Chiara Tonelli



8
novembre

E VOI AVETE CORTESIE PER GLI OSPITI?

Cortesie per gli ospiti

Sta andando in onda in queste settimane l’ottava edizione di Cortesie per gli Ospiti, uno dei programmi di maggior successo realizzati da Real Time e quello con maggiori richieste di partecipazione. Novità di quest’anno è Riccardo Vannetti (no, non è Diego Passoni!!!) che ha sostituito Roberto Ruspoli come esperto di buone maniere, contribuendo al mood più buonista su cui il programma si è assestato dopo le prime stagioni in cui, paragonata ai giudici, Crudelia De Mon era una dog sitter.

Durante la prima stagione, quando i giudici, probabilmente troppo influenzati dalle atmosfere inquietanti del libro di Ian McEwan (Cortesie per gli Ospiti, appunto), cui il format si ispira, salutavano con il claim “Un saluto cortese da Cortesie per gli Ospiti”, il telespettatore temeva che sotto il tavolo conservassero la mano del concorrente che aveva sbagliato a tagliare la cipolla o la lingua dell’altro che aveva detto “piacere” incontrando una persona per la prima volta. Potremmo considerare Cortesie per gli Ospiti il format che fa pagare l’IMU all’egocentrismo che risiede in ognuno di noi e che possiamo facilmente calcolare in base all’intensità del desiderio di partecipare al programma.

Siete assolutamente egocentrici se venite presi dall’incontrollabile impulso a candidarvi come “padrone di casa” per mettere in mostra la vostra abilità culinaria, la casetta che avete arredato con tanta cura e la vostra capacità di ricevere ospiti, per poi scoprire, con ogni probabilità, che cucinate come se Antonella Clerici e Benedetta Parodi non fossero mai esistite, che casa vostra sta all’architettura di interni come Lapo Elkann al congiuntivo e che quando avete gente a cena venite accolti ad honorem nella razza ovina. Da un paio di caproni con il vestito della festa. Per chi non avesse mai visto il format, vi riassumiamo cosa succede. Due padroni di casa, ognuno con un aiutante, si sfidano preparando una cena a cui sono invitati a partecipare i tre giudici, Alessandro Borghese per la cucina, Chiara  Tonelli per l’interior design, Riccardo Vannetti per le buone maniere oltre agli altri due contendenti.




18
ottobre

DISCOVERY REAL TIME: L’INTRATTENIMENTO CORTESE CHE ENTRA NELLE CASE SENZA URLARE

DISCOVERY REAL TIME CORTESIE PER GLI OSPITI

Tele educati di tutta Italia, se siete stanchi di risse, urla, volgarità e polemiche di cui è ormai satura la tv generalista, sappiate che fuggire il lato più becero del piccolo schermo non è poi così difficile.

Se, infatti, non siete fra i cultori del trash, e soffrite di una grave forma di intolleranza alle telerisse, sarete felici di sapere che una tv non urlata esiste, e non vi stiamo indirizzando verso i documentari del National Geographic. L’intrattenimento pacato, di quelli che anche il Moige approverebbe ad occhi chiusi (e a schermo spento), ha il nome di Discovery Real Time, canale 118 di Sky, che propone ai telespettatori più attenti una programmazione godibile e mai sensazionalistica, capace comunque di fidelizzare il pubblico,  e di accontentare una sempre più vasta fascia di utenti. Pur avendo, ormai da qualche mese, effettuato un vero e proprio restyling che ha riguardato il taglio grafico del canale, logo compreso, i contenuti sono rimasti fedeli agli intenti dichiarati fin dalla sua nascita.

Real Time, ultima creazione di Discovery Networks Europe in Italia, è completamente dedicato a quei programmi che riguardano l’ampissimo concetto di lifestyle. Cucina, design, modi e mode, trovano spazio in un palinsesto che tende ad accontentare una sempre più larga forbice di pubblico, dedicandosi agli hobby e alle passioni tipiche di un telespettatore colto, interessato, attento a tutto ciò che riguarda la vita quotidiana. Sono dedicate ad una fascia di utenza più adulta quelle produzioni come Chirurgia XXL, Malattie Misteriose e Little Miss America, programmi a metà fra il docu-reality e l’approfondimento; piacciono ai giovani LA Ink, Paint Your Life e Ma come Ti vesti, in cui lo sforzo produttivo si sposa con una massiccia dose di originalità, proponendo ciò che difficilmente è possibile rintracciare nella tv che resta fuori dai cieli di Sky.