26
febbraio

SILVIO MUCCINO A LE INVASIONI BARBARICHE: “GABRIELE HA TRASFORMATO IL DOLORE IN TRISTE REALITY. LE SUE DICHIARAZIONI MI VIOLENTANO”

Silvio Muccino

Silvio Muccino

L’occasione per promuovere il suo film in uscita e scrivere la parola fine sul difficile rapporto col fratello. Silvio Muccino vuota il sacco a Le Invasioni Barbariche, accusando Gabriele di aver spettacolarizzato i loro screzi:

“Per motivi che non riesco a condividere Gabriele ha reso questo ovvio dolore mio, suo, nostro un triste reality. Ho passato sette anni di silenzio dove lui ha parlato di continuo: su Twitter, su Facebook, sui giornali”.

Ad accennare alle vicende familiari non è la Bignardi, bensì lo stesso attore, nelle sale dal 26 febbraio con “Le leggi del desiderio”, di cui è anche regista. Ed è proprio il tour promozionale a creargli i maggiori fastidi: “Questo film mi ha reso felice, ma mi trovo ahimé sempre di fronte a una domanda: come va con tuo fratello?”.

Muccino a quel punto rivela di aver rotto i ponti pure con i genitori:

“Non ho rapporti con loro. Anni fa feci una scelta che sentivo necessaria e di cui ho sempre evitato di parlare per pudore. Ci sono cose che dovrebbero rimanere nella famiglia. Affrontai motivi gravi con loro. Anche per questo sono basito dalle dichiarazioni pubbliche di Gabriele che ogni volta mi violentano in quanto mi portano a dover inevitabilmente rispondere a delle domande. Quando in una famiglia un elemento punta il dito e indica un qualcosa che non va, si può reagire in due modi: o si prende in considerazione questo fatto, oppure si può non voler accettare. Questo significa dire che è pazzo, depresso. Io non sono né pazzo, né depresso”.

Ecco allora la difesa nei confronti della sceneggiatrice Carla Vangelista che, secondo i detrattori, avrebbe plagiato l’attore:

“E’ un’accusa molto pesante – prosegue – è la via più comoda a cui credere. Col plagio si sistema tutto, non ci sono responsabili e colpe. E’ un’affermazione aggressiva non corroborata dai fatti, ma comoda e viene detta da un uomo famoso a una donna che ha avuto la sfiga di incrociare la mia strada nel momento in cui prendevo contatto con certe cose”.

La Bignardi ricorda quindi le parole pronunciate da Gabriele nello stesso studio qualche settimana fa, quando mostrò la volontà di un ricongiungimento. “Non c’è bisogno di scusarsi in tv – replica stizzito - potrebbe farlo a luci spente, non l’ha mai fatto. Non ci sentiamo da sette anni, non sono irraggiungibile. Il mio numero ce l’ha anche la moglie”.

La conduttrice lo invita a compiere il primo passo, ottenendo tuttavia un netto rifiuto:

“No, non vorrei parlarci, vorrei solo il rispetto che è mancato. Il dolore urlato non è più sentito e grande di un dolore silenzioso. Il mio silenzio non è stato utile, ha fatto crescere questa macchina, questo show. Gabriele ha generato dei danni collaterali”.

Precedentemente, Muccino aveva affrontato gli anni degli esordi cinematografici, avvenuti proprio nelle pellicole del fratello maggiore:

“Il periodo del liceo è stato difficile. Ho iniziato a recitare a 16 anni. Mi montai la testa ma lo feci con insicurezza. Non avevo la spavalderia e vivevo la schizofrenia di chi fuori dal quartiere era Silvio Muccino. Peccato che non sapessi neanche io chi fosse Silvio Muccino. Mi sentivo smarrito”. Fino all’attuale serenità: “Nella mia vita adesso c’è tanto. Non c’è l’amore, ma in questi anni non l’ho cercato. Ero più attento a costruire un altro tipo di amore, verso me stesso”.



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