27
aprile

GREY’S ANATOMY 11: FORSE LA MORTE LI SALVERA’

Grey's Anatomy 11

Quando non basta neanche il terremoto a dare una scossa, bisogna fermarsi a riflettere. E se nel quindicesimo episodio di Grey’s Anatomy 11 – trasmesso da Fox Life lunedì scorso – la terra ha tremato sotto i piedi di Meredith rivelandola sempre più impermeabile a tutto, il boato arriverà più avanti, come svelano le anticipazioni arrivate dall’America.

Grey’s Anatomy: l’undicesima stagione non emoziona

Ma basterà a dare un senso all’undicesima stagione della serie tv più amata? Difficile, a meno di tardivi miracoli: le puntate finora trasmesse in Italia sono state un insieme di casi medici più o meno interessanti che di coinvolgente hanno avuto poco. Fatta eccezione per il dramma che ha colpito April e Jackson – costretti per colpa di una malattia incurabile a rinunciare al bambino che aspettavano – di emozioni ce ne sono state davvero poche.

Grey’s Anatomy 11: protagonisti sullo sfondo

Eccessivo lo spazio dedicato alla malattia di Nicole Herman (Geena Davis), guest star che ha interagito con un’Arizona sempre più sbiadita senza Callie accanto, e che ha fatto quasi da riempitivo; tremendo il racconto dell’arrivo di Maggie Pierce, la nuova sorellastra di Meredith, con la quale la storica protagonista dello show non ha stretto nessun legame particolare. Maggie ha pure influito negativamente sul padre naturale Richard Webber, da sempre uno dei personaggi più belli: paterno fino allo spasmo con i suoi studenti e segnato dal legame con l’amante Ellis Grey, ha scoperto di aver avuto una figlia da lei e si è fatto da parte su richiesta della ragazza. Senza combattere, senza crederci, come se fosse una cosa che non lo riguardava. Irriconoscibile, per il momento. Per non parlare poi di Alex Karev e Miranda Bailey, poco più che inutili nell’economia dell’undicesima stagione.

Grey’s Anatomy 11: la morte eccellente basterà a risollevare la trama? (spoiler)

La creatrice Shonda Rhimes ci aveva abituati forse troppo bene, visto l’alto livello delle prime stagioni e i racconti sempre in crescendo che hanno caratterizzato il prodotto. Ma davvero si è passati dalle stelle alle stalle, dal troppo ritmo al troppo poco, e difficilmente basteranno uno sprint finale e l’uscita di scena eclatante di Derek Shepherd a rimettere in piedi la situazione: il giro di boa degli episodi è stato già superato senza lasciare il segno, e il dottor Stranamore poi è fuori dai giochi da un bel pezzo. Inoltre, il fatto che sia stato silurato per incompatibilità dell’interprete Patrick Dempsey con la Rhimes, e non per una necessaria o costruita strategia narrativa, non fa ben sperare per il futuro.

Non sarebbe stato meglio, piuttosto che buttarla via così, prendersi del tempo per studiare una trama che avesse maggiore consistenza? Nelle corsie del Grey Sloan Memorial Hospital, dove di personale ci sono rimasti solo i goffi baci tra Amelia e Owen, c’è più gelo che nelle terre svizzere in cui si è trasferita Cristina Yang alla fine della decima stagione. E, qualche volta, viene da domandarsi se il senso di Grey’s Anatomy, già confuso da un paio di stagioni, non sia andato via definitivamente con lei.

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5 Commenti dei lettori »

