11
gennaio

TV8: SKY TOGLIE LA M DI MTV

Claudio Bisio

Sky comincia a fare sul serio. Dall’aggiunta di un enorme 8 accanto al logo di Mtv si è passati, negli ultimi giorni, alla dicitura Tv8 che fa a meno della M (seppur solo vocalmente, in quanto per ragioni legislative rimane ancora nel logo). Un rebranding reso necessario per staccarsi dal connotativo e limitativo mondo Mtv affermando il cambiamento. A tale scopo sono altresì emblematici gli spot con Claudio Bisio che recitano:”vedrai solo 8“.

Resta da capire quali siano i piani di Scrosati e co. per il terzo canale free di Sky Italia. Ammettiamo che sin da subito l’acquisizione del tasto 8 del telecomando è parsa tanto curiosa quanto ambiziosa, visto che è stata portata a termine proprio quando Cielo, dopo anni nelle retrovie, era riuscito ad ingranare. A guardare il palinsesto del daytime abbiamo assistito ad una virata al femminile con factual di stampo crime, programmi d’importazione e reality, tanto che a voler esser maligni più che Mtv 8 potremmo chiamarla Real Time 8!

Femmine su Mtv8 e maschi su Cielo allora? No, perchè se si guarda alla prima serata di Tv8 si scorge un respiro più ampio di film senza contare che il canale ha trasmesso e dovrebbe trasmettere ancora eventi sportivi.

Probabile dunque che si scelga una via intermedia e che tale strada sia ancora in evoluzione, proprio come sta accadendo a Deejay Tv. Un factual crime, per quanto sia preferito dalle donne, non allontana gli uomini o ti identifica come una rete rosa. La sfida del direttore Antonella D’Errico appare, comunque, quella di differenziare Cielo e Tv8.

Cosa accadrà nel 2016? Quanto Sky deciderà di investire sul canale 8?

P.S.: MTv non è morta ma si è trasferita da diversi mesi sul canale 133 di Sky con la dicitura Mtv Next.

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4 Commenti dei lettori »

1. vanessa89 ha scritto:

11 gennaio 2016 alle 17:27

Ke brutta fine x MTV…ho passato la mia adolescenza a guardarlo…canale preferito x la musica ricordo trl il pomeriggio..i veejay…e adesso nn ne rimane più niente..



2. Claudio ha scritto:

11 gennaio 2016 alle 18:16

E’ un passo avanti, ma è molto poco per i due motivi esposti nell’articolo e mi riferisco al logo di MTV che ancora compare (anche l’identificativo è denominato MTV8) e la confusione che si crea nell’identità di un canale che troppo spesso si confonde con Cielo.
Da quel che si capisce fino ad ora, non c’è una vera e propria strategia e la differenziazione rimane una sfida che prima di essere vinta deve ancora essere pianificata. Forse mi sbaglio, ma a me stupisce che un colosso come SKY non sia sceso in guerra (essenzialmente contro Mediaset) senza avere una strategia, quanto piuttosto alla ricerca di posizioni allettanti. Il rischio di cannibalizzazione tra prodotti è alto.
Del resto, quasi tutti i gruppi televisivi hanno in sé delle zone d’ombra ancora da risolvere:

Rai: mantiene due canali sportivi che spesso sono in simulcast, mentre basterebbe sostituirne uno col progetto di Rai Quark circolato mesi fa (ed eliminare così Rai Scuola che si perde nel nulla dei canali over 100). Troppo complesso? Evidentemente sì;

Mediaset: trovo che Mediaset Extra e Italia 2 non abbiano un’identità precisa se non sulla carta. Le Iene venivano replicate da Extra mentre ultimamente le davano su Italia 2, ma è solo un esempio dei tanti. Ma chissà che l’entrata nella radiofonia non possa aiutare Mediaste a fornire qualche contenuto interessante a Italia 2 (LCN 35) che si trova subito prima di RTL (LCN 36).

Discovery: Deejay TV per adesso soffre delle stesse problematiche riscontrate per MTV, anche se le produzioni italiane ed esclusive sono già molte e la comunicazione studiata per la rete a mio avviso è molto efficace.



3. IL MIO REALITY ha scritto:

11 gennaio 2016 alle 20:54

Ciao,
credo che l’analisi fatta in questo post sia piuttosto verosimile. D’altra parte, il mondo “Discovery network” insegna che differenziare le reti “factual” (passatemi la definizione) in reti femminili (Real Time) e reti maschili (Dmax) sia una scelta vincente in termini di ascolti e fidelizzazione (con un Auditel sempre più favorevole in verità alle tv in rosa, per definizione e per motivi legati alla composizione del pubblico televisivo).
Ecco perché trovo che orientare Cielo 26 verso un target più maschile (un po’ come lo zoccolo duro della Italia 1 che fu negli anni ‘80-’90) con programmi action, thriller, “adrenalinici” e (M)Tv 8 verso un target più femminile con programmi legati di più a lifestyle, come reality, film, talent (un po’ come Canale 5, sbilanciata verso le donne ma guardata anche dagli uomini) possa rappresentare una decisione logica.
D’atra parte non è mistero che si punti (ergo si investa in risorse) di più su un LCN come il numero 8, più facilmente accessibile, rispetto a un 26 (più di “nicchia”). E dato che gli ascolti maggiori sono garantiti dal pubblico femminile, il gioco è fatto.

Diversamente, sul fronte Discovery, si apre un scenario diverso perché la differenziazione di cui sopra è già presente per l’appunto (Real Time vs DMAX), per cui la sfida potrebbe aprirsi non tanto su una targettizzazione di genere sessuale (donne, uomini) ma di genere di “contenuto”, con le due reti citate dedicate a generi televisivi come factual, docudrama, reality, documentari, e Deejay Tv (magari in futuro denominata “Canale 9″, non so perché ma sono convinto che il rebranding avverrà presto) aperta a 360° verso generi come fiction, attualità, cinema (preclusi a RT e DMAX).

Di certo il panorama “generalista” grazie alle acquisizioni degli LCN 8 e 9, è destinato a cambiare ancora una volta in virtù del fatto che alle spalle di queste operazioni ci sono due gruppi televisivi fortissimi in Italia e nel mondo, e i cambiamenti si vedranno nel 2016.

Già oggi il gruppo Discovery e il gruppo Sky insieme cubano un ascolto cumulato (tra canali free e briciole sat) di quasi il 14% di share totale. Con (M)Tv 8 e Deejay 9 attualmente a quasi l’1% ciascuno. Penso che la tendenza sia quella di spingere questo 1% verso l’1,5% (decimali che però destabilizzeranno tutto il panorama tv).

Infine ritengo che una forma di riorganizzazione e ottimizzazione dei canali Rai e Mediaset vada fatta. Sembra che la logica dietro la frammentazione dei due gestori storici della tv italiana sia quella del “più siamo meglio è”, tralasciando la logica ben più remunerativa della ricerca di una forte identità per ciascun canale (che il gruppo Discovery sembra possedere più di tutti, Deejay 9 a parte – per il momento).



4. Gaetano ha scritto:

12 gennaio 2016 alle 22:47

Per semplicità sarebbe meglio chiamare la nuove reti Canale 8 (ex Mtv) e Canale 9 (Dee Jai tv). Perchè non se ne rendono conto?



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