I profani sanno una sola cosa della comicità, ovvero che le battute non vanno spiegate: o fanno ridere o non fanno ridere, e se per colpire l’obiettivo devi stare lì a smontarle e spiegarle le bruci, e ti bruci. E’ per questo che Eccezionale Veramente, il talent per comici, partito ieri sera su La7 con un buon – considerata la rete - 3.72% di share (più lo 0.47% su La7D), era svantaggiato in partenza, e purtroppo non ha recuperato sul campo. A vederlo, più che da ridere, c’era da piangere.
Eccezionale Veramente: un meccanismo forzato che non lascia emergere la gara
Il tono zuccheroso dato dalla conduzione di Gabriele Cirilli non ha aiutato: l’attore, già di suo portatore da anni di un tipo di comicità che può facilmente stancare, si è mostrato da subito molto affettuoso con i concorrenti, non limitandosi a presentarli ma tentando di convincere con sguardi partecipi o inviti diretti la giuria a dar loro una possibilità. Il che ha tolto sprint alla gara, svuotandola di senso da subito e rendendola quasi inesistente.
Ma era il meccanismo stesso ad essere poco efficace, dal momento che i giudici erano costretti a votare i concorrenti, divisi in due manche, come si fa a Tale e Quale Show, ovvero distribuendo i voti da 1 a 10. Ciò significa che alcuni aspiranti comici, che normalmente non avrebbero meritato neanche un due visto il livello generale molto scarso ed anacronistico, hanno guadagnato spesso la sufficienza (se non addirittura il massimo dei voti) semplicemente perchè c’era chi aveva fatto peggio di loro.
Trovare l’eccellenza così è impossibile. E se ne deve essere resa conto Selvaggia Lucarelli, la giurata più incisiva, che all’inizio sembrava totalmente fuori contesto ma poi ci ha preso gusto bocciando senza pietà i concorrenti e smontando le loro performance, non senza chiedere più sincerità ai suoi colleghi, troppo “morbidi”. E se Paolo Ruffini provava a cercare del buono dove non c’era e Diego Abatantuono quasi non aveva il coraggio di stroncare sul nascere certe esibizioni imbarazzanti, a dare giudizi più spontanei e strappare finalmente qualche sorriso – in una serata così triste – ci ha pensato il giudice a latere Renato Pozzetto.
Nel complesso, un’impresa impossibile che non è riuscita dal punto di vista dei contenuti. E bisognerebbe portarla avanti per altre undici puntate…
1. xxxxx ha scritto:
18 marzo 2016 alle 13:55