più entusiasmanti di un’intervista segnata dall’incapacità del conduttore di imporsi sugli ospiti, da domande infinite che parevano comizi e da risposte – quelle del premier – a dir poco prolisse e divaganti. E meno male che il motto di Politics era “a domande precise, risposte precise”.
1. aleimpe ha scritto:
12 ottobre 2016 alle 12:11