Come si cambia per non sparire. Come si cambia per ricominciare (a fare ascolti). Di fronte al generale calo di pubblico e alla disaffezione crescente verso la politica in tv, i talk show nostrani sono stati costretti a trasformarsi sia nella forma che nei contenuti. E la metamorfosi ha riguardato tutti i programmi d’approfondimento, dai più longevi a quelli più recenti. Senza distinzioni. Stavolta ci soffermeremo su un esempio destinato a far discutere anche nelle prossime settimane, non solo per motivi televisivi: il caso Ballarò.
Il programma condotto da Massimo Giannini si è progressivamente aperto ad alcune novità, anche per far fronte alla concorrenza di La7. Così, oltre ad un restyling scenografico, il talk show di Rai3 si è concesso qualche altra variazione: la prima puntata stagionale, ad esempio, si aprì con un monologo di Enrico Brignano. L’approfondimento della terza rete, inoltre, ha pure ospitato personaggi legati al mondo dello spettacolo: fenomeno tanto diffuso quanto discutibile nell’ambito dell’infotainment.
Caso sintomatico è stato l’intervento di Pippo Baudo, il quale – in nome dell’integrazione – tentò di baciare una giovane islamica presente in studio. Nelle scorse settimane il programma ha pure ospitato Flavio Insinna e stasera – 8 marzo – toccherà allo chef Gianfranco Vissani (assieme a Peter Gomez e a Oscar Farinetti). E che dire della recente trovata: l’ingresso della Gialappa’s Band nel cast con una ‘video copertina’ settimanale.
Tuttavia, nonostante i cambiamenti, la trasmissione non sta riuscendo ad allungare il passo sul fronte degli ascolti e, quella in corso, per Giannini si sta rivelando una traversata coi venti contrari. In tempi non sospetti, infatti, il conduttore ha ricevuto anche critiche (piuttosto strumentali) da parte di alcuni esponenti Pd, alle quali ha replicato in diretta: “la Rai può licenziarmi, il Pd no“. Parole che abbiamo condiviso.
Con l’arrivo di Daria Bignardi alla guida di Rai3, però, potrebbero arrivare altre amare sorprese. Stando a quanto riporta Libero, la nuova direttrice di rete potrebbe infatti chiudere il programma o chiederne una remise en form, magari con annesso cambio di conduttore ed eventuale ricollocazione. Insomma: tutto sembra destinato ad essere messo in discussione. Giannini traballa, assieme al suo tentativo di rinnovamento.
Ci auguriamo solo che eventuali novità avvengano negli interessi del pubblico (c’è chi parla di Gianni Riotta come nuovo conduttore: si salvi chi può!) e non secondo logiche troppo vicine alla politica o ai desiderata della maggioranza di turno.
1. Lorenzo ha scritto:
8 marzo 2016 alle 13:02