Antonio Daloiso (tutto su di lui cliccando qui) è il vincitore della prima edizione de Il più grande pasticcere. Il ragazzo, originario di Barletta, riceve in premio la possibilità di pubblicare un proprio libro di ricette e il titolo di primo più grande pasticcere del Belpaese. Nella finale, peraltro tutta al maschile, si è classificato secondo Gianluca mentre Roberto si è fermato alla prova esterna, alla Triennale di Milano, classificandosi terzo con una scultura di cioccolato non proprio eccelsa secondo il giudice sovrano Iginio Massari (stavolta accompagnato dal campione mondiale Davide Comaschi e dai tre giudici del programma, seppur in veste di soli ospiti).
Il più grande pasticcere – Finale – Quattro stagioni – Gianluca diretto in finale
La finalissima è stata tutta in salita con una prima prova d’autore incentrata sulle “quattro stagioni”. I finalisti hanno dovuto dimostrare di essere creativi e in grado di adattarsi a qualsiasi situazione, anche improvvisa: così se Roberto ha puntato sulla primavera, Antonio ha optato per l’inverno, ma è stato l’autunno di Gianluca, con tanto di castagna, sottobosco e albero di cioccolato, a mettere d’accordo i giudici che lo hanno portato direttamente alla prova finale.
Il più grande pasticcere – Finale – Prova esterna – Eliminato Roberto
Nella prova in esterna dedicata all’Expo, Roberto e Antonio hanno dovuto destreggiarsi con il cioccolato, realizzando una scultura a tema all’interno della Triennale di Milano. Se Antonio, “il mago dello zucchero”, ha mostrato in un primo momento il suo imbarazzo di fronte al maestro Massari, non riuscendo propriamente a spiegare la sua doppia farcitura, Roberto, “il mago del cioccolato”, è stato subito ripreso per degli errori commessi con i cioccolatini, causati come al solito dalla sua emotività. Roberto, comunque, si è presentato con delle mani che sorreggono il pianeta, con l’idea che possa essere salvato solo dall’unione tra tecnologia e alimentazione, mentre Antonio – vincitore della sfida – con una pala eolica simbolo delle energie rinnovabili.
Il più grande pasticcere – Finale – Duello finale
La terza sfida ottocentesca Carème, con Rossano Boscolo ospite (si fa per dire, visto che è il proprietario dell’Accademia), ha creato più di qualche difficoltà, soprattutto a Gianluca che solo alla fine si è reso conto dell’alzata un po’ troppo storta. Semplice nella decorazione e un po’ banale, il dolce di Gianluca non ha convinto particolarmente i giudici, mentre Antonio è stato rimproverato per la modesta quantità di dolce (definito non esaltante, peraltro) e per l’idea di aver puntato fin troppo sull’estetica.
Dopo il momento reality con i parenti, che non manca mai durante una finale, per il testa a testa decisivo i due concorrenti hanno dovuto ideare il proprio dolce, preparato e assaggiato completamente al buio. Antonio si è presentato con un dolce esotico, Africa, dedicato ad un suo amico andato in missione, mentre Gianluca con un dolce molto più classico, l’Aristocratica, dedicato alla nonna.
1. mister ha scritto:
23 dicembre 2014 alle 23:59