Tele educati di tutta Italia, se siete stanchi di risse, urla, volgarità e polemiche di cui è ormai satura la tv generalista, sappiate che fuggire il lato più becero del piccolo schermo non è poi così difficile.
Se, infatti, non siete fra i cultori del trash, e soffrite di una grave forma di intolleranza alle telerisse, sarete felici di sapere che una tv non urlata esiste, e non vi stiamo indirizzando verso i documentari del National Geographic. L’intrattenimento pacato, di quelli che anche il Moige approverebbe ad occhi chiusi (e a schermo spento), ha il nome di Discovery Real Time, canale 118 di Sky, che propone ai telespettatori più attenti una programmazione godibile e mai sensazionalistica, capace comunque di fidelizzare il pubblico, e di accontentare una sempre più vasta fascia di utenti. Pur avendo, ormai da qualche mese, effettuato un vero e proprio restyling che ha riguardato il taglio grafico del canale, logo compreso, i contenuti sono rimasti fedeli agli intenti dichiarati fin dalla sua nascita.
Real Time, ultima creazione di Discovery Networks Europe in Italia, è completamente dedicato a quei programmi che riguardano l’ampissimo concetto di lifestyle. Cucina, design, modi e mode, trovano spazio in un palinsesto che tende ad accontentare una sempre più larga forbice di pubblico, dedicandosi agli hobby e alle passioni tipiche di un telespettatore colto, interessato, attento a tutto ciò che riguarda la vita quotidiana. Sono dedicate ad una fascia di utenza più adulta quelle produzioni come Chirurgia XXL, Malattie Misteriose e Little Miss America, programmi a metà fra il docu-reality e l’approfondimento; piacciono ai giovani LA Ink, Paint Your Life e Ma come Ti vesti, in cui lo sforzo produttivo si sposa con una massiccia dose di originalità, proponendo ciò che difficilmente è possibile rintracciare nella tv che resta fuori dai cieli di Sky.
Questi show, come anche gli altri (Basta! Io o il cane, Mamme nella rete, 10 in Famiglia), non fanno altro che raccontare la famiglia, italiana e non solo, senza fermarsi alla stucchevole concezione di ciò che è “tradizionale”, ma esplorando quanto di moderno e “diverso” possa rientrare in scelte di vita e modi di vivere. E quello che per Real Time è ormai un vero e proprio piccolo cult, Cortesie per gli Ospiti, racchiude tutto ciò che il network ha da offrire. La squadra composta da Alessandro Borghese, chef prestato anche agli spot pubblicitari, Roberto Ruspoli, esperto di bon ton, e Chiara Tonelli, severa ma simpaticissima interior designer, funziona e rappresenta sicuramente la punta di diamante di tutto il palinsesto. La gara fra “padroni di casa” non ha le pretese di essere un reality, ma è più reale di tanti show che invece pretendono questa etichetta.
E ciò che si consuma intorno alle tavole dei concorrenti di Cortesie è l’emblema di una televisione mai volgare, mai sopra le righe, che può dare contenuti senza alzare la voce. I tre protagonisti, nei loro confessionali e nel loro rapporto con i concorrenti, sanno essere pungenti, sarcastici, qualcuno direbbe anche “acidi“. Ma questa cattiveria, simpatica e sussurrata insieme, riesce nell’intento di non essere mai fastidiosa e di strappare nient’altro che un sorriso. In nome dei contenuti, in barba al sensazionalismo da strilloni.
1. Rotolando verso sud ha scritto:
18 ottobre 2009 alle 14:22