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luglio

CAIRO SCARICA IL COSTOSO CROZZA: ASCOLTI CROLLATI, IL SUO ADDIO A LA7 E’ UN’OPPORTUNITA’. C’E’ UN TESORETTO DA 10 MLN

Maurizio Crozza

Urbano Cairo non le manda a dire. La perdita di Maurizio Crozza, da alcuni considerata quasi catastrofica, per il patron de La7 è un’opportunità. Già, perché, come rivela l’imprenditore nel corso della conferenza stampa di presentazione dei palinsesti La7 (qui maggiori info), dal prossimo gennaio La7 avrà un “tesoretto” di oltre 10 milioni di euro da investire in nuove produzioni. A tanto – sottolinea Cairo – si aggira il costo dei 21 prime time di un’ora circa che il comico e la ITC dell’agente Beppe Caschetto realizzano per La7 (sì, per un comico in solitaria in un teatro spoglio con pubblico pagante ci vogliono quasi 500 mila euro). Budget importanti che vanno in controtendenza rispetto agli ascolti registrati dal programma – continua Cairo – e che riguardano solo una piccola porzione di palinsesto.

“Mettiamo le cose nella giusta luce, Crozza negli ultimi anni ha un pochino perso, quando sono arrivato faceva l’11.44%, quest’anno il 7%, quindi ha perso il 40%. Il costo di 21 puntate è molto rilevante, oltre 10 milioni pari al 22%-23% di quanto noi spendiamo in produzione. Alla fine faceva 23-24 ore inedite all’anno al 7%, su un palinsesto di 1.100 ore di prime time… Il suo contributo a quello che facciamo è dello 0.07% al prime time, nelle 24 ore è dello 0.03% (…)”

Queste le dichiarazioni dell’editore del settimo canale generalista che ha poi rimarcato la mancata copertura dei costi di Crozza nel Paese delle Meraviglie con le entrate pubblicitarie, pari a 6 milioni di euro lordi (5 netti). Tali entrate non considerano però gli introiti derivanti dalle repliche. Cairo, dunque, è fiducioso sul futuro e dice di essere rimasto in buoni rapporti con Crozza che probabilmente avrebbe trattenuto se avesse accettato di ritoccare al ribasso il suo ingaggio. Da gennaio 2017 Cairo “cercherà di vederlo, se lo trova…”, spiega alludendo alla posizione diversa e più sfavorevole sul telecomando.

Alla luce di quanto dichiarato, risultano ineccepibili le motivazioni del vulcanico imprenditore de La7, anche se per esprimere un giudizio complessivo sulla bontà delle sue scelte bisognerà attendere l’operato dell’eventuale sostituto di Crozza. Passare, al venerdì, dal 7% di share al 5% è un conto (e sarebbe un affare), passare al 2% è un altro. Nel frattempo, Cairo dice di avere ancora tempo per pensare al post Crozza, noi consigliamo di sperimentare già dall’autunno -  alle 22:30, subito dopo il one man show con il mattatore ligure – un programma comico in modo da testarlo per la sostituzione vera e propria da gennaio.

Crozza e i suoi compensi d’oro, invece, dal nuovo anno saranno affari del canale Nove, bisognoso di un lancio dopo il fallimento di questa stagione. L’emittente Discovery, però, non ha un’identità di rete tale da valorizzare un programma come quello di Crozza, mentre La7 e la comicità dell’alter ego di Matteo Renzi e Joe Bastianich andavano a braccetto.

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5 Commenti dei lettori »

1. FURORTV ha scritto:

12 luglio 2016 alle 20:18

Il ‘noi proponiamo’ sta per voi della redazione e noi commentatori del blog, immagino. Non che le idee di uno non possano venire autonomamente ad altri ma nel a caso in cui siano tardive, come per la proposta di testare un programma satirico da settembre post Crozza, da me avanzata in mattinata nei commenti alla diretta della conferenza di presentazione dei palinsesti, sarebbe corretto precisare che si tratta, quanto meno, di un’idea condivisa.



2. Marcello ha scritto:

13 luglio 2016 alle 02:09

Be’, ma scusate, che pensavate che Cairo avrebbe detto di aver perso un collaboratore indispensabile, uno che trainava tutto il palinsesto? pensate un attimo se voi foste amministratori di un’azienda, a cosa direste se un vostro responsabile passa alla concorrenza. Puntereste a sottolineare i lati negativi (che ci sono in qualsiasi persona ed in qualsiasi vicenda) e ad omettere quelli positivi che ci sono, e lo sapete, ma non siete così masochisti da darvi la zappa sui piedi. Quindi, che c’è di strano??



3. Marcello ha scritto:

13 luglio 2016 alle 02:10

Be’, ma scusate, pensavate che Cairo avrebbe detto di aver perso un collaboratore indispensabile, uno che trainava tutto il palinsesto? pensate un attimo se voi foste amministratori di un’azienda, a cosa direste se un vostro responsabile passa alla concorrenza. Puntereste a sottolineare i lati negativi (che ci sono in qualsiasi persona ed in qualsiasi vicenda) e ad omettere quelli positivi che ci sono, e lo sapete, ma non siete così masochisti da darvi la zappa sui piedi. Quindi, che c’è di strano??



4. Tony Puddu ha scritto:

14 luglio 2016 alle 22:11

La7 mi piace. Quotidianamente seguo Mentana, e settimanalmente Di Martedi’ con Crozza e Crozza nel Paese ecc…

Credo proprio che senza Crozza ci sia un bel po’ (moltissimo) pubblico in meno e di conseguenza meno pubblicità.



5. Gipsy ha scritto:

14 luglio 2016 alle 22:21

Io sono del parere che Cairo abbia fatto bene a lasciarlo andare, anche se non sarà facile sostituirlo, ma visti i costi è un bene per La 7. Forse col tempo si troverà un nuovo Crozza o comunque qualche altra alternativa.



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