1. Alle ha scritto:

27 aprile 2015 alle 16:03

Amo questa serie tv e la seguo dalla prima stagione. Sono d’accordo con quanto detto nell’articolo…le emozioni che suscitavano le passate stagioni sono un ricordo ma credo che dopo ben 11 stagioni sia una cosa piuttosto normale. Le Trame di questa undicesima stagione non sono affatto male però:la storyline della dottoressa Herman( Bravissima Geena Davis in questo ruolo) mi è piaciuta molto e mi ha ricordato molto la storia del male che affliggeva Izzie Stevens(a proposito,quanto manca un personaggio di questo spessore?Tanto a mio avviso).
Sono ancora sconvolto dall’uscita di scena improvvisa di Dempsey,tra l’altro troppo veloce ed avvenuta con una morte piuttosto assurda. Cioè,è sopravvissuto a sparatorie,terremoti,esplosioni,tempeste ed un incidente aereo e poi se ne va via così? Grey’s Anatomy è un drama bellissimo,ma spesso la morte tragica dei protagonisti (non persono a Shonda la morte straziante di Lexie e Mark) serve solo ai fini degli ascolti:infatti nell’ultimo episodio andato in onda è stato registrato il miglior risultato della stagione con quasi 10 milioni di persone,un record assoluto da quando la serie si è spostata nella difficile fascia oraria delle 20. E in questi ultimi tre episodi prevedo un’impennata che chiuderà la stagione alla grande:tutti orano vogliono sapere la reazione dei personaggi e soprattutto come Meredith affronterà questa ennesima tragedia nella sua(troppo sfortunata) vita. E qui,a mio avviso,un ritorno di Cristina per gli ultimi episodi sarebbe molto azzeccato:chi meglio di lei può stare vicino alla sua persona?
Infine credo che la dodicesima stagione debba essere l’ultima…non ha senso continuare senza una colonna portante dello Show. Meglio chiudere piuttosto che rovinare definitivamente una delle serie più belle ed emozionanti degli ultimi 10 anni.
Mi scuso per essermi dilungato!



2. Michele ha scritto:

27 aprile 2015 alle 18:03

Shonda sta cercando di dirottare la baracca verso il format E.R., il medical drama per eccellenza che è riuscito a sopravvivere a numerosi cambi di cast (addirittura sino a rimpiazzare l’intero cast originale).
Ma Grey’s Anatomy non è E.R. e senza i protagonisti iniziali non regge.
Non solo non sono riusciti ad introdurre nuovi personaggi (ancora in vita) all’altezza di quelli iniziali (con la sola eccezione di Callie e, in parte, Owen), ma hanno completamente stravolto quelli storici come la Balley (irriconoscibile) e Webber.

Dall’abbandono di Izzy Stevens (Katherine Heigl), anche qui non senza screzi con Shonda, è iniziato il lento declino, salvo qualche guizzo qua e là.
Il crollo verticale a livello di trama e budget c’è stato con la decima stagione (imbarazzante l’editing degli episodi con Christina Yang in Svizzera). Dopo questa ho deciso di non seguirla più.

Visti i deludenti risultati stagionali (con poche eccezioni), la abc continuerà a spremerla sin che potrà, sbiadendo ancora di più il ricordo dei fasti delle prime stagioni. Peccato.

P.S. Anche Scandal non se la sta passando benissimo.



3. Claudio ha scritto:

27 aprile 2015 alle 18:59

Michele perdonami, ma Scandal sta affrontando la sua stagione più interessante secondo me, e gli ascolti (di entrambe le creature di Shonda) lo dimostrano.



4. Michele ha scritto:

27 aprile 2015 alle 19:59

@Claudio È stata avvincente sino alla prima metà di questa quarta stagione. In questi ultimi episodi primaverili c’è invece un po’ di confusione, tra episodi auto-conclusivi ed una trama verticale ripetitiva.
Sia chiaro, resta ancora ottima.
Nel caso di Scandal quel mio commento era più riferito agli ascolti (si sta avvicinando al 2.0 di rating, un bel calo rispetto la partenza).



5. Bembo96 ha scritto:

28 aprile 2015 alle 10:30

sono quasi d’accordo su tutto. Fatta eccezione per la STORYLINE della Dr. HERMAN che è stata una delle poche cose emozionanti di questa stagione. Come hai detto tu si sono persi in casi medici molto ridicoli e poco appassionanti e non hanno risaltato alcuni personaggi e le loro relazioni. A mio avviso questa è una delle stagioni più brutte, prometteva bene, perché all’inizio mi piaceva l’idea di come MEREDITH e DEREK potessero mantenere il loro matrimonio e invece lui è morto così dal nulla, senza emozioni. CALLIE e ARIZONA lasciate lì al loro destino boh io non lo so veramente non si é parlato di nulla. E sono d’accordo su Cristina Yang, la quale a mio avviso é il personaggio più riuscito e fatto bene della serie.



